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Salto

Nella pazza qualificazione di Lillehammer la migliore è Sara Takanashi

Anche la Coppa del Mondo 2018-19 di salto femminile è stata inaugurata: questa sera in quel di Lillehammer le più forti saltatrici in circolazione si sono battute nella qualificazione alla competizione in programma domani pomeriggio alle ore 17.30 sul trampolino piccolo della città che ha ospitato i Giochi Olimpici del 1994.
La migliore nel momento che più contava quest’oggi è stata Sara Takanashi: la più vincente di tutti i tempi nei massimi circuiti del salto speciale ha disertato le prove d’allenamento, verosimilmente una scelta precauzionale dati i recenti problemi alle ginocchia, ma nonostante ciò è riuscita a ben figurare realizzando una performance da 96 metri nel momento in cui il vento ha dato una tregua alle atlete, altrimenti spirante lateralmente al trampolino causando estemporanei vuoti d’aria, con la compensazione risultante essere una vera e propria lotteria.
A mischiare ancor di più le carte è stata la direzione gara che ha deciso di abbassare di ben due gate la partenza delle ultime undici atlete al via, provocando alcune controprestazioni di ragazze quotate e soprattutto aumentando i divari tra le varie saltatrici. Infine Takanashi si è imposta con più di 15 lunghezze sulla più immediata inseguitrice, la rediviva Sofia Tikhonova.
La russa ha potuto beneficiare di maggior velocità in in-run, andando ad atterrare a 95 metri e precedendo un’altra atleta di ritorno al vertice: Eva Pinkelnig. L’austriaca  ha preceduto di un’inezia la compagna di squadra Daniela Iraschko Stolz, la sedicenne di San Pietroburgo Lidiia Iakovleva e la detentrice della sfera di cristallo Maren Lundby. Tutti questi risultati vanno assolutamente presi con le pinze, soprattutto quello della norvegese che ha saltato con oltre un metro al secondo di vento a sfavore.
Caduta Ema Klinec, che era stata la migliore nel primo salto d’allenamento. La ventenne slovena ha comunque guadagnato accesso alla competizione.
Tutte le altre concorrenti hanno pagato distacchi ancora più ampi rispetto a Takanashi, per quest’oggi però il dato non è molto rilevante, d’altronde l’importante era superare il taglio e provare a trovare feeling col trampolino. Tutto sommato l’Italia ha ben figurato, grazie a Lara Malsiner ed Elena Runggaldier che si sono piazzate rispettivamente diciannovesima e ventitreesima e domani avranno nelle loro possibilità quella di fare almeno breccia in zona punti.
Il terzo fattore, forse il più imprevedibile, che ha caratterizzato la qualificazione è stato quello delle squalifiche: ben 8 ragazze sono risultate irregolari con la propria tuta e tra queste spiccano anche nomi blasonati quali quelli di Yuka Seto, Aleksandra Barantceva, Tara Geraghty-Moats e Thea Sofie Kleven, quest’ultima addirittura la migliore nel secondo fortunoso salto di allenamento.
Infine, tra le altre, non hanno superato lo scoglio odierno per demeriti propri la romena Daniela Haralambie (42^), la polacca Kamila Karpiel (45^), la kazaka Valentina Sderzhikova (47^) e la nipponica Nozomi Maruyama (51^), tutte che per qualche motivo destavano una certa curiosità. Clicca qui per i risultati completi.

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