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La Norvegia del salto vince a mani basse il Team Event di Oslo

Gara senza storia in quel di Holmenkollen: la Norvegia torna a vincere un team event dopo quello storico dei Giochi Olimpici di PyeongChang 2018. Per i sudditi del Re Harald è il centesimo successo stagionale in una competizione delle discipline olimpiche invernali, i primi ad aver raggiunto questo traguardo sin ora in stagione.
La partita per il successo è stata aperta appena per un ottavo di gara: il merito è stato della rivelazione giapponese Yukiya Sato e del redivivo Gregor Schlierenzauer. Questi infatti sono riusciti a trovare delle prestazioni in linea con Daniel Andre Tande nel primo segmento della competizione, con il nipponico che si è preso addirittura il lusso di imporsi nella rotazione in questione.
Già dal secondo salto i norvegesi hanno intrapreso la rotta che li ha condotti alla trentesima vittoria in gare a squadre di primo livello nella storia, traguardo fin ora raggiunto solo dall’Austria: Andreas Stjernen con una prestazione da 133 metri (a cui ha fatto seguito una da 136 metri, 2 oltre l’HS) ha cominciato a scavare quel solco su tutte le squadre avversarie che alla fine è arrivato ad essere di 58.9 lunghezze sui più immediati inseguitori.
Tutto il quartetto scelto da Alexander Stoeckl ha avuto una giornata di grazia – per intenderci hanno realizzato 8 salti su 8 oltre i 130 metri su un trampolino che ha l’Hill Size fissata a 134– ma ancora una volta Robert Johansson si è espresso un gradino sopra i compagni di squadra: il ventisettenne ha addirittura battuto Stoch nella prima serie, seppur di soli 2 decimi di punto, ed in assoluto ha fatto registrare il secondo punteggio assoluto proprio alle spalle del polacco, nuovamente per un’incollatura.
Ha completato il quartetto norge Johann Andre Forfang, schierato nella terza rotazione, che ha ottenuto come misura migliore di  giornata 134 metri nel momento decisivo. Il successo odierno ha avuto discreta importanza anche in ottica Nations Cup, in cui la scorsa settimana la Norvegia si era vista avvicinare pesantemente dalla Germania, ora ricacciata ad oltre 200 lunghezze di distacco vista la giornata odierna opaca: l’impressione è che, con un Raw Air che deve ancora entrare nel vivo e le tante gare di volo fissate per il finale di stagione, i norvegesi siano difficili da battere.
Se alla vigilia i padroni di casa partivano come quelli da battere, i controfavoriti erano sicuramente i polacchi: trascinata da un onnipotente Kamil Stoch ed in seconda battuta da un sempre solido Dawid Kubacki, la Polonia ha agguantato la piazza d’onore nonostante il fatto che i primi due frazionisti (Maciej Kot – preferito un po’ a sorpresa a Piotr Zyla – e Stefan Hula) siano in evidente calo di condizione.
Quando si arriva a gareggiare sull’Holmenkollbakken l’Austria si trasforma, anche nelle annate buie come questa: l’anno scorso gli atleti Rot-Weiß-Rot vinsero a sorpresa la prova a squadre disputata proprio su questo trampolino, mentre quest’anno sono riusciti ad agguantare un podio che fino a 7 giorni fa sembrava un miraggio. La migliore notizia austriaca arriva da Schlierenzauer, mostrante la miglior versione vista sin ora in stagione, ma l’atleta di punta è rimasto Stefan Kraft e non potrebbe essere altrimenti. Infine un Clemens Aigner ed un Michael Hayboeck a corrente alternata hanno permesso al quartetto selezionato da Heinz Kuttin di ottenere il secondo podio stagionale con soli 4 decimi di punto di vantaggio sui cugini tedeschi.
Proprio la Germania è stata la  grande delusa quest’oggi: rispetto al successo di Lahti sono mancati Karl Geiger e Markus Eisenbichler, grandi amanti della località finlandese, che sono tornati nei ranghi  dopo quell’exploit improvviso, mentre Andreas Wellinger – portante in dote il terzo punteggio assoluto di giornata – e un Richard Freitag a metà potenziale non sono bastati a rimanere nella top three.
Hanno provato a giocarsi il podio anche il Giappone 5° (Sato, Taku Takeuchi, Junshiro Kobayashi e Ryoyu Kobayashi) e la Slovenia 6^ (Tilen Bartol, Peter Prevc, Nejc Dezman e Jernej Damjan): queste due squadre sono state distanti quasi 35 punti dalle migliori tre, ma le prime rotazioni messe in mostra avevano lasciato ben sperare. Per i nipponici sono arrivati importanti squilli da Sato ed dal più giovane dei Kobayashi rispettivamente nella prima e nella seconda serie, mentre per le speranze slovene è stato troppo debole l’anello più fragile della catena, ovvero Dezman, buone cose però si sono viste da Prevc.
Così così l’Italia: con soli 10 team iscritti alla competizione odierna, tra i quali sono mancati la Finlandia e la Repubblica Ceca, le ambizioni per provare ad entrare nella seconda serie erano abbastanza elevate. Tutto sommato nella prima rotazione Roberto Dellasega ha trovato una prestazione molto positiva visto il potenziale a disposizione, ma un Davide Bresadola ed un Alex Insam decisamente sopra il “par”, per utilizzare il gergo tennistico, hanno affossato il sogno azzurro. Dunque non è bastato un buon Sebastian Colloredo ad evitare  il 9° posto finale alle spalle della Svizzera (7^) e della Russia (8^).
La classifica del Raw Air parla al momento due lingue, il polacco ed il norvegese: Stoch è il leader e non potrebbe essere altrimenti, poiché si è imposto nella qualificazione e nella somma dei due salti odierni, ma è braccato da ben tre norge, capitanati da Johansson (con 7.5 punti di ritardo dal polacco). Più distanti sono Forfang (20.8) e Stjernen (24.1), inseguiti da Kubacki (26.0) e Wellinger (26.6).
Domani volgerà al termine il week-end di Oslo Holmenkollen dedicato allo sci nordico: dopo la gara di salto femminile e la 30 Km mass start di sci di fondo a skating, sarà il turno dei saltatori che si sfideranno nella competizione individuale a partire dalle ore 14.20.
OSLO – TEAM EVENT HS 134
1. NORVEGIA (Tande D. A., Stjernen A., Forfang J. A., Johansson R.) 1098.7
2. POLONIA (Kot M., Hula S., Kubacki D., Stoch K.) 1039.8
3. AUSTRIA (Schlierenzauer G., Aigner C., Hayboeck M., Kraft S.) 1010.2
4. GERMANIA (Geiger K., Eisenbichler M., Freitag R., Wellinger A.) 1009.8
5. GIAPPONE (Sato Y., Takeuchi T., Kobayashi J., Kobayashi R.) 976.6
6. SLOVENIA (Bartol T., Prevc P., Dezman N., Damjan J.) 974.5 Clicca qui per i risultati completi.

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