Non c’è veramente partita. Il 57° successo in Coppa del Mondo di Therese Johaug ha poco a che vedere con il gobbo della smorfia napoletana: un ritmo ossessivo, una sciata redditizia, un controllo della gara che sta soffocando nella culla qualunque ambizione delle avversarie. Incessante.
Già dall’abbrivio della prima metà in tecnica classica dello skiathlon di Lillehammer, la trentunenne di Røros ha aumentato la cadenza lasciando le altre a duellare per i restanti due gradini del podio. Al cambio di sci e tecnica dei 7,5km, un plotone di nove atlete si è presentato in fila indiana a quasi 40” per disputarsi gli altri due gradini del podio.
E’ stata l’americana Jessica Diggins a sveltire subito le pattinate per delineare il podio finale. L’ha subito seguita Heidi Weng, confermatasi nel ruolo di vice-leader della squadra norvegese. Le due coetanee classe 1991 hanno continuato a perdere sensibilmente dalla testa, però il loro ritmo è stato sufficiente a fare la differenza sul resto delle concorrenti.
Mentre Johaug dopo 15km di solitudine tagliava in scioltezza il traguardo vittoriosa, il tandem inseguitore si spezzava. Diggins, a poco meno di un chilometro e mezzo dal traguardo, riusciva a guadagnare qualche metro in salita su Weng. Il ritardo al traguardo è enorme per il 23° podio in carriera: 1’08”3.
Curiosamente si sono confermate sul podio le stesse atlete dell’ultima tappa del Triple di Kuusamo con Weng scesa dal 2° al 3° posto, e Diggins salita viceversa.
Assenti Stina Nilsson e Frida Karlsson per scelta tecnica, mentre Ebba Andersson e la detentrice della sfera di cristallo Ingvild Flugstad Østberg avranno tempi di recupero più lunghi, subito giù dal podio si sono piazzate circa le stesse atlete della settimana scorsa.
La finlandese Krista Pärmäkoski ha vinto la volata per il 4° posto a 1’30"6 davanti ad Astrid Uhrenholdt Jacobsen e Charlotte Kalla. Qualche passo avanti per la veterana della squadra svedese. Quotazioni in crescita anche per l’austriaca figlia d’arte Teresa Stadlober 7^, meno incisiva rispetto a Kuusamo Sadie Bjornsen Maubet 8^, chiudono le prime dieci posizioni la ventunenne svedese Moa Lundgren e una buona Kerttu Niskanen.
Ancora male Natalia Nepryaeva 11^, meno prepotente del previsto l’esordio della 2001 norvegese Helene Marie Fossesholm che, in una gara con diverse assenze, ha colto solo un 18° posto.
Come detto nei giorni scorsi, l’Italia ha saggiamente deciso di sacrificare la tappa di Lillehammer dopo l’esordio difficile di Kuusamo. L’obiettivo è quello di presentarsi la prossima settimana in Svizzera a Davos in concreto crescendo di condizione. A breve la gara maschile.
CLASSIFICA 7,5+7,5km skiathlon donne
1^ T. Johaug (NOR) 42’35"3
2^ J. Diggins (USA) +1’08”3
3^ H. Weng (NOR) +1’19"1
4^ K. Pärmäkoski (FIN) +1’30"6
5^ A. Jacobsen (NOR) +1’31”1
6^ C. Kalla (SWE) +1’31”2
7^ T. Stadlober (AUT) +1’36”8
8^ S. Maubet Bjornsen (USA) +1’43”9
9^ M. Lundgren (SWE) +1’56”1
10^ K. Niskanen (FIN) +2’11”3
Impareggiabile Johaug: fuga immediata e vittoria a Lillehammer
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