Siamo giunti alla resa dei conti della stagione del salto speciale: da Lahti comincia un lungo tour de force che porterà all’assegnazione della sfera di cristallo, l’ultimo ambito trofeo di un’annata molto intensa. Kamil Stoch ha subito messo le cose in chiaro: dopo aver trovato un clamoroso back-to-back nella Tournee dei Quattro Trampolini, con annesso Grande Slam, dopo aver confermato il titolo olimpico sul trampolino grande ed aver sugellato la prima medaglia a squadre per la Polonia in un evento a cinque cerchi, il polacco vuole conquistare la propria seconda classifica generale della Coppa del Mondo ed essere il primo ultratrentenne ad accaparrarsi il globo cristallino.
Le premesse non possono che porlo in una situazione di assoluta superiorità, non solo tecnica: nella qualificazione della tappa finlandese Stoch, dopo essersi già imposto in entrambi i salti di allenamento, ha dato un saggio di uno strapotere schiacciante poiché, con apparente facilità, è atterrato a 134.5 metri (4.5 oltre l’HS) quando i rivali hanno fatto fatica ad arrivare a 130. Chiaramente il telemark non è stato appoggiato, ma d’altronde quando un atleta è così dominante lo stile può diventare anche superfluo.
Il più immediato inseguitore è stato un altro polacco: Dawid Kubacki. Il ventisettenne di Zakopane, assieme a Markus Eisenbichler (3°), è stato costantemente l’alternativa a Stoch e l’impressione è che possa esserlo anche nella giornata di domenica, la più importante del fine settimana nordico visto che domani è in programma uno interlocutorio team event (ore 16.30 italiane).
I rivali di Stoch per il bersaglio grosso, che è la sfera di cristallo, quest’oggi non hanno spinto fino in fondo nei salti effettuati, anche se difficilmente potranno provare ad insidiare il polacco a meno di particolari condizioni meteo, che a dirla tutta sono sempre dietro l’angolo quando si tratta di gareggiare a fine inverno in Finlandia: Andreas Wellinger si è classificato 7° in qualificazione, Richard Freitag 15° e Daniel Andre Tande, invece, ha trovato una brutta prestazione che l’ha condotto alla 32^ posizione.
In vista del team event di domani, la Germania ha completato una prova di squadra importante, poiché Stephan Leyhe ha chiuso 4° e Karl Geiger 5°, dunque domani i giochi per la vittoria saranno più aperti che mai, con la Polonia e la Norvegia che non partiranno battute.
In virtù proprio della gara a squadre l’Italia ha schierato 4 uomini, sostituendo rispetto alle Olimpiadi Federico Cecon con Roberto Dellasega: l’unico azzurro ad aver superato il taglio della qualificazione è stato Alex Insam (33°), mentre Sebastian Colloredo (51°) e Davide Bresadola (54°) sono stati esclusi di poco ed infine il fiemmese sopracitato ha chiuso 67°.
Diversi nomi di peso hanno mancato l’appuntamento con la top 50, addirittura anche due atleti che hanno già vinto in questa stagione agonistica in Coppa del Mondo: questi sono Anze Semenic (52°) e Anders Fannemel (53°), ma palmares alla mano l’escluso eccellente è stato Noriaki Kasai (56°).
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Superiorità schiacciante di Kamil Stoch: è il migliore la qualificazione di Lahti
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