Sulle ali dell’entusiasmo dei due ori conquistati in staffetta e team sprint alle Olimpiadi di PyeongChang, sommati all’argento vinto nello skiathlon, Martin Johnsrud Sundby aveva già dato l’appuntamento a Pechino 2022. Ora, però, il campione norvegese, che solo la passata settimana ha svelato di aver tagliato drasticamente le proprie ore di allenamento, ha messo in dubbio la sua presenza in Cina. Potrebbe lasciare prima?
«Non è il momento per parlarne – ha affermato Sundby a VG riferendosi alla sua partecipazione olimpica – in questo momento devo pensare una stagione alla volta. So che andrò ai Mondiali di Oberstdorf e sono molto entusiasta di questo».
L’atleta norvegese è molto impegnato con la sua famiglia. La moglie lavora e i due figli vanno entrambi a scuola. L’atleta norvegese, ormai trentacinquenne, non può permettersi di stare troppo tempo lontano dalla sua nuova casa: «I raduni in altitudine non possono essere conciliati con la vita di famiglia. Gli altri vanno a fare molti raduni in altura, io non posso e devo quindi trovare altre soluzioni. Ci sono molti pensieri riguardo alle Olimpiadi che non ho ancora fatto».
Avendo compiuto trentacinque anni lo scorso 26 settembre, Sundby ne avrebbe 37 ai Giochi di Pechino. «È tutto molto meno divertente rispetto a cinque anni fa, ma ancora riesco ad avere dei giorni piacevoli, che è positivo. Sento però che il mio corpo non può più migliorare, ora posso soltanto lavorare affinché rallenti il suo normale calo. Però meglio non pensarci, perché si tratta solo di un pensiero negativo».
Fondo – Sundby mette in dubbio la sua presenza a Pechino 2022: “Mi concentro su un anno alla volta”
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