Trionfo russo nella 50 km di Oslo-Holmenkollen. Meno di una settimana dopo la chiusura di un Mondiale dominato, la Norvegia è costretta ad applaudire il poker dei rivali, che piazzano Alexander Bolshunov, Maxim Vylegzhanin e Andrey Larkov sul podio e Ilia Semikov subito a ridosso. Un risultato che, unito al contemporaneo 38esimo posto di Johannes Høsflot Klæbo, consegna a Bolshunov anche la vetta della classifica generale di Coppa del Mondo, a sei gare dalla fine della stagione.
La gara si è risolta in volata, dopo essere scivolata via senza sussulti per più di 45 km. Per oltre due ore, i soli momenti di concitazione sono arrivati in coincidenza dei sei sprint con abbuoni – uno per ogni tornata da 8,3 km -, che mettevano in palio punti di Coppa. Traguardi sui quali Klæbo e Bolshunov si sono sfidati a più riprese, fino a quando, intorno ai due terzi di gara, il norvegese ha ceduto le code di un gruppo di testa ancora molto folto.
A quel punto, il vero avversario di Bolshunov, capace di impedirgli di allungare ulteriormente in classifica generale, è diventato Alexey Chervotkin. In due occasioni Chervotkin, escluso dalla 50 km dei Campionati del Mondo dopo che Bolshunov ha deciso di prendere parte alla prova, ha sottratto punti al connazionale; nella seconda, lo ha bruciato sulla spaccata per un decimo.
Oltre a Klæbo (e ai tanti assenti, tra cui Didrik Tønseth e Sergey Ustyugov), l’altro grande nome escluso anzitempo dalla contesa per le posizioni di vertice è stato Iivo Niskanen. Il campione olimpico della distanza è caduto vittima di materiali disastrosi dopo il secondo cambio di sci, al chilometro 33 di gara, e ha concluso in 32esima piazza.
Diciannove atleti si sono presentati compatti all’inizio dell’ultimo giro. Tra loro resisteva anche Francesco De Fabiani, brillante nella parte centrale di gara, ma parso già appesantito con l’avvicinarsi della soglia del 40esimo chilometro. Il valdostano, alla fine 18esimo, è stato infatti tra i primi a mollare quando i russi hanno alzato il ritmo, nei 4 km conclusivi.
Semikov e Vylegzhanin si sono incaricati di fare selezione, ed è stato il loro cambio di andatura a promuovere lo sganciamento dell’azione decisiva. Soltanto Alex Harvey, all’ultima recita della carriera nel tempio dello sci di fondo, e Martin Johnsrud Sundby, in caccia del terzo successo a Oslo, sono riusciti a tenere il passo del poker russo.
Il drappello si è spaccato quando Vylegzhanin ha accelerato di nuovo, sull’ultimo dente prima del traguardo: solo Larkov e Bolshunov hanno retto, impegnandosi in una lotta spalla a spalla per guadagnare la scia del connazionale. Una sfida dalla quale è uscito vincitore Bolshunov, che non ha poi avuto difficoltà a prendere definitivamente la testa sul rettilineo finale.
Nella gara del resto del mondo, Harvey ha strappato il quinto posto a Sundby. I padroni di casa si sono dovuti accontentare di colonizzare la metà inferiore della top ten, con Simen Hegstad Krüger e Sjur Røthe al settimo e nono posto. Tra loro si è inserito il sorprendente Mikael Gunnulfsen, 26 anni da compiere tra due settimane, fino a oggi schierato una sola volta in Coppa del Mondo (tre anni fa, 33esimo nelle qualificazioni della sprint di Drammen). Decimo, a completamento del trionfo russo, proprio Chervotkin.
Oltre a De Fabiani, l’Italia schierava al via il solo Giandomenico Salvadori, che ha chiuso in 20esima posizione.
Con il successo di oggi, Bolshunov sale a quota 1230 punti, contro i 1181 di Klæbo. Tra il russo e la sfera di cristallo si frappongono soprattutto le tre sprint ancora in programma: quella in alternato di Drammen, martedì, e quelle a skating di Falun e Québec City.
50 KM TC MASCHILE OSLO – CLASSIFICA FINALE
1. Alexander BOLSHUNOV (RUS) 2:23:49.8
2. Maxim VYLEGZHANIN (RUS) +1.0
3. Andrey LARKOV (RUS) +1.6
4. Ilia SEMIKOV (RUS) +2.0
5. Alex HARVEY (CAN) +4.6
6. Martin Johnsrud SUNDBY (NOR) +7.7
7. Simen Hegstad KRÜGER (NOR) +11.2
8. Mikael GUNNULFSEN (NOR) +16.0
9. Sjur RØTHE (NOR) +20.5
10. Alexey CHERVOTKIN (RUS) +24.7