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Sci di fondo

Fondo – Lo Ski Tour 2020: sostenibilità, viaggi in treno e basso impatto ambientale

Prima di tutto “sostenibilità”. È questa la parola più importante nella presentazione dello Ski Tour 2020, che si disputerà il prossimo febbraio tra Svezia e Norvegia, l’evento nuovo nel calendario della Coppa del Mondo 2019/20, nato per dare un altro highlight alla stagione dello sci di fondo, oltre il Tour de Ski, in un anno privo di Olimpiadi e Mondiali.
Il programma prevede ben sei tappe in nove giorni tra Svezia e Norvegia, con lo storico superamento del confine tra le due nazioni, che avverrà in gara. Dopo la cerimonia d’apertura del 14 febbraio, si inizierà da Östersund sabato 15 con la 10km femminile e 15km maschile in skating con partenza a intervalli. Quindi il giorno successivo nella stessa località si gareggerà sulla stessa distanza ma in classico e a inseguimento. Martedì 18, quindi, ci si trasferirà ad Åre per la sprint in skating. Due giorni dopo, quindi, la gara più attesa, la 38km in skating mass start, che porterà gli atleti da Storlien, in Svezia, a Meråker, in Norvegia, con superamento del confine in gara. In questo caso i fondisti non avranno zone di ristoro nella prima parte della gara, quindi dovranno portare con sé il rifornimento dalla partenza. Infine le due gare in classico che chiuderanno l’evento: sabato 22 la sprint e domenica 23 l’inseguimento da 30km maschile e 15km femminile.
Parlavamo di sostenibilità, perché gli organizzatori dello Ski Tour 2020 vogliono dare un esempio di quelle che dovranno essere le organizzazioni future degli eventi sportivi, che dovranno basarsi proprio su sostenibilità e scelte amiche dell’ambiente. Per questo motivo si è per esempio deciso di far muovere gli atleti tutti insieme in treno durante gli spostamenti tra una località e l’altra, minimizzando l’uso di mezzi di trasporto e massimizzando quello di energie alternative. L’obiettivo è quello di ridurre al massimo l’impatto ambientale con il più basso numero possibile di immissioni di CO2.
Gli organizzatori hanno sottolineato come uno degli effetti più visibili dei cambiamenti climatici sia l’assenza di neve e inverni sempre più corti, che sta ovviamente mettendo in difficoltà anche il futuro delle discipline sportive invernali, oltre che, aggiungiamo noi, quello ben più importante del nostro pianeta. Così lo Ski Tour 2020 ha deciso di sposare anche il documento "The Global Goals", redatto dall’ONU, diciassette impegni globali fissati dall’ONU da raggiungere entro il 2030, che vicino tematiche ambientali affronta anche diversi obiettivi sociali.

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