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FOTOGALLERY – Sci Alpinismo: Filippo Barazzuol e William Boffelli vincono la IX Monterosa SkiAlp

Aver avuto il fiato sul collo per tutta la gara di due grossi calibri, e cagnacci, come Pietro Lanfranchi e Guido Giacomelli alla fine ha fatto la differenza. Perché l’inedita coppia 2019
 Filippo Barazzuol e William Boffelli, che ora andrà a giocarsi le carte importanti alla Pierra Menta, ha tenuto alto il ritmo e giù il pedale del gas per quasi tutti i 30 chilometri di sviluppo e 2800 metri di dislivello positivo della IX edizione di Monterosa Ski Alp, l’altra grande classica dello sci alpinismo in pista dopo il Sella Ronda. Così, seppur su un tracciato modificato con una salita secca su una nera del comprensorio al posto di una ritmica e dolce serie di tornanti, sono state tre le squadre a scendere sotto il record datato 2015 di Franco Collé e Tadei Pivk di 2 ore e 50‘.  Barazzuol è diventato il primo uomo a vincere per tre volte Monterosa Ski Alp. Sul traguardo di Gressoney-La Trinité (la gara parte una volta da Champoluc e una volta da La Trinité) Barazzuol e Boffelli hanno vinto in 2 ore 37’11" davanti a Lanfranchi e Giacomelli (2 ore 39’41" e all’alpinista François Cazzanelli in squadra con il cugino sci alpinista Stefano Stradelli, terzi in 2 ore 48’58". "Questa è sempre una gran bella gara – ha detto Barazzuol – e sono orgoglioso di averla vinta per la terza volta. Sto bene e con William c’è una bella intesa. Siamo pronti per giocarci le nostre possibilità alla Pierra anche perché, con gli azzurri impegnati ai mondiali, ci sarà più spazio per noi".
Tra le donne c’è stata un’altra bella lotta tra Dimitra Theocharis e Corinna Ghirardi e la triatleta azzurra Charlotte Bonin in coppia con l’ex pattinatrice Bianca Balzarini separate alla fine da 2’37". Ha detto Ghirardi: "Torno sempre volentieri a questa gara che ho già vinto e quest’anno è stata un’edizione molto bella grazie alla tracciatura perfetta e alla bella lotta con due avversarie toste".
La cronaca
Centotrenta le squadre partite alle 18 da La Trinité. Dopo mezz’ora di gara, al Moss, primo colle del percorso, Barazzuol e Boffelli hanno già 1 minuto di vantaggio su Lanfranchi e Giacomelli. Sembra finita qui. E, invece, nel tratto a piedi che fa parte della lunga salita (900 metri di dislivello) della seconda salita che porta al Bettaforca e da lì nella Val d’Ayas, il Lanfra e Giacomelli recuperano. Ma è un fuoco di paglia perché poi Barazzuol e Boffelli accelerano e riportano alla sicurezza il margine di vantaggio. Tra le donne Theocharis e Ghirardi si portano subito davanti: incrementano chilometro dopo chilometro e gestiscono il finale di gara. 
"Ci vediamo nel 2020 a Champoluc – ha detto Franco Torretta, a capo del Comitato organizzatore – L’obiettivo è migliorare ancora per avere più squadre al via". 

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