Per molti addetti ai lavori dello sci di fondo la vittoria di Jonna Sundling nella sprint a tecnica libera di Lillehammer è stato un risultato totalmente inaspettato.
Tuttavia, la storia dell’atleta in questione dimostra come la sua vittoria fosse solo questione di tempo, quasi annunciata già da marzo dal suo primo podio, ottenuto nella sprint a skating di Falun. In quell’occasione venne preceduta di pochissimo dalla compagna Hanna Falk ma superando sul traguardo la regina Marit Bjørgen, chiudendo in bellezza un’annata agrodolce.
Tormentata per tutta la prima parte della stagione da piccoli ma continui malanni, non era riuscita a strappare un pettorale per le Olimpiadi. Superati i problemi fisici, però, è andata in crescendo. Ai podi nella difficile tappa di Scandinavian Cup a Trondheim hanno fatto seguito i punti di Coppa del Mondo nelle sprint a Lahti e Drammen, fino all’exploit nella tappa svedese che ha concluso la scorsa stagione.
Dopodiché ai Campionati Svedesi di Skellefteå è arrivata terza nella 30km in classico con partenza ad intervalli, battuta si dalle blasonate Kalla ed Andersson ma precedendo di oltre un minuto l’olimpionica Stina Nilsson.
Proprio di quest’ultima Jonna Sundling era considerata una sorta di gemella durante la carriera juniores. Nel 2014, alla domanda su chi fosse stata la più futuribile delle due, i tecnici si erano divisi equamente.
D’altronde nel triennio 2012-2014 le due si sono spartite le medaglie d’oro iridate junior delle sprirnt. Due a Nilsson, una a Sundling (però di un anno e mezzo più giovane).
Stina però non ha faticato nel passaggio nel circuito maggiore imponendosi da subito all’attenzione generale, per Jonna i primi tre anni da senior sono caratterizzati più da malanni che da risultati di rilievo. All’inizio dello scorso inverno decide di operarsi alle tonsille, perdendo giorni di allenamento che le impediscono di lottare per un ticket per Pyeongchang. Come se non bastasse in estate si sono ripresentati problemi allo stomaco che apparivano risolti.
"Non era chiaro cosa avessi, ma mi sentivo spesso stanca e con mal di pancia. Non potevo allenarmi come volevo e la situazione si è protratta per l’intera estate. Mi sono sottoposta ad una gastroscopia e ho capito quali medicinali prendere. Ora mi sento bene, sembra che la mia forma stia andando sempre meglio. Ovviamente il mio obiettivo stagionale è di essere selezionata per i Mondiali di Seefeld anche se la concorrenza interna e’ molto agguerrita. Però voglio esserci e se possibile, vincerli!“
Sundling poi vuole tornare sulla sua prima vittoria in Coppa del Mondo ricordando come anche per lei sia risultata inaspettata, considerando che non aveva gareggiato a Ruka: ”Non pensavo di poter battere Stina Nilsson in finale, anche perché la settimana precedente avevo dovuto saltare Ruka per un fastidioso raffreddore. Non ero molto certa delle mie sensazioni dopo la qualificazione, ma poi turno dopo turno mi sono sentita sempre meglio. Quando ho ripreso Stina sul rettilineo finale ho solo pensato ad andare ancora più veloce".
“Jonnis”, come viene chiamata dagli amici, nasce a fine 1994 nel paradisiaco borgo di trecento anime di Tvärälund 30km a nord della più popolosa Umeå, capitale del Västerbotten. Dopo i primi inizi con le classiche competizioni scolastiche, Jonna comincia ad attirare su di sé le prime attenzioni in Svezia ai tempi dello ski ginnasio che lei frequenta in quel di Lycksele dove viene cresciuta con profitto dalla ex coach delle junior svedesi Catherine Engman.
Da Lycksele alle medaglie collezionate da junior il passo è breve. Con il pregevole ausilio di Johanna Ojala, team leader ed allenatrice nazionale nel triennio 2012-14, scopriamo le caratteristiche tecniche ed umane di Sundling: “Jonna ha avuto nel corso della sua carriera parecchi problemi di salute e proprio per questo si è sottoposta alla rimozione delle tonsille. Così ha ridotto i suoi malanni e si è visto tutto il suo potenziale. Attenti però, perchè non è ancora completamente esplosa.
È più di una specialista delle sprint in skating. Nel corso degli anni ha sviluppato anche la sua tecnica con gli sci paralleli. In classico e’ sempre stata una "fondista di gamba" e la sua azione non era ben sincronizzata con la parte superiore del corpo. Cosi abbiamo messo insieme molto allenamento in palestra per correggere il suo modo di sciare. La sua tecnica classica se ne è parecchio giovata ed ora ha anche un miglior doble poling. In pattinaggio Jonna scia in maniera leggera, come se fluttuasse sugli sci. Sa però essere anche molto esplosiva. La sua terza marcia o "dobbeldans" come dicono i norvegesi è qualcosa di veramente notevole e credo lo vedremo anche nella sprint di Davos questo weekend“.
La preziosa Johanna , che ora collabora settimanalmente con la TV nazionale SVT ci fornisce anche due interessanti particolari relativi alla preparazione di Sundling: “Nel 2014 dopo l’oro junior della Val di Fiemme, è stata subito promossa in squadra nazionale A, dunque assieme a Kalla e Nilsson Tuttavia nel suo primo anno da senior è finita in sovrallenamento. Era giovane, ambiziosa ma forse non matura abbastanza. Si è allenata troppo e a intensità esagerate per le sue capacità del tempo. In maniera minore la situazione si è ripetuta l’anno scorso e questo le è costato la perdita di velocità nella prima parte della stagione privandola della selezione olimpica, tuttavia nel finale di stagione si è espressa a dovere e nei campionati nazionali ha raccolto medaglie anche nelle gare distance a tecnica classica“
Infine Johanna Ojala ci consegna un piccolo ritratto caratteriale della sua ex allieva chiudendo con una previsione personale futura: “Jonnis è una ragazza molto dolce e simpatica. Risponde sempre ad ogni messaggio o telefonata. Ha una mente molto aperta negli allenamenti ed in ogni cosa stia facendo. Durante tutti questi anni nei quali lei ha dovuto spesso combattere contro varie malattie , queste avversità l’hanno resa più matura. Penso che ne vedremo molto di lei negli anni futuri! Sempre se lei rimarrà in piena salute…“
Alla scoperta di Jonna Sundling, la “Dark Horse” della squadra di fondo svedese
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