Dopo una stagione molto positiva, nella quale ha vinto sei gare individuali (cinque in Coppa del Mondo più la mass start olimpica) ed è giunta sei volte seconda (due argenti alle Olimpiadi in individuale e inseguimento), Anastasiya Kuzmina sembrava decisa a ritirarsi. Poi, dopo averci ragionato per diversi mesi, la decisione di andare avanti, anche se temporanea.
«È stata una scelta difficile da prendere – ha ammesso la biatleta che gareggia per la Slovacchia – non sapevo davvero se dovessi e volessi continuare o meno. Ho sempre pensato di ritirarmi quando fossi giunta in cima alla mia carriera e la mia ultima stagione è stata bellissima. Per questo motivo ho pensato che fosse un buon momento per appendere al chiudo sci e carabina, c’erano tutte le ragioni per farlo. Alla fine, però, il mio desiderio di proseguire era ancora presente in me».
Per la scelta finale è stato decisivo anche suo marito, promosso quest’anno a capo allenatore della squadra maschile slovaccia: «Ho parlato con mio marito e insieme abbiamo valutato pro e contro della mia scelta, tenendo conto anche del fatto che sono madre di due bambini. Alla fine ho deciso di continuare, perché così potrò stare anche più vicino a mio marito e supportarlo nel suo nuovo ruolo».
La sua, però, è una scelta temporanea: «Non posso dire se gareggerò per tutta la stagione – ha proseguito nell’intervista apparsa su sports.ru – sarà molto importante l’inizio di stagione, quando vedrò se pagherà o meno il mio nuovo metodo di allenamento. Se arriveranno risultati positivi continuerò fino al termine della stagione, altrimenti sarà il momento di fermarsi anche a stagione incorso. Mi piacerebbe riuscire una volta a chiudere una gara con 20 su 20 al tiro. Sarebbe veramente bello. Oppure se dovessi chiudere la stagione mi piacerebbe vincere per la prima volta un oro mondiale, perchè ho vinto solo un oro e un bronzo. Resta comunque un obiettivo meno ambizioso, dopo aver vinto già tre ori olimpici».
