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Salto

A Lahti non c’è storia: dominio totale di Kamil Stoch che va in fuga nella generale

Nel pomeriggio finlandese a Lahti si è concluso il Salpausselän Kisat, la storica manifestazione dello sci nordico in terra finnica, con la competizione individuale del salto con gli sci. Come prevedibile si è assistito ad un assolo di Kamil Stoch, atleta in uno stato psico-fisico a dir poco idilliaco.
Il quasi trentunenne polacco ha dominato entrambi i segmenti di gara grazie a due salti impeccabili: nel primo è atterrato a 132 metri (2 oltre l’HS) appoggiando un telemark disinvolto, mentre nel momento decisivo si è spinto addirittura due metri oltre nuovamente senza alcun patema dal punto di vista stilistico. Il vero problema per gli avversari è che Stoch al momento è superiore in tutte le componenti di un salto, dalla quota che trova dopo l’uscita dal dente alla fluidità che esprime in tutto il suo gesto atletico ed arrivando alle valutazioni dei giudici elevatissime. Che altro dire? Imbattibile.
Il primo inseguitore al termine della gara è risultato essere Markus Eisenbichler, distante 28.2 lunghezze dal polacco vincitore: il tedesco, tornato ove l’anno passato conquistò una preziosa medaglia individuale iridata, si è scatenato un po’ come è nel suo stile. Dopo una prima prestazione che gli è valsa il settimo posto parziale, a 4 sole lunghezze dalla piazza d’onore, il bavarese nella seconda manche è atterrato a 129.5 metri con un telemark per una volta non spigolato, cominciando una rimonta che l’ha portato a salire per la prima volta in stagione sul podio.
Anche Stefan Kraft, sentito il profumo dell’aria fresca di Lahti, si è trasformato andando a prendere le sembianze di quell’atleta che l’anno scorso uscì da questa località finlandese come il dominatore assoluto dei Mondiali: alla fine il detentore della sfera di cristallo ha avuto delle performance in linea con il tedesco che l’ha preceduto, dovendosi inchinare per un solo decimo di punto.
Eccezion fatta per Stoch, atleta di un altro pianeta in questo momento, il resto della gara è stata estremamente equilibrata: Dawid Kubacki si è dovuto accontentare di un piazzamento ai piedi della top three a meno di 3 punti da essa e stesso discorso vale per il norvegese meglio classificato Andreas Stjernen, terzo a metà competizione ed infine scivolato in quinta posizione.
Giornata che ha sorriso al Giappone, più precisamente alla famiglia Kobayashi: Ryoyu è stato autore di un primo salto enciclopedico da 129.5 metri che l’ha collocato alle spalle di Stoch, nel momento decisivo però ha perso qualche posizione andandosi a piazzare appena davanti al fratello Junshiro alla 6^ moneta. Per entrambi è un risultato molto importante perché da un lato consacra una volta di più il più giovane e dall’altro vede tornare nelle zone nobili della classifica il più navigato dei due dopo qualche settimana di appannamento.
Giornata che non sorride di certo ai rivali di Stoch nella lotta alla sfera di cristallo: dopo aver chiuso alla 4^ posizione la prima serie, Andreas Wellinger è scivolato all’ottava finale, portando a casa soltanto 32 punti per la classifica generale della Coppa del Mondo a fronte dei 100 del polacco; è andata anche peggio a Richard Freitag e Daniel Andre Tande, rispettivamente 15° e 18°, che hanno confermato le sensazioni negative mostrate nella prova a squadre di ieri, avendo trovato dei salti altalenanti di rendimento tra le serie di gara.
Hanno completato la top 10 Karl Geiger e Johann Andre Forfang: il teutonico è stato autore di un eccellente salto finale che però non gli ha permesso di recuperare tante posizioni, mentre il norvegese ha gareggiato senza infamia e senza lode dopo i fasti olimpici, medesimo discorso che vale per il compagno di squadra Robert Johansson (12°).
L’unico azzurro che aveva superato il taglio della qualificazione ha trovato una competizione da dimenticare: in un contesto non proprio cucito sulle sue caratteristiche tecniche, Alex Insam ha trovato un salto che non gli avrebbe permesso di entrare nella seconda serie, una squalifica per tuta irregolare però l’ha classificato come ultimo.
Ricapitolando, nella classifica generale della Coppa del Mondo Stoch ha allungato portandosi a 963 punti, seguito da Freitag (836), Wellinger (768) e Tande (723). Tutti gli altri contendenti paiono già ora fuori gioco, sempre che i tedeschi e l’atleta norge possano ancora ambire alla sfera di cristallo.
Ora è già tempo di Raw Air: da venerdì 9 marzo prenderà il via il tour de force lungo 10 giorni che porterà all’assegnazione per la seconda volta di questo trofeo, detenuto da Kraft. Si comincerà da Oslo Holmenkollen, dove sono in programma una competizione a squadre ed una individuale. Il prologo sarà la qualificazione di venerdì programmata alle ore 19.30.
LAHTI – HS 130
1. STOCH Kamil (POL) 314.2
2. EISENBICHLER Markus (GER) 286.0
3. KRAFT Stefan (AUT) 285.9
4. KUBACKI Dawid (POL) 283.0
5. STJERNEN Andreas (NOR) 282.6
6. KOBAYASHI Ryoyu (JPN) 279.8
7. KOBAYASHI Junshiro (JPN) 279.1
8. WELLINGER Andreas (GER) 278.1
9. GEIGER Karl (GER) 277.4
10. FORFANG Johann Andre (NOR) 270.0 Clicca qui per i risultati completi.

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