Proprio un anno fa in questo periodo aveva annunciato il suo stop dalle gare perché in gravidanza. Lo scorso 23 marzo Katia Tomatis è diventata mamma, dando alla luce la piccola Azzurra. La piemontese ha scelto questo nome perché l’azzurro è il suo colore preferito, che presto la trentottenne potrebbe tornare a indossare in giro per il mondo.
Spinta dalla sua grande passione, infatti, Katia Tomatis è tornata ad allenarsi e ha deciso di provare a riprendere l’attività agonistica, con la speranza di ritrovare la condizione che aveva nella sua ultima stagione, quando si tolse la soddisfazione di vincere una delle gare più amate dagli scialpinisti di tutto il mondo, la Pierra Menta.
Il tutto, ovviamente, senza trascurare il suo lavoro, quel Rifugio Malinvern che gestisce ormai dal 2012, quando decise di lasciare il sicuro lavoro in banca per seguire la passione per la montagna, e il mestiere più bello del mondo, quello di mamma.
“Appassionata” è la parola più giusta per descrivere Katia Tomatis, pronta a mettersi nuovamente in gioco, come ha sempre fatto, portandosi con sé anche la piccola Azzurra, che le sue prime gite in montagna le ha già fatte mentre era nel grembo della mamma.
Ciao Katia. Abbiamo visto che sei tornata ad allenarti.
«Si, ho ripreso il 26 agosto dopo essere stata praticamente ferma per un mese, avendo avuto veramente tanto lavoro da fare al rifugio. Ero troppo stanca per allenarmi, così quando avevo due ore di tempo tornavo in camera con Azzurra a dormire».
Anche durante la gravidanza non ti sei mai fermata?
«Mai. Pensate che ho fatto la mia ultima gita scialpinistica il lunedì per poi partorire il venerdì. Ma avendo avuto la neve sulle nostre montagne fino a primavera inoltrata, già un paio di settimane dopo il parto ero nuovamente sugli sci».
Hai già portato Azzurra con te?
«Quando sono andata a sciare era troppo piccola per venire con me. Però ha già assaggiato la neve, perché dove abito io l’abbiamo avuta fino a tardi e sono sempre uscita con il passeggino. Devo dire grazie alla Thule, che mi ha messo a disposizione un modello sportivo con ruote grosse, permettendomi di portarla su ogni terreno. In estate, invece, ho portato Azzurra con me nel marsupietto e adesso che è più grande vorrei già provare a portarla nello zaino perché può stare seduta e in equilibrio».
La nazionale azzurra è in raduno sullo Stelvio; hai in programma anche tu qualche raduno?
«Mi sto già accordando con alcune compagne di squadra. Stiamo organizzando un mini raduno tra noi agli inizi di novembre sullo Stelvio, così posso permettermi di far dormire Azzurra a Bormio, perché è presto per portarla in quota. Mi troverò con Elena Nicolini e molto probabilmente con Alba De Silvestro, che oggi è Albosaggia, per qualche bel giro mattutino. Mi auguro di poter già riprendere a sciare qualche giorno prima dalle mie parti, sperando che il meteo ci porti la neve presto come fece lo scorso anno».
Quando hai deciso di riprendere l’attività?
«Ho sempre avuto in testa di riprendere, stando ancora abbastanza bene fisicamente e avendo tanto tempo libero in inverno. Ho ancora l’idea di fare qualche anno, anche se vedremo per quanto riuscirò ad andare avanti. Vediamo fisicamente come sto e come riuscirò a gestirmi dal punto di vista organizzativo. Con me dovrei avere due babysitter, ragazze che hanno lavorato con me al rifiugio e si sono proposte di aiutarmi. Le ringrazio con tutto il cuore».
Cosa ti spinge a metterti nuovamente in gioco dopo la gravidanza?
«Tanta passione. Sono consapevole che dovrò organizzarmi bene e non soccombere, non è facile, già con il lavoro al rifugio ho avuto qualche momento di cedimento durante l’estate. Ma ho voglia di farlo, seguire la mia passione. Sono convinta che se mi organizzerò bene, non sarà così complicato fare le trasferte con la bambina. Lei, inoltre, si è già abituata a stare in mezzo alla gente, quindi sono convinta che non sarà difficile. Poi certo, l’importante sarà prima di tutto vedere come reagirà Azzurra, ma vedendola in estate, sono convinta che tutto andrà per il meglio».
L’obiettivo è tornare in nazionale?
