Giornata di salti molto lunga in quel di Klingenthal: quest’oggi si è disputata l’ormai solita qualificazione maschile dell’ultima tappa stagionale del Summer Grand Prix di salto con gli sci, mentre al femminile si è registrato l’esordio di una competizione internazionale sull’imponente large hill sassone. In entrambi i casi i beniamini di casa sono stati assoluti protagonisti grazie a Stephan Leyhe e Katharina Althaus.
Senza dubbio la qualificazione maschile ha dato i responsi più interessanti, seppur sia stata falsata a tratti dall’incidenza di un forte vento frontale ad intermittenza: al proprio turno Leyhe ha sfruttato al meglio i quasi 2 m/s di brezza favorevole andando ad atterrare a 145.5 metri (5.5 oltre l’Hill Size), realizzando addirittura la genuflessione e polverizzando il record del trampolino.
Nessuno è riuscito ad impensierire la leadership dell’atleta dell’Assia in quanto ha primeggiato con 6.5 punti di margine sul più immediato inseguitore, nonché l’atleta dell’estate: Evgeniy Klimov. Il fresco vincitore della seguente edizione del Summer GP è stato eccezionale a venire a capo di un vento improvvisamente calato a meno di 1 m/s, essendosi spinto a 136 metri (quasi 10 in meno rispetto a Leyhe!).
A seguire si sono piazzati atleti che hanno potuto beneficiare di un Eolo clemente: Ryoyu Kobayashi ha baciato l’HS fissato a 140 metri, precedendo un finalmente brillante Richard Freitag ed i sempre solidi polacchi Dawid Kubacki e Jakub Wolny. Dopo un’estate anonima anche Andreas Wellinger (7°) è tornato nei piani alti della classifica.
Al di là delle posizioni di vertice, ciò che ha fatto maggior scalpore quest’oggi è stata la marea di eliminazioni eccellenti: la squadra che ha da recriminare maggiormente è senza dubbio il Giappone che domani non vedrà al via Yukiya Sato (51°), Junshiro Kobayashi (53°) e Taku Takeuchi (55°); non tanto meglio è andata alla Norvegia che ha perso per strada, causa squalifica per tuta irregolare, due punte di diamante come il rientrante Daniel Andre Tande e Robert Johansson; infine diversi atleti in un buon stato di forma come Clemens Aigner (53°), Stefan Hula (56°), Vladimir Zografski (62°) e Moritz Baer (63°) domani vedranno la competizione dagli spalti. In tutto ciò a festeggiare è stato anche l’unico azzurro presente, Alex Insam, che si è qualificato per il rotto della cuffia con il 50° punteggio.
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A livello femminile, invece, non ci sono state sorprese in quanto al via erano presenti soltanto 42 atlete e, tra la mancata partenza della ceca Barbora Blazkova e la squalifica della giovane russa Lidiia Iakovleva, la qualificazione è diventata un semplice salto di allenamento per le altre atlete.
Ad imporsi come detto è stata l’argento olimpico di PyeongChang Althaus, autrice di una prestazione da 136.5 metri quando il vento doveva ancora prendere a soffiare con forza. Dopo la bavarese la stanga di partenza è stata abbassata, ma nessuna ragazza è riuscita ad avvicinarla: Ema Klinec, dopo il successo di Chaikovsky, si è confermata in gran forma avendo fatto segnare il secondo punteggio davanti alla detentrice della sfera di cristallo Maren Lundby.
Trend in calo confermato da Sara Takanashi che, ormai lontana dai fasti di inizio estate, si è attestata a quasi 20 lunghezze dalla tedesca, preceduta anche dalla rediviva Silje Opseth ed appena davanti alla giovanissima Jerneja Brecl. Dopo oltre tre anni è tornata a competere su plastica a livello internazionale la veterana austriaca Daniela Iraschko-Stolz (8^), dimostratasi da subito a suo agio sul trampolino grande di Klingenthal e candidandosi ad un prestigioso podio per la giornata di domani.
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Domani a Klingenthal si chiuderà la stagione estiva dei massimi circuiti del salto speciale: alle ore 11.00 prenderà il via la gara femminile, mentre alle 14.15 sarà il turno degli uomini.
Stephan Leyhe vince l’eterna qualificazione di Klingenthal, tantissime eliminazioni eccellenti
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