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Sci di fondo

Fondo – La giovane Laura Colombo: “Mi impegnerò al massimo per raggiungere i miei obiettivi”

È reduce dalla bellissima trasferta norvegese, alla quale ha partecipato tutta la nazionale juniores azzurra. Laura Colombo è tornata arricchita dall’International Junior Camp di fondo, organizzato dalla federazione norvegese, nel quale ha avuto modo di incontrare campionesse come Haga e Jacobsen, ma soprattutto il suo idolo Klaebo. Non solo, la lombarda ha vissuto un’esperienza bellissima insieme ai suoi compagni di squadra e tanti atleti provenienti da tutto il mondo, gustandosi a pieno ogni cosa, dagli allenamenti alle gare, passando anche per i momenti di svago.
Di questo e dei suoi obiettivi in vista della sua prima stagione nella squadra nazionale abbiamo parlato con lei in questa lunga intervista, nella quale abbiamo conosciuto questa giovane atleta lombarda, che vuole giocarsi al meglio le proprie carte in un anno per lei importantissimo.
Ciao Laura. Partiamo dall’esperienza che hai appena vissuto in Norvegia insieme a compagni e compagne di squadra, nella quale hai anche avuto l’occasione di incontrare alcuni big del fondo norvegese.
«È stata una delle più belle esperienze della mia vita, di quelle che ti segnano. Ho trovato tutto molto stimolante. Ci siamo allenati con atleti di grande valore della nostra età, una cosa che ci ha insegnato molto a livello umano e formativo. Abbiamo avuto l’opportunità di conoscerci e condividere anche bellissimi momenti fuori dall’allenamento. Poi c’è stata l’occasione di incontrare Jacobsen e Haga, che sono venute a parlarci, dandoci vari consigli su come affrontare questo sport. È stato un momento molto bello e utile perché ci hanno fatto capire quanto nella nostra disciplina sia importante la forza di volontà. Non è finita qui, perché nel giorno in cui ci siamo allenati nella palude, è venuto a vederci anche Klaebo, che è stato un po’ con noi e ha fatto tantissime foto dimostrandosi disponibilissimo con tutti. Non capita tutti i giorni di conoscere un atleta di così alto livello. È stata davvero un’esperienza emozionante e interessante, vissuta in un paesaggio bellissimo come quello norvegese. Inoltre mi ha colpito la determinazione di tutti i ragazzi presenti, la passione dei miei coetanei di tutto il mondo che hanno il mio stesso sogno. Il tempo in allenamento volava perché avevamo tanti stimoli e abbiamo imparato delle cose nuove che non avevamo mai fatto».
Per la prima volta sei entrata nella nazionale Juniores; come hai reagito quando l’hai saputo.
«Avevo capito già lo scorso anno dopo l’ultima gara di Dobbiaco che avrei avuto questa opportunità, insieme a Rebecca Bergagnin, per il mio posizionamento finale nella classifica della Coppa italia. Certo, poi quando è arrivata l’ufficialità del mio inserimento in squadra sono stata felicissima, perché da due anni facevo parte del gruppo di interesse nazionale e avevo l’obiettivo di entrare finalmente in squadra. Ci sono riuscita».
Qual è stato l’impatto con i compagni di squadra e gli allenatori?
«Praticamente i miei compagni di squadra li conoscevo già tutti e mi trovo benissimo perché abbiamo legato tanto sia tra le ragazze sia con i componenti della squadra maschile. Ovviamente conoscevo già Paolo (Rivero, ndr), che allena la squadra maschile, e Franz (Francesco Semenzato, ndr) il nostro allenatore della femminile. Mi trovo benissimo con Franz, perché oltre a darci dei preziosi consigli tecnici, ci sa fare con noi, perché fa molta attenzione a diversi aspetti. Per esempio ci chiede sempre come ci sentiamo, soprattutto prima di un allenamento molto duro, vuole sapere come stiamo fisicamente. Ci sta sempre molto vicino».