«I tecnici mi avevano già contattata a maggio per chiedermi cosa volessi fare. Allora ancora non potevo sapere con certezza se avrei ripreso a livello agonistico. La nazionale è ora in raduno con gli atleti che si sono meritati il posto grazie i risultati della passata stagione. Io cercherò di preparare al meglio i Campionati Italiani, per dimostrarmi già all’altezza. Spero di ritrovare presto la forma. Certo in quell’occasione ci sarà una sprint, che non è il mio format ideale, una staffetta e la vertical, gara dove invece faccio spesso bene, in quanto sono abituata ad allenarmi tanto in salita. Vedremo, spero di tornare subito in forma, perché ovviamente dopo un anno di stop mi manca il ritmo gara».
Il programma della stagione è ricco tra Coppa del Mondo, Europei e Grande Course. Hai già idea di quali gare farai?
«Per la Coppa del Mondo spero di riuscire a meritarmi la convocazione. Come ho detto, non sarà facile farmi trovare già in forma per gli Italiani. Poi vorrei fare le gare de La Grande Course, classiche importante del nostro sport, anche se posso già dire con certezza che non gareggerò nella Patrouille des Glaciers, perché le iscrizioni chiudevano addirittura il 30 settembre, troppo presto per me. Poi vorrei tornare al Pierra Menta, che ho vinto l’ultima volta».
So che non è facile dirlo, ma ti sei posta un obiettivo?
«Più che un risultato, il mio obiettivo principale è tornare in forma ed essere competitiva. Da lì in poi le cose verranno da sé. Non ho grossi obiettivi, se non quello di tornare come ero prima. Oggi non posso sapere con certezza a che punto sono. Mi sto allenando tutti i giorni ma sono sola con i miei cani, non ho un termine di paragone, un confronto con qualcuno. È importante nel nostro sport avere un po’ di competizione anche in allenamento. Quindi fino al raduno con Elena (Nicolini, ndr) e Alba (De Silvestro, ndr) sarà difficile farsi un’idea esatta della mia condizione. La vera prova però l’avrò solo in gara, perché in allenamento, pur impegnandoti al massimo, se sei stanco puoi mollare, in gara invece no».
In questo periodo sei rimasta in contatto con le tue colleghe?
«Si, mi sono sempre state vicine. Lo scorso inverno Alba mi aggiornava su tutto dopo ogni gara, mi sembrava quasi di essere con lei. Inoltre lei, con Mara (Martini, ndr), Giulia (Murada, ndr) e Ilaria (Veronese, ndr) erano state molto dolci, mandandomi un saluto video carinissimo, nel quale mi dicevano che gli mancavo e avevano voglia di sciare con me. Mi emoziono ancora oggi solo a pensarci. È la dimostrazione del bellissimo ambiente all’interno della nostra squadra. Poi in estate è venuta a trovarmi a casa Axelle (Mollaret, ndr) per conoscere Azzurra, così come Laetitia (Roux, ndr) che è venuta qui al rifugio. Sono passate di qui anche Elena (Nicolini, ndr) e Mara (Martini, ndr)».
Il nome Azzurra è dedicato alla tuta della nazionale?
«Me lo chiedete in tanti e posso capire immaginiate sia per quello. In realtà l’azzurro è da sempre il mio colore preferito e pensavo da anni che se un giorno avessi avuto una bambina l’avrei chiamata Azzurra».
Speri di trasmetterle la tua passione per la montagna?
«Certamente, appena potrà farlo, le metterò gli sci ai piedi per insegnarle a sciare. Ma al di là di questo, non mi interessa se la sua passione sarà la montagna o meno, l’importante è che ne abbia una. Spero trovi lungo la sua strada qualcosa che le piaccia tanto da inseguirla e praticarla con la stessa mia passione che ho io per la montagna. È ciò che le auguro».
Ci vuole coraggio a riprendere dopo la gravidanza? Pensi sia possibile ottenere risultati?
«Séverine Pont-Combe ha avuto due bimbe, ha sempre ripreso e ottenuto risultati, quindi credo sia possibile. Tante atlete sono ripartite dopo la gravidanza, anche se ovviamente non tutte siamo delle super donne come Marit Bjørgen, capace di vincere tutto nel fondo anche dopo il parto. Ma volete conoscere una simpatica coincidenza? Lo scorso anno anche Emelie Forsberg è diventata mamma e quando ci siamo sentite abbiamo scoperto di aver partorito nello stesso giorno».
Sci Alpinismo – Da Azzurra ad “azzurra”? Mamma Katia Tomatis vuole tornare a gareggiare: “Seguo la mia passione”
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