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Salto

A Planica la Polonia vince per la prima volta un team event di volo

Mattinata di gloria per la Polonia in quel di Planica, dove è andata in scena l’ultima prova a squadre della stagione di salto maschile. Infatti per la prima volta nella storia è arrivato il successo in un team event di volo, conquistato dal quartetto Jakub Wolny, Kamil Stoch, Dawid Kubacki e Piotr Zyla.
I polacchi hanno condotto una gara di testa dal primo all’ultimo salto, dimostrandosi altamente competitivi in tutti gli otto salti disputati. Nella prima serie Wolny ha riconfermato l’ottimo feeling con i voli abbattendo nuovamente il proprio personale, portandolo a 237.5 metri, mentre i connazionali sono atterrati tutti tra i 226.5 m e i 229.5 m. Nella manche decisiva anche Kubacki ha raggiunto la fatidica soglia dei 230 metri, mentre Piotr Zyla si è spinto fino a 242.5 metri, appoggiando però le mani sulla neve. Ottima prova anche per Kamil Stoch, che ha tirato fuori il massimo – risultando il migliore della seconda rotazione – nonostante sia parso in difficoltà in questi ultimi giorni. La Polonia ha così messo il sigillo finale in questa stagione che l’ha vista primeggiare nella Nations Cup.
Piazza d’onore per la Germania, che ha tentato la rimonta nella seconda serie, fermandosi infine a 8 lunghezze dalla vincitrice. Nella prima rotazione Karl Geiger si è comportato egregiamente, trovando due salti sui 230 metri, mentre nella seconda Constantin Schmid ha pagato dazio rispetto a Stoch, atterrando sempre in zona 217m. Richard Freitag ha fatto il suo soprattutto nella seconda parte di gara, realizzando un salto da 231 metri, mentre nella prima si era fermato dieci metri più corto. Infine Markus Eisenbichler si è espresso al top del potenziale nel momento decisivo, trovando un’eccellente prestazione da 246 metri – miglior misura di giornata – senza però appoggiare il telemark.
La Slovenia padrona di casa si è dovuta accontentare del terzo gradino del podio. Sicuramente hanno convinto Domen Prevc – nettamente il migliore della terza rotazione con due grandi salti da 229.5m e 239m – e Timi Zajc – protagonista di due solide performance da 224.5m e 235.5m. Prestazioni altalenanti invece per Anze Semenic, che ha alternato un ottimo primo salto (228.5m) ad uno più opaco (218m), e Peter Prevc, che ha perso terreno nella prima parte di gara (212m) mentre nella seconda si è difeso egregiamente (223m).
Quarta moneta per il Giappone, a cui non è bastato uno strepitoso Ryoyu Kobayashi per riuscire a salire sul podio. Il vincitore della Sfera di Cristallo è stato l’unico a raggiungere 240 metri nella prima manche, mentre nella seconda è atterrato a 237 metri. Invece Yukiya Sato, Noriaki Kasai e Junshiro Kobayashi non sono riusciti a tenere testa ai rispettivi avversari, pur trovando tutti salti tra i 210m i 225m.
L’Austria ha chiuso al quinto posto, decisamente staccata dai team che l’hanno preceduta. Complessivamente coloro che hanno faticato maggiormente sono stati Philipp Aschenwald – con due salti in zona 215m – e Stefan Kraft – soprattutto nella prima parte di gara dove si è fermato a 208m, mentre nella seconda si è parzialmente riscattato con una performance da 221m. Michael Hayböck e Daniel Huber invece hanno raggiunto e superato con costanza i 220m.
Con la sesta posizione finale la Norvegia conclude una lunghissima striscia di podi nei team event disputati sul trampolino sloveno, iniziata nel lontano 2003. I norge fin da subito si sono chiamati fuori dalla lotta per le posizioni che contano e tutti i componenti del quartetto hanno realizzato solamente un salto in qualche modo competitivo. Nella prima manche si è salvato il solo Robert Johansson con una prestazione da 229.5m, mentre nella seconda sono stati Robin Pedersen (222.5m), Marius Lindvik (216m) e Johann Andre Forfang (231m) a realizzare le proprie migliori prestazioni di giornata.
A quasi 200 lunghezze dagli scandinavi ha chiuso la Svizzera di Simon Ammann, autore di una buona performance da 231m nella serie conclusiva. L’ultima squadra ad accedere alla seconda manche è stata la Finlandia, il cui unico componente a superare il punto K è stato Antti Aalto.
Tra le due serie ha trovato spazio Robert Kranjec, che da apripista ha effettuato l’ultimo salto della carriera proprio nel contesto da lui più amato. Il trentasettenne sloveno vanta infatti nel proprio palmares due coppe di volo, il titolo iridato di volo a Vikersund 2012 e 7 successi in Coppa del Mondo (di cui 6 di volo).
Domani mattina alle ore 10 si concluderà la stagione con l’ultima competizione individuale, riservata ai migliori 30 della generale presenti in loco.
TEAM EVENT PLANICA – HS 240
1. POLONIA (Wolny, Stoch, Kubacki, Zyla)
2. GERMANIA (Geiger, Schmid, Freitag, Eisenbichler)
3. SLOVENIA (Semenic, Prevc P., Prevc D., Zajc)
4. GIAPPONE (Sato, Kasai, Kobayashi J., Kobayashi R.)
5.AUSTRIA (Hayböck, Aschenwald, Huber, Kraft)
6. NORVEGIA (Pedersen, Johansson, Lindvik, Forfang)
Clicca qui per i risultati completi.

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