Parliamo della passata stagione: sei soddisfatta di come sia andata?
«Si, anche se non sono riuscita a qualificarmi per i Mondiali, come invece mi sarei augurata. Sono stata inserita solo come riserva a casa ma anche questa si è rivelata una cosa positiva, perché ho gareggiato in Coppa Italia accumulando punti utili per entrare quest’anno in squadra. Va benissimo così».
Qual è il tuo obiettivo per il prossimo inverno?
«Prima di tutto mi piacerebbe qualificarmi per i Mondiali. Poi vorrei ovviamente continuare a far parte del giro azzurro entrando nella squadra Under 23. Anche se non sarà facile, aspiro pure a entrare a far parte di un corpo sportivo. Una cosa è certa: mi impegnerò costantemente ogni giorno, poi vedremo cosa arriverà di buono».
Tornando indietro nel tempo: com’è nata la tua passione per il fondo?
«Mio papà è un maestro di sci, quindi fin da piccolina sciavo con lui ma senza fare gare. A nove anni, però, vidi la foto di Gianfranco Polvara, che è delle nostre zone e dissi a papà che avrei tanto voluto diventare come lui e vincere il Trofeo Topolino. Così mio padre mi invitò ad allenarmi, entrai nello Sci Club Primaluna e, dopo aver fatto fatica il primo anno, già alla mia seconda stagione vinsi il Topolino. Da quel giorno il fondo mi è piaciuto sempre di più, così sono andata avanti arrivando oggi in nazionale juniores».
Puoi descriverti come atleta?
«Mi trovo meglio nelle gare lunghe, insomma ho una predilezione per l’aspetto della resistenza. Mi piace tanto lavorare sulla tecnica e imparare cose nuove. Se devo scegliere uno stile, preferisco l’alternato. Il mio punto debole sono le sprint, ma devo migliorare sotto questo aspetto perché come dice il nostro allenatore, l’atleta del futuro deve essere completo. Inoltre credo di dover migliorare ancora molto in pattinato».  
Hai appena concluso gli studi.
«Si ho frequentato il Liceo Economico Sociale. Ho sempre messo in primo piano lo sport ma senza mai trascurare lo studio. Inoltre una volta terminata la stagione, da aprile in poi, ho sempre recuperato quanto lasciato indietro. Il segreto? Basta volerlo, ci si riesce benissimo. Adesso sto facendo alcuni test d’ingresso all’Università, perché hanno una validità di due anni. Voglio tenermi aperta anche questa porta».
Hai un punto di riferimento nello sport, un atleta che ti piace particolarmente?
«A livello internazionale il mio preferito è proprio Klaebo. Incontrarlo è stato bellissimo, ho avuto modo di farmi la foto con lui e anche l’autografo. Sul programma dell’evento non era prevista la sua partecipazione, anche se il giorno prima della corsa in palude Franz (Semenzato, ndr) mi aveva annunciato la sua presenza. Ovviamente io non gli ho creduto, così abbiamo scommesso una pizza. Dovrò pagargliela molto volentieri (ride, ndr). Quando ho visto Klaebo non ci credevo. Lo stimo tantissimo, è un grandissimo atleta e anche un bel ragazzo (ride, ndr). Per quanto riguarda il punto di riferimento da seguire, dico Federio Pellegrino e proprio Gianfranco Polvara. Quest’ultimo ha partecipato a ben cinque edizioni dei Giochi Olimpici e viene dalle nostre parti, dove non ci sono tanti atleti di fondo. Per noi fondisti di questa zona è un punto di riferimento».
Un’ultima domanda: qual è il tuo sogno nel cassetto?
«Quando si parla di sogni devono essere in grande. Il mio è quello di partecipare un giorno alle Olimpiadi. So che sarà durissima riuscirci ma sono pronta a impegnarmi al massimo per riuscirci superando i momenti brutti, che ovviamente si presenteranno lungo la strada alternandosi a quelli belli»

Laura Colombo incontra Klaebo

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