È arrivata la medaglia d’oro per la Norvegia nella staffetta femminile del Mondiale Juniores di Lahti. Un trionfo firmato Fossesholm e Skistad, con la prima bravissima a recuperare i 10” di ritardo ereditati dalla Russia al termine delle due frazioni in classico, e la seconda a stampare piuttosto nettamente in volata la russa Grukhvina. Una vittoria frutto di queste due giovani speranze norvegesi, con Fossesholm che forse ha raccolto meno di quanto ci si aspettasse in questo Mondiale, dove ha trovato una Karlsson imbattibile e più matura, mentre Skistad si è confermata qualcosa in più di una speranza futura, un’atleta già pronta per lottare nelle sprint anche in Coppa del Mondo, come aveva già dimostrato a Lillehammer, dove fu l’unica norvegese a raggiungere la finale. Sul terzo gradino del podio la Svezia, capace con Svahn di beffare gli Stati Uniti nel finale. L’Italia ha chiuso al decimo posto, perdendo alcune posizioni nell’ultima fase di gara.
LA CRONACA
Russia e Norvegia sono andate subito all’attacco nella prima frazione con Faleeva e Fosnaes, facendo quasi il vuoto, perché Nicole Monsorno, combattiva come sempre è stata l’unica a provare e riuscire per un po’ a tenerne il passo. Sulla parte più dura, però, la russa e la norvegese hanno staccato l’azzurra, che è stata brava, pur restando sola, a mantenere il terzo posto a 19” dalla vetta fino al cambio. A 3”5 dall’azzurra la svizzera di Weber e gli USA con McCollor. Indietro la Svezia, addirittura a 42”.
In seconda frazione la Russia è andata all’attacco con Kuskova, bravissima a staccare la norvegese Stav, apparsa in difficoltà e raggiunta da dietro dall’ottima statunitense Kramer. Al cambio la Russia si è presentata così con un margine di 10” su Norvegia e Stati Uniti, quarta la Finlandia a 13”3 dopo la bella prestazione di Korva, mentre la Svezia era quinta a 21” con uno svantaggio dimezzato grazie alla straordinaria Karlsson, insieme a Skistad la miglior atleta di questo Mondiale. L’Italia ha cambiato al sesto posto con Rebecca Bergagnin che è riuscita a difendersi, chiudendo a 39” dalla vetta.
La norvegese Fossesholm è partita subito a tutta nella terza frazione, ha immediatamente staccato la statunitense Palmer-Leger e dimezzato dopo già un chilometro lo svantaggio da Stepanova. Non si è fermata qui, perché presto Fossesholm ha raggiunto la russa e sul duro è anche andata all’attacco dando il cambio a Skistad in prima posizione con un vantaggio di 1”6 sulla Russia. Le altre nazioni hanno tutte accusato il colpo, così gli USA hanno cambiato terzi a 39”, la Polonia quarta a 42”7 con un’ottima Marcisz e la Svezia quinta a 44” con Bangman. Fuori dai giochi per le medaglie tutte le altre nazioni, con l’Italia settima a 1’30” dalla vetta con Valentina Maj.
Negli ultimi 3,3km di gara, Skistad e Grukhvina un duello anche psicologico, non hanno tirato tantissimo, entrambe hanno cercato di risparmiare energie per giocarsi tutto nel finale. La norvegese, però, quando si tratta di tattica, ha già la testa dell’atleta esperta, così ha lasciato scollinare in vetta la russa per poi beffarla nel finale sfruttandone la scia e andandosene con le sue grandi doti fisiche da sprinter. Straordinaria. La battaglia per il terzo posto ha visto la polacca Rucka uscire presto dai giochi, così a lottare per il bronzo sono state Svahn e McCabe, con la svedese che ha avuto la meglio. La Polonia ha tenuto la quinta piazza, mentre la Germania ha chiuso sesta. L’Italia con Laura Colombo ha provato a restare aggrappata all’ottavo posto, ma con un finale migliore la svizzera Viglino e la ceca Havlickova, fin qui dominatrice in OPA Cup ma senza acuti in questo Mondiale, sono riuscite ad avere la meglio sull’azzurra che ha chiuso decima.
CLASSIFICA FINALE
1ª Norvegia 35’24.7
2ª Russia +1.0
3ª Svezia +33.3
4ª USA +40.5
5ª Polonia +1’08.4
6ª Germania +1’32.6
7ª Finlandia +2’01.5
8ª Svizzera +2’05.8
9ª Rep. Ceca +2’08.5
10ª Italia +2’10.0
Fondo – Mondiali Juniores: Fossesholm e Skistad regalano l’oro alla Norvegia nella staffetta femminile
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