Lo scandalo doping rovinò la festa del Mondiale di Seefeld, quando lo scorso 27 febbraio cinque atleti vennero arrestati per aver utilizzato delle trasfusioni di sangue.
I due austriaci, Baldauf e Hauke, sono stati già squalificati per quattro anni dalla Federazione Austriaca e adesso dovranno anche rispondere all’accusa di truffa. Sorprendentemente, però, non è ancora arrivata alcuna squalifica per il kazako Poltoranin e gli estoni Veerpalu e Tammjärv, nonostante i tre abbiano ammesso le proprie colpe. Né la FISI né le rispettive federazioni nazionali hanno preso alcuna decisione in merito.
In Svezia alcuni atleti si sono lamentati di queste mancate squalifiche. Viktor Thorn ha affermato: «Perché ci stanno mettendo tanto? Non dovrebbe essere difficile, bisogna solo squalificarli. Dovrebbe volerci una settimana per prendere questa decisione». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Halfvarsson: «Sembra così difficile far fuori gli atleti che hanno barato. Hanno bisogno di altre prove? Credo sia strano, ma allo stesso tempo non sono sorpreso».
All’Expressen è stata Sarah Fussek, direttrice dell’antidoping della FIS, a chiarire: «Abbiamo deciso di fare un’indagine più ampia, anziché passare direttamente alle squalifiche. Non c’è niente di nuovo da aggiungere ora. Daremo un nuovo aggiornamento alla fine di novembre alla vigilia della tappa di Coppa del Mondo a Ruka».
I tre atleti potrebbero subire una squalifica di quattro anno, come accaduto ai loro colleghi austriaci.
Fondo – Doping: Poltoranin, Veerpalu e Tammjärv non sono stati ancora squalificati

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