Hanno regalato tante emozioni i quattro componenti della staffetta maschile juniores, che ieri ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali di Orsblie, dopo aver sognato addirittura l’oro. Michael Durand, Patrick Braunhofer, Cedric Christille e Daniele Cappellari si sono battuti con grinta e hanno addirittura sfiorato l’oro contro nazioni del calibro di Russia e Germania. Un risultato prezioso che all’Italia mancava da tanto tempo.
Contattati dalla redazione di Fondoitalia i quattro azzurri hanno descritto la propria gara, iniziando però dai ringraziamenti: «Volevamo dire grazie ai nostri tecnici – hanno affermato in coro – perché sono stati impeccabili e ci hanno messo a disposizione ottimi materiali».
Quindi, in ordine di frazione, Durand, Braunhofer, Christille e Cappellari hanno parlato della propria gara e delle emozioni provate.
Iniziamo da Michael Durand, che ha chiuso la propria frazione al settimo posto, riuscendo a limitare i danni di fronte a uno Yeremin che è andato a tutta sugli sci: «Siamo tutti e quattro felici – ha affermato il valdostano del Centro Sportivo Esercito – abbiamo fatto una gran bella gara. È andata bene, tutto è filato liscio, soprattutto al poligono siamo stati molto bravi, i migliori in gara. Anche sugli sci siamo riusciti a difenderci bene. Io faticato un po’ nella prima frazione, perché c’era Yeremin che ha fatto la differenza, ma i miei compagni sono andati meglio. Anche le condizioni erano migliori rispetto all’individuale, quando nevicava forte. Questa volta la pista era dura, magari la neve non velocissima ma si sciava bene. Al tiro, poi, non c’era vento ed è andato tutto liscio. Ho fatto la mia gara, quindi, quando ho dato il cambio a Brauni (Braunhofer, ndr) già ero super emozionato, perché sentivo che sarebbe andata bene. Mi veniva quasi da piangere mentre lo vedevo che recuperava posizioni; è stato davvero emozionante. Peccato per il finale, abbiamo sperato addirittura nell’oro ma era difficile. Cappe (Cappellari, ndr) ha tenuto durissimo, nello sprint finale sembrava quasi avesse superato gli altri, poi ha avuto qualche problema sul rettilineo ma va benissimo così».
Patrick Braunhofer è stato protagonista di una grande rimonta, portando la squadra dal settimo al secondo posto: «Ho visto che Michael era riuscito ad andare forte – ha affermato l’atleta del CS Carabinieri – mi ha dato il cambio settimo e per fortuna ho trovato lo svizzero Stalder. A quel punto ho tirato io sui primi due ramponi, poi ho fatto mettere davanti lui per riposarmi un po’ prima del poligono. La cosa ha funzionato: al tiro ho osato abbastanza ma sono riuscito a prenderli tutti. Quindi ho ripreso il gruppo di testa e al poligono ho visto che gli altri avevano mancato qualche colpo e mi sono detto di provarci. Non sono stato velocissimo ma sono uscito per primo, poi il tedesco Grotian mi ha staccato sui ramponi. Sul piano mi sentivo bene sugli sci ma nelle salite pesanti mi si chiudevano quasi le gambe. Siamo contenti di come sia andata, siamo arrivati soltanto a un secondo da due grandi squadre e non ce lo saremmo mai aspettato. È stata una pura emozione per tutti noi della squadra, siamo contentissimi».
Molto bravo anche Cedric Christille, che ha chiuso la sua frazione al terzo posto a 20” dal russo Istamgulov, autore di una fantastica frazione. «C’è da dire che non ce l’aspettavamo – ha ammesso il valdostano delle Fiamme Gialle – sapevamo di poter far bene e di essere un ottimo gruppo, ma il livello era molto alto. Abbiamo fatto una bella prestazione, al tiro siamo riusciti a sparare bene e velocemente, in pista siamo andati tutti abbastanza forte o almeno cercato di contenere i danni. Personalmente sono soddisfatto della mia prestazione, perché sugli sci stavo bene e nell’ultimo giro ho anche recuperato sul tedesco Lipowitz. Al tiro ho cercato di fare il mio e restare tranquillo. Magari ho pagato di più sul tempo nei primi giri, ma ho cercato di mantenere la calma e fare la mia gara senza pensare alla posizione. Anche perché, se l’avessi fatto, avrei rischiato di agitarmi un attimo, visto che Brauni mi ha dato il cambio al secondo posto (ride, ndr). Sicuramente siamo molto contenti di quanto fatto e adesso puntiamo a disputare delle ottime gare nel fine settimana. Sarà difficile nella sprint e nell’inseguimento, ma lo era anche in staffetta e invece abbiamo preso questa medaglietta. Nell’ultimo giro abbiamo sofferto tutti insieme a Cappellari, sicuramente lui più di noi visto che era lì che spingeva; ci siamo messi a tifare per lui, non è arrivata la vittoria, ma è stato bello vederci lì terzi sul tabellone, un grande risultato».
Infine Daniele Cappellari, ancora una volta ottimo al tiro, capace di lottare fino alla fine addirittura per l’oro, giungendo terzo alle spalle del russo Tomshin e il tedesco Riethmueller: «Siamo soddisfatti del terzo posto – ha affermato il biatleta delle Fiamme Oro – sono un po’ deluso perché me la sono giocata fino alla fine addirittura per l’oro, che non è arrivato. Siamo però contenti per il podio, anche perché ci dicevano gli allenatori che era dal ’97 che l’Italia non vinceva una medaglia nella staffetta junior. Riguardo alla gara, i miei compagni sono andati benissimo e al cambio mi sono trovato in un’ottima posizione con un buon distacco. Ho fatto la mia gara e sparato molto velocemente. Anche sugli sci sono riuscito a tenere i primi due molto bene, quindi sono pienamente soddisfatto della mia prestazione e di quelle dei miei compagni. Siamo stati bravi, come squadra, a fare ognuno il suo e utilizzare pochissime ricariche, prendendoci un bel vantaggio al poligono».
Biathlon – Le parole e le emozioni dei quattro azzurri della staffetta juniores, bronzo ai Mondiali di Orsblie
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