È stato un finale drammatico quello della sprint di Anterselva, su una pista durissima e un poligono che si è dimostrato selettivo. Una battaglia sul filo dei centesimi, che ha incoronato Marketa Davidova, bravissima a ottenere proprio sulla pista italiana la sua definitiva consacrazione. La ceca, però, partita con il numero cinque, è stata costretta ad aspettare fino alla fine prima di esultare, perché l’ultima a partire è stata una straordinaria Laura Dahlmeier.
La tedesca ha combattuto, ha sognato di ritrovare la vittoria in Coppa del Mondo proprio ad Anterselva, dove ha ottenuto il suo ultimo successo nella pursuit dello scorso anno, ha avuto un ottimo rendimento sugli sci nella prima parte di gara ed è stata perfetta al poligono. Nella serie in piedi, consapevole degli errori commessi da tutte le sue principali avversarie, Dahlmeier ha controllato pensando soprattutto a coprire i bersagli. L’ha fatto, facendo così esplodere l’urlo di gioia dei tedeschi pronti a festeggiare il suo ritorno alla vittoria. La pista di Anterselva, però, non fa sconti, così Dahlmeier ha lentamente perso i 7”7 di vantaggio nei confronti di Davidova, ha combattuto non solo contro il tempo della sua avversaria ma soprattutto contro il suo fisico che ormai non ne aveva più. Fino all’ultimo rilevamento la tedesca era ancora in testa, ma negli ultimi metri Dahlmeier ha finito ogni sua risorsa fisica, al punto da tagliare il traguardo al quarto posto a 4”2 dalla vincitrice.
Una volta resasi conto di aver vinto, Davidova ha iniziato a saltare da tutte le parti per festeggiare questo suo bellissimo successo, proprio su una pista severa come quella altoatesina. Nel frattempo i tecnici hanno recuperato Dahlmeier, stremata, l’hanno sorretta e portata via. Un’immagine drammatica, che rende però ancora più speciale una campionessa capace di battersi veramente fino allo sfinimento, nonostante una condizione scadente e le difficoltà di una gara in quota.
Dahlmeier a parte, la vittoria di Davidova è stata meritata. La ceca è stata perfetta al poligono, chiudendo con un doppio zero, difendendosi bene anche sugli sci, realizzando un ottimo ultimo giro, nel quale è riuscita a limitare i danni rispetto a una ritrovata Mäkäräinen. La finlandese, dopo le difficoltà avute nell’ultimo mese, è tornata molto competitiva anche al poligono, mancando solo un bersaglio sulla serie in piedi, prima di andare a tutta nell’ultimo giro. L’impresa l’ha mancata di appena 1”7. Terza è invece giunta un’ottima Marte Olsbu Roeiseland, capace con un grandissimo finale sugli sci di recuperare addirittura su Davidova e Mäkäräinen, arrivando ad appena 3”5 dalla vincitrice, riuscendo così a tenersi alle spalle Dahlmeier di sette decimi.
Quinta posizione per Lisa Vittozzi. La sappadina è stata straordinaria sul primo poligono per velocità e precisione, ma ha mancato un bersaglio nella serie in piedi. Nell’ultimo giro, però, è stata bravissima sugli sci riuscendo addirittura a recuperare otto decimi a Wierer e staccarla di cinque secondi. Fondamentale in ottica generale, perché nel mezzo tra lei e l’altoatesina si sono infilate l’ottima Hojnisz, autrice di una grande parte finale di gara, giunta a tre decimi da Vittozzi, e Mironova, che è arrivata settima senza mancare un bersaglio.
Dorothea Wierer ha chiuso all’ottavo posto, mantenendo la vetta della classifica generale e guadagnando comunque sulle altre avversarie. L’azzurra è apparsa più controllata al poligono. A terra è stata precisa, mentre in piedi si è presa più tempo, ha cercato di recuperare il respiro, avendo speso tanto lungo la pista, ma ha mancato il quarto colpo. Sugli sci, nell’ultimo giro, ha perso qualche secondo, ma può ritenersi soddisfatta della sua prestazione che la mette in un’ottima posizione in vista dell’inseguimento.
Decima posizione per Kuzmina, che ha pagato i due errori commessi al poligono. Nella serie in piedi la slovacca si è messa nella posizione d’attacco, cadendo però sul quarto bersaglio, che non le ha permesso probabilmente di andare addirittura a vincere. Giornata negativa, invece, per Paulina Fialkova che ha concluso soltanto 30ª, avendo sbagliato ben tre colpi. Male anche Oeberg, 34ª, sempre con tre errori.
Per quanto riguarda le altre azzurre, bella prestazione di Nicole Gontier. La valdostana si è messa alle spalle le critiche, a volte anche esageratamente feroci, ricevute dopo le ultime due staffetta, realizzando una grande prestazione sugli sci e difendendosi molto bene al poligono, dove ha mancato due bersagli, uno per serie. Addirittura sugli sci ha realizzato il nono tempo, ad appena due decimi da Vittozzi. Più in difficoltà Federica Sanfilippo, capace almeno di qualificarsi per l’inseguimento dopo aver chiuso in 53ª posizione a 2’04”3 dalla vincitrice. La fondista di Ridanna ha pagato tre errori al poligono. Sabato cercherà la rimonta.
CLASSIFICA FINALE TOP 10
1ª M. Davidova (CZE) 21’40.7 (0+0)
2ª K. Mäkäräinen (FIN) +1.7 (0+1)
3ª M.O. Roeiseland (NOR) +3.5 (1+0)
4ª L. Dahlmeier (GER) +4.2 (0+0)
5ª L. Vittozzi (ITA) +10.2 (0+1)
6ª M.Hojnisz (POL) +10.5 (0+1)
7ª S. Mironova (RUS) +13.8 (0+0)
8ª D. Wierer (ITA) +15.2 (0+1)
9ª L.T. Hauser (AUT) +18.7 (0+0)
10ª A. Kuzmina (SVK) +21.1 (1+1)
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Biathlon – Nella sprint di Anterselva arriva la prima vittoria di Marketa Davidova
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