Nel primo pomeriggio odierno lo Schattenbergschanze di Oberstdorf è stato teatro della prima competizione del weekend della Coppa del Mondo di salto femminile. La 16^ prova stagionale è stata caratterizzata dal duello per il successo tra Maren Lundby e Katharina Althaus, dimostratesi le atlete di gran lunga più competitive sul large hill bavasere.
Nella prima manche è stata la padrona di casa a guidare le danze, trovando un ottimo salto da 124.5m corredato da ottime valutazioni stilistiche. Alle sue spalle per 4 decimi si era posta la norge, andata più lunga – 126m – ma andando a perdere terreno sia nella compensazione per il vento più favorevole sia per lo stile. Nel momento decisivo la prima a presentarsi in stanga di partenza è stata Lundby: la scandinava si è riconfermata al top veleggiando fino a 125.5m. Althaus ha risposto con un grande salto da 128m, ribadendo di essere la prima della classe per quanto concerne lo stile. La tedesca però ha incontrato vento alle spalle meno penalizzante rispetto alla rivale, andando così a perdere con quella compensazione tutto il vantaggio. Il successo è così finito nelle mani della scandinava per soli 4 decimi, mentre la bavarese si è dovuta accontentare della piazza d’onore. Lundby è così riuscita ad allungare ulteriormente in classifica generale, nonostante l’eccellente performance di Althaus, che ora è staccata di 245 lunghezze.
Sull’ultimo gradino del podio è salita la slovena Ursa Bogataj, brava a limitare i danni nella prima parte di gara, dove con vento decisamente complesso è riuscita a raggiungere 114.5m. Nella manche conclusiva ha alzato l’asticella facendo segnare 120.5m, vincendo la concorrenza di Sara Takanashi di 2.1 punti, comunque lontanissima dalla disputa per il podio, avendo chiuso ad oltre 26 lunghezze dalla vincitrice odierna. La nipponica invece ha realizzato due salti rispettivamente da 117 e 119 metri, che non le hanno permesso di fare la differenza come nella gara pazza di Ljubno.
Nella disputa per il podio era inserita anche Ramona Straub, terza al giro di boa con un ottimo salto da 124.5m, in linea con le due atlete di testa in termini di misura, ma staccata da loro a causa di valutazioni dei giudici decisamente inferiori. La saltatrice del Baden-Württemberg non è però riuscita a ripetersi, precipitando indietro fino alla 9^ moneta dopo un salto difficile da 108m, sicuramente non aiutata dal vento alle spalle superiore a 1.5 m/s.
Competizione in parallelo per l’austriaca Chiara Hölzl (5^) e la tedesca Juliane Seyfarth (6^): ad un primo salto da 114.5m è seguito uno da 118.5m e 117.5m rispettivamente. Proprio quel metro ha fatto la differenza tra le due, che sono rimaste infine separate da 4 decimi. Hanno recuperato un paio di posizioni a testa la norge Silje Opseth (7^) e Carina Vogt (8^), capaci a superare i 120m nel momento decisivo – andando rispettivamente a 121m e 122.5m – sfruttando una buona finestra di vento. La top ten è stata infine chiusa da Anna Odine Strøm. Entrambe le azzurre sono comodamente entrate in zona punti: Lara Malsiner è giunta 14^, mentre Elena Runggaldier 26^.
Pesante squalifica per tuta irregolare per la russa Liidia Iakovleva, che comunque non sembrava poter essere un fattore nella disputa per le posizioni che contano alla luce dei risultati dei salti di allenamento e della qualificazione. Ha inoltre continuato ad essere assente l’austriaca Daniela Iraschko-Stolz.
OBERSTDORF I – HS137
1. LUNDBY Maren (NOR) 270.5
2. ALTHAUS Katharina (GER) 270.1
3. BOGATAJ Ursa (SLO) 244.1
4. TAKANASHI Sara (JPN) 242.0
5. HÖLZL Chiara (AUT) 236.6
6. SEYFARTH Juliane (GER) 236.2
7. OPSETH Silje (NOR) 234.6
8. VOGT Carina (GER) 233.6
9. STRAUB Ramona (GER) 231.9
10. STRØM Anna Odine (NOR) 230.9
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Maren Lundby vince sul filo dei decimi a Oberstdorf, beffata Katharina Althaus
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