La combinata nordica dovrà farci il callo a vedere sul gradino più alto del podio Jarl Magnus Riiber. Dopo anni che si diceva potesse essere un potenziale crack, finalmente il ventunenne di Oslo sta cominciando a mostrare tutte le sue potenzialità, demolendo la concorrenza prova dopo prova e soprattutto con schemi di gara differenti.
Quest’oggi a Lillehammer, in occasione dell’atto conclusivo del tour d’inizio stagione, Riiber ha dato una prepotente conferma dei mezzi a sua disposizione: dopo aver vinto il segmento di salto, seppur con un margine tutt’altro che abissale sugli avversari, il norvegese ha dato una batosta ai rivali anche sugli sci stretti. La sua leadership non è mai stata messa in discussione in quanto, sin dalle prime battute, è riuscito ad imprimere un ritmo che alla lunga gli ha permesso di percorrere in solitaria i 10 chilometri in programma e di tagliare il traguardo in assoluta scioltezza con più di 30’’ di margine sul secondo classificato. In questo modo lo scandinavo è diventato il quinto uomo nella storia della disciplina a completare il cosiddetto Hat Trick, ovvero imporsi in tutte e tre le competizioni in un week-end contante altrettante prove: prima di lui riuscirono nell’impresa Bjoern Kircheisen, Alessandro Pittin, Eric Frenzel ed Akito Watabe.
La lotta per i rimanenti piazzamenti sul podio è stata ben più animata, poiché ha riguardato un bel gruppetto di atleti: nella prima metà della competizione un plotone contante tra gli altri Akito Watabe, Joergen Graabak e Jan Schmid si è riportato sul trio di atleti che è partito alle spalle di Riiber; successivamente, nel giro di un chilometro e complici alcune indecisioni sul ritmo da fare, è riuscito ad accodarsi a questi anche Johannes Rydzek, brillante sugli sci dopo la prova opaca di ieri; il gruppo di 8 combinatisti così formatosi è arrivato all’ultima tornata con tutto ancora in palio: con uno scatto deciso nella seconda parte del circuito Graakab è riuscito a scrollarsi di dosso tutti gli avversari, andando a cogliere un buon secondo posto, mentre alle sue spalle è riuscito a rimanere in scia Rydzek, al quale però è mancato lo spunto finale per riuscire ad impedire la doppietta norvegese.
Graabak è dunque riuscito a salire sul podio per la prima volta in stagione, confermando che quando va tutto per il meglio sul trampolino allora diventa un osso duro nel fondo, complice il suo proverbiale spunto nel finale di gara. Rydzek, invece, ha ottenuto la seconda top three stagionale, oggi sicuramente il suo secondo tempo sugli sci stretti è stato beneficiato dalla mancata partenza di venerdì.
Quarta piazza finale, seconda consecutiva, per il detentore della sfera di cristallo Watabe, la cui forma nel fondo è migliorata ma non è ancora quella dei giorni migliori. Quinto finale un ottimo Martin Fritz, al career-best, miglior austrico e sempre più una solida realtà del massimo circuito.
Gli altri membri del plotone che si è giocato il podio sono andati a completare la top 10: Espen Bjoernstad (6°) e Franz-Josef Rehrl (7°) sono riusciti a precedere con un buon finale uno sfinito Jan Schmid (8°), mentre nell’ultimo giro Go Yamamoto (10°) ha perso molto tempo, venendo superato dal rimontante Magnus Krog (9°), ottenendo però un altro risultato di peso in quel di Lillehammer.
Appena fuori dai migliori dieci è riuscito a piazzarsi un pimpante Eric Frenzel (11°), riuscendo a mettere una pezza ad un salto deficitario, mentre Fabian Riessle – l’altro teutonico in difficoltà sul trampolino – ha optato per non prendere parte alla prova sugli sci stretti. Leitmotiv inverso rispetto al più grande di tutti i tempi per Einar Luraas Oftebro (15°) e Yoshito Watabe (23°), scivolati infine ampiamente fuori dalla top ten.
Se il segmento di salto aveva detto male all’Italia, quello del fondo ha dato buone risposte con i due azzurri al via che sono riusciti a centrare la zona punti: Alessandro Pittin si è confermato il migliore dei suoi con il 25° posto finale, grazie al primo tempo sugli sci, mentre Samuel Costa ha chiuso 29°.
Nella classifica generale della Coppa del Mondo Riiber (380 punti) continua la propria fuga, vantando ormai quasi due competizioni di vantaggio sui primi inseguitori, al secolo Frenzel (196) e Mario Seidl (189), con quest’ultimo 19° nella gara odierna. Chiaramente Riiber ha vinto anche la graduatoria del tour di Lillehammer, banalmente poiché ha dominato tutte le competizioni disputate.
Ora il massimo circuito della combinata nordica avrà ben due fine settimana senza competizioni, ma nel frattempo comincerà la Continental Cup a Steamboat Springs (USA) con due prove maschili ed altrettante femminili. La Coppa del Mondo, invece, tornerà di scena a Ramsau am Dachstein nel week-end prenatalizio.
LILLEHAMMER – GUNDERSEN HS 140 / 10 KM
1. RIIBER Jarl Magnus (NOR) 27’54’’3
2. GRAABAK Joergen (NOR) a 35’’8
3. RYDZEK Johannes (GER) a 36’’6
4. WATABE Akito (JPN) a 43’’1
5. FRITZ Martin (AUT) a 47’’8
6. BJOERNSTAD Espen (NOR) a 51’’4
7. REHRL Franz-Josef (AUT) a 55’’2
8. SCHMID Jan (NOR) a 59’’3
9. KROG Magnus (NOR) a 1’15’’9
10. YAMAMOTO Go (JPN) a 1’19’’0
Clicca qui per i risultati completi.
Ancora Jarl Magnus Riiber: che superiorità a Lillehammer!
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