Dopo più di vent’anni di inseguimenti, competizioni, trasferte, duri allenamenti, vittorie, dominio e ritorni, per Hannu Manninen è arrivato il momento di dire definitivamente basta. La tappa di casa disputatasi due weekend fa a Lahti è stata l’ultima della sua gloriosa carriera nella combinata nordica. Niente finali di Schonach per il "cigno di Rovaniemi".
Hannu, dopo il ritorno alle gare per disputare gli ultimi Mondiali e Olimpiadi, crede sia giusto dare definitivamente spazio ai giovani che così bene stanno progredendo nella squadra finlandese. In questi due ultimi anni il più vincente di sempre ha sacrificato parecchio tempo alla famiglia e alla sua attività di pilota di aerei per cercare di aiutare la squadra finlandese a riportare nella terra dei mille laghi una medaglia nella competizione a squadre.
Da sempre è stato, e per sempre lo sarà per tutti, un raro esempio di signorilità, estrema sportività e grande professionalità nell’esercizio della sua amata disciplina sia in gara che nella vita al di fuori dello sport. Mai una polemica, mai una discussione, una parola fuori luogo o l’andare fuori dalle righe, cosa rara in un ambiente iper competitivo come quello dello sport.
Un vero gentleman per tutte le persone con le quali si e’ rapportato in questi vent’anni sotto i riflettori. Siano essi gli avversari, i compagni di allenamento, gli allenatori, i dirigenti, i giornalisti o il pubblico che l’ha sempre amato per la sua semplicità unita alla sua enorme disponibilità con tutti. Non a caso anche il suo passo d’addio è avvenuto senza troppo clamore o sensazionalismi esagerati. In pieno stile Manninen
Un modello che molti sportivi del presente dovrebbero prendere come esempio nell’intraprendere una carriera sportiva significativa.
Nato nell’aprile 1978 a Rovaniemi e più precisamente nel quartiere dei campioni di Nivavaara, Hannu Kalevi Manninen viene avvicinato agli sport nordici dal padre Jorma, suo primo allenatore e dirigente nel suo storico club di appartenenza, l’Ounasvaaran Hiihtoseura.
Situato nella zona est di Rovaniemi e sulla strada verso il famoso villaggio di Santa Claus, Nivavaara è caratterizzato dal fatto di godere della vista del famoso trampolino Hs 100 praticamente da ogni angolo delle sue lussureggianti stradine cosi come l’avere l‘aeroporto di Rovaniemi praticamente dietro casa.
Dopo un inizio in età giovanile nello sci di fondo "Juhis" (questo il suo nomignolo per gli amici) viene spinto alla combinata nordica seguendo il fratello maggiore Kari che entra nel team nazionale qualche anno prima di lui. Va ricordato che anche la sorella minore Pirjo e’ stata una fondista di successo nel primo decennio del secolo, laureandosi campionessa del mondo nella sprint nel 2001 e vincendo poi altre due medaglie d’oro in staffetta tra il 2007 e il 2009.
Per descrivere il resto della sua lunga e rimarchevole carriera aqonistica iniziata internazionalmente con le sue prime Olimpiadi di Lillehammer 1994 all’età di 15 anni ci facciamo aiutare dai numeri che però solo in parte rappresentano la dimensione del personaggio Manninen che ha lasciato per sempre un impronta indelebile , di indimenticabile grandezza in una disciplina per superman che unisce due discipline cosi differenti fra loro: il salto e lo sci di fondo.
PALMARES
4 Coppe del Mondo (2004, 2005, 2006, 2007)
48 vittorie in Coppa del Mondo
(Tutt’ora record assoluto)
90 podi in Coppa del Mondo
(Tutt’ora record assoluto)
1 oro mondiale individuale (Sapporo 2007)
1 oro olimpico a squadre (Salt Lake City 2002)
2 ori mondiali a squadre (Ramsau 1999, Sapporo 2007)
1 argento e 1 bronzo olimpico a squadre
1 argento 2 bronzi mondiali a squadre
Mentre per descivere la sua forte personalità vincente ed il carattere aperto e autentico ci assistono l’adorata moglie Heli, e lo storico coach del team Suomi Jyri Pelkonen.
La sua compagna da una vita, stimata insegnante nella scuola primaria e madre dei suoi tre amati figlioletti ci parla del Manninen in abiti civili al di fuori di quello conosciuto da tutti sui tracciati di tutto il mondo: ”Hannu ha incredibili abilità nel focalizzare al meglio le sue attività e sul come organizzare il suo tempo. L’ultimo anno nella nostra famiglia è stato allo stesso tempo ricco e impegnativo. Hannu si allenava, gareggiava, lavorava come pilota per la Finnair e cresceva i nostri 3 figli con grande energia. Credo che loro tre si ricorderanno questi anni e il motto che Hannu ha dato loro: ‘Mai arrendersi, raggiungi i tuoi sogni, niente è impossibile’. Hannu è sempre stato un grande padre per i nostri figli, un marito premuroso e anche un ottimo cuoco. La nostra cucina è il suo territorio, là’ prepara le migliori lasagne al mondo. Tutti i nostri momenti vissuti assieme, con gioie e dolori annessi, sono per me importanti. La trasferta vissuta assieme al team a Sapporo e’ comunque stata un momento memorabile per tutti noi. Sono orgoglioso di lui e della nostra famiglia“
Il coach finlandese dei suoi trionfi a cavallo del secolo, Jyri Pelkonen si concentra sul Manninen atleta e gran lavoratore. “Nello sport Hannu è sempre stato orientato al lavoro, concentrato negli allenamenti ed ha sempre avuto il killer instinct in gara. In allenamento e durante la preparazione degli eventi ciò che doveva essere fatto lui lo faceva al millimetro, precisamente e col massimo puntiglio. Senza mai fare domande sulle modalità o per quanto tempo ci voleva per raggiungere il massimo. Hannu è sempre stato un esempio per tutti gli altri membri del team. Questa sua innata attitudine si è ulteriormente affinata durante la carriera. Già dopo le sue prime Olimpiadi di Lillehammer disputate a soli 15 anni fu facile affermare come questo ragazzo affamato di Rovaniemi fosse un talento con la T maiuscola con l’obiettivo primario di raggiungere il top assoluto nella combinata nordica. Il suo background sportivo gli ha permesso di imparare rapidamente le tecniche di salto e fondo. Mi ricordo che nei suoi primi anni con noi nel team nazionale ero sempre preoccupato dell’enorme mole di lavoro che faceva durante la pausa natalizia con papà Jorma. Mi chiedevo ‘Sarà ancora al suo livello alla ripresa della Coppa del Mondo in gennaio o sarà troppo stanco?’. Più tardi abbiamo tutti capito come lui sapesse perfettamente ciò che faceva. I suoi risultati ce l’hanno insegnato. Lavorare, allenare e viaggiare con Hannu per cosi tanti anni è stato davvero un grande privilegio per me“.
Da oggi, niente più voli sui trampolini di tutto il mondo o rincorse furiose avvenute in gran parte delle sue mitiche gundersen ma nel futuro del grande Hannu vi saranno lo stesso voli intercontinentali con gli aeroplani da lui magistralmente pilotati per la compagnia di bandiera finlandese. Oltre a tanto, molto più tempo da condividere con l’amata moglie Heli ed i tre splendidi e vispi figl . Sicuramente però, da vero amante dello sport siamo certi che comunque si ritaglierà presto una nuova sfida sportiva da portare a termine con successo.
Hyvä matka kapteeni Manninen !