Qualsiasi disciplina sportiva, prima o poi, deve fare i conti con un ricambio generazionale, non solo tra gli atleti ma anche tra il pubblico che segue le imprese dei suoi protagonisti. Lo sci alpino, naturalmente, non è esente da questa legge non scritta, e, anzi, si potrebbe dire che le sue specialità classiche, slalom e discesa, per non parlare poi di categorie più ancestrali come lo sci da fondo, negli ultimi anni hanno visto insidiato il loro prestigio e il loro seguito da tutto un fiorire di nuove varianti al semplice muoversi lungo una distesa innevata con due pezzi di legno ai piedi. Prima è stata la volta dello snowboard e di tutte le sue varianti, che all’inizio hanno fatto storcere il naso a più di un appassionato tradizionalista, ma sono ormai pienamente accettate e codificate, tanto da diventare persino disciplina olimpica. Adesso è soprattutto il freestyle, a fare proseliti soprattutto tra i più giovani amanti della neve, e non solo, visto che sono sempre più i bookmaker che vedono moltiplicarsi le giocate su eventi di questi sport, e quindi inseriscono nei loro palinsesti anche succose offerte (ad esempio le promo Eurobet) relative a puntate sugli sport invernali più estremi.
Ma cos’è esattamente il freestyle? Innanzitutto, diciamo che è chiamato anche sci acrobatico, una denominazione che fa capire immediatamente di cosa si tratta. Di fatto, è una elaborazione dello sci alpino attraverso l’introduzione di salti, passaggi di percorso particolarmente difficili e varie figure acrobatiche. Diventato disciplina olimpica nel 1992, anno dell’edizione nella città canadese di Albertville, il freestyle è sempre più seguito e praticato soprattutto dai più giovani, che associano alle evoluzioni di questi atleti lo stesso genere di hype che è destinato a snowboard e skateboard, e quindi con tutto l’indotto di musica punk-rock, abbigliamento colorato e fashion di brand particolarmente in voga tra i più giovani.
Essendo così sintonizzato con il mondo dei giovanissimi, il freestyle ha forgiato una figura di atleta-showman (o showgirl) molto esposta pubblicamente. Allenamenti ripresi con una Go-Pro e postati su Facebook o Instagram, video-messaggi, fotografie cool, post e chi più ne ha più ne metta hanno avvicinato ancora di più gli atleti al loro pubblico, con cui spesso di trovano ad interagire direttamente. I più grandi atleti sono anche dei personaggi social, dunque, e se vi viene voglia di scoprire qualcosa in più su una disciplina spettacolare e adrenalinica come il freestyle, diventare loro follower potrebbe essere una scelta giusta e divertente. Qualche nome? Innanzitutto Candide Thovez, vi dice nulla questo nome? Sappiate che stiamo parlando di un vero e proprio dio della disciplina, pluripremiato in praticamente tutte le più importanti competizioni di questo sport: è molto attivo sui social, dove posta foto e video dei suoi allenamenti, e quindi seguirlo vi farà decisamente appassionare di freestyle.
Classe 1998, lo svizzero Andri Ragettli è un grande utilizzatore di Facebook, e spesso potrete ammirare a bocca aperta i suoi pazzeschi allenamenti. Appena meno esposto sui social, la stella indiscussa di questi anni nel freestyle è Mikael Kingsbury, vincitore delle ultime sette Coppe del Mondo: se volete conoscere il Cristiano Ronaldo di questo sport, è la persona giusta da seguire!
Se volete un modo diverso di sciare, considerate il freestyle e scrutate gli allenamenti dei migliori!