Maledizione delle 53 vittorie spezzata! Quest’oggi ad Oberstdorf Sara Takanashi è diventata il primo essere umano che è riuscito ad imporsi in più di 53 gare di Coppa del Mondo di salto speciale, lasciando a quella fatidica quota Gregor Schlierenzauer, ormai fermo nel conteggio da più di quattro anni.
Il forte vento, che ha cambiato repentinamente direzione ed intensità più volte, ha influenzato la competizione odierna, la penultima della presente stagione agonistica. Takanashi in tal senso è stata baciata dalla fortuna: la nipponica infatti ha sempre potuto beneficiare di un metro di vento frontale, mentre alcune avversarie – soprattutto la temibile Maren Lundby – non hanno avuto tutta questa buona sorte.
La fenomenale ventunenne di Kamikawa ha costruito il successo odierno nel primo segmento della competizione: in quest’occasione è riuscita a spingersi a 100.5 metri, appoggiando un solido telemark che le è valso il miglior punteggio stilistico di giornata. Nel momento decisivo Takanashi è tornata nella modalità di serial winner che le aveva permesso di vincere più di tutte nella storia ed anche questa volta non ha mancato l’appuntamento con il bersaglio grosso, atterrando a 96.5 metri con la genuflessione.
In questo modo la quattro volte vincitrice della sfera di cristallo ha ottenuto la 54^ vittoria in Coppa del Mondo, diventando appunto la più vincente di sempre senza distinzione di sesso nel massimo circuito. Inoltre la giapponese classe ’96 ha così interrotto il digiuno di successi più lungo della sua ancor breve carriera, cominciato il 16 febbraio del 2017 all’Alpensia Ski Jumping Center, in occasione della tappa preolimpica, e durato più di 13 mesi.
Si è parlato di fortuna: proprio questa ha giocato un ruolo fondamentale quest’oggi, assieme a qualche decisione discutibile della direzione gara, poiché risultati alla mano un paio di atlete in condizioni normali avrebbero potuto precedere Takanashi, ma evidentemente gli Dei dello sport hanno deciso in suo favore, andando a mettere una pezza alla stagione peggiore di sempre della fuoriclasse nipponica.
Infatti distanziata di sole tre lunghezze si è classificata alla piazza d’onore Daniela Iraschko-Stolz: la veterana austriaca ha chiuso la prima serie al quarto posto, nonostante la miglior misura di giornata da 101 metri. Il fortissimo vento frontale trovato nel finale della propria prestazione, ha tenuto la trentaquattrenne stiriana ad una quota troppo elevata che l’ha obbligata a rialzarsi, mulinando con le braccia, ed ottenendo automaticamente valutazioni dei giudici bassissime che sono risultate decisive a fine competizione.
Nella seconda serie, invece, Iraschko-Stolz ha raggiunto nuovamente i 101 metri del primo salto, questa volta però lo stile è stato decisamente migliore e le ha permesso di far segnare il miglior punteggio parziale, rimontando due preziose posizioni.
Chi ha davvero da recriminare col vento è Lundby: l’ormai vincitrice della sfera di cristallo della stagione presente è stata a dir poco abbattuta dal vento in entrambi i segmenti di gara. Se Takanashi ed Iraschko-Stolz ne hanno avuto fin troppo frontale, la norvegese ne ha trovato appena una bava a favore nella prima manche, mentre nel momento decisivo addirittura alle spalle (l’unica in tutta la gara!). Nonostante tutte queste situazioni ben poco favorevoli l’atleta norge è riuscita a salire sul terzo gradino del podio ed a prolungare la striscia di top three che perdura addirittura dall’ultima gara della scorsa stagione disputata sull’Holmenkollbakken.
Prova non brillantissima per le padrone di casa: la migliore è stata Carina Vogt che ha chiuso al quarto posto, ma distante da Lundby oltre 10 lunghezze, mentre l’altra punta di diamante teutonica Katharina Althaus ha confermato di non attraversare il miglior momento di forma, essendosi attestata all’ottava posizione. Per trovare un’altra tedesca in classifica bisogna scendere fino alla 15^ posizione di Ramona Straub, un fatto negativo a cui le ragazze allenate da Andreas Bauer non ci avevano abituate e che soprattutto ha rimesso in discussione una Coppa per Nazioni già apparentemente in ghiaccio.
In tal senso il Giappone oggi ha guadagnato una cinquantina di lunghezze alla Germania, portandosi a 71 punti di distanza, un margine che potenzialmente potrebbe essere colmato anche con una sola gara ancora da disputare. Oltre alla vittoria di Takanashi, le nipponiche hanno ottenuto un risultato di vertice anche grazie a Yuki Ito (5^) che avrebbe potuto essere anche migliore, poiché la saltatrice di Shimokawa ha occupato la terza posizione provvisoria al termine del primo round.
Stesso leitmotiv di gara anche per Ema Klinec (6^): la talentuosa slovena infatti era seconda dopo il primo salto, nel secondo però ha eseguito una prestazione di minor valore che le ha fatto perdere il primo podio stagionale. Stesso discorso anche per Irina Avvakumova (9^), anche se per lei il differenziale di posizione finale ha recitato una sola piazza persa nonostante il 15° punteggio parziale.
Hanno completato la top ten o si sono classificate subito a ridosso delle ragazze che verosimilmente reciteranno un ruolo di primo piano a partire dal prossimo quadriennio olimpico: ha eguagliato il proprio miglior risultato della carriera, realizzato appena due settimane fa ad Oslo, Anna Odine Stroem (7^), mentre hanno ottenuto il miglior risultato di sempre la slovena Jerneja Brecl (10^) – tutto sommato non una grande sorpresa visto quanto di buono aveva già fatto questa stagione – e l’austriaca Lisa Eder (11^) – questa volta una grandissima novità visto che il miglior risultato della carriera sino ad oggi era un 36° posto.
Giornata così così per le sorelle Malsiner, le uniche azzurre che avevano superato la qualificazione: la migliore è stata Manuela che ha ottenuto la 19^ moneta, mentre Lara (28^) è parsa in evidente calo di condizione dopo i fasti dicembrini.
Primo, soffocato, hurrà stagionale per Sarah Hendrickson: con il 26° posto di oggi la statunitense, ancora ad oggi una delle più vincenti di sempre, ha marcato i primi ed unici punti in Coppa del Mondo di un’annata pessima.
Nella giornata di domani si chiuderà anche il massimo circuito del salto con gli sci in gonnella ad Oberstdorf: a partire dalle ore 12.45 si disputerà la qualificazione alla gara che prenderà il via alle 14.15.
OBERSTDORF I – HS 106
1. TAKANASHI Sara (JPN) 227.1
2. IRASCHKO-STOLZ Daniela (AUT) 224.1
3. LUNDBY Maren (NOR) 221.7
4. VOGT Carina (GER) 210.6
5. ITO Yuki (JPN) 205.2
6. KLINEC Ema (SLO) 204.7
7. STROEM Anna Odine (NOR) 203.4
8. ALTHAUS Katharina (GER) 201.1
9. AVVAKUMOVA Irina (RUS) 189.5
10. BRECL Jerneja (SLO) 187.7
Clicca qui per i risultati completi.
54^ vittoria in Coppa del Mondo per Sara Takanashi ad Oberstdorf, è la più vincente di sempre
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