Martin Fourcade guida la Rivoluzione Francese: il team transalpino ha dominato l’individuale di Östersund con il pirenaico ad imporsi – 14imo successo sulle nevi svedesi per lui – dopo un anno di digiuno. Fourcade si è concesso un errore al tiro solamente nell’ultimo poligono, per poi ingranare le marce alte nel giro conclusivo e raggiungere il traguardo con un vantaggio di 11"6 sul connazionale Simon Desthieux (anche per lui un errore in piedi, ma nella seconda sessione) ed 1’50"8 su Quentin Fillon Maillet (2 errori in apertura ed 1 in chiusura per lui) con Emilien Jacquelin inseritosi ai piedi del podio (a 2’17"8 con 2 errori, uno in ciascuna delle due sessioni in piedi).
Giornata grigia, per non dire nera, invece per Johnnes Bø che complici forse problemi ai materiali non è mai riuscito a raggiungere la velocità di crociera sugli sci, appesantito anche da due errori al tiro e si è dovuto accontentare del decimo posto preceduto anche dallo svizzero Weger, dal fratello maggiore Tarjei, dal quinto transalpino di giornata Claude (che mercoledì per il team di Patrick Favre!) e dai due russi Eliseev (confermatissimo dopo il podio nella sprint) e Loginov. Appena fuori dalla top ten, ecco Garanichev che porta a tre i russi tra i migliori 11, non male.
Troppi errori al tiro per il team azzurro: 5 per Lukas Hofer che ha comunque difeso una lusinghiera 19ima piazza grazie ad una sontuosa performance nel fondo con il terzo tempo di giornata, ad un nulla da Fourcade (al vertice) e Fillon Maillet; due fatali imprecisioni invece per un Thomas Bormolini (28imo) che fino a tre quarti di gara era in lizza per ripetere un ottimo piazzamento dopo la sprint di domenica; cinquina di errori anche per Dominik Windisch, scivolato al 48imo posto, mentre il giovane Daniele Cappellari con 2 penalità si è affacciato in 79ima posizione.
Insomma, Re Martin non ha nessuna intenzione di lasciare il trono, anzi. Il duello tra titani è finalmente servito: dopo due gare individuali, Fourcade e Johannes Bø vantano un successo a testa, con il francese che guida la generale a quota 100 davanti ai due fratelli Bø, con Tarjei (92) momentaneamente in seconda posizione con una lunghezza di margine sul detentore del coppone.
Con il successo odierno il trentunenne transalpino vincitore di sette Coppe del Mondo generali (consecutive) sale a 77 successi individuali (altri 11 con le staffette) e ritrova la leadership nella giornata di gloria del biathlon transalpino, in una giornata in cui tutti hanno saputo fare al meglio la propria parte, atleti in primis, ma anche i tecnici in grado di fornire a Martin e compagni degli sci memorabili.
Biathlon – Riecco “Le Roi” Martin: festival francese nell’individuale
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