Contrariamente al programma canonico, quest’anno ai Mondiali Juniores di biathlon ad Otepää le prime competizioni disputate sono state le staffette poiché si è preferito risparmiare le gare individuali dal grande freddo che sta affliggendo in queste ore il centro dello sci nordico estone.
Nella prova mattutina dedicata alle ragazze – composta da tre frazioni, ognuna da 6 Km di sci di fondo con una sessione di tiro a terra ed una in piedi – ad uscirne vittoriosa è stata la Francia che ha preceduto la Norvegia e la Russia dopo un duello durato per l’intera competizione.
Nel primissimo giro di gara si è messa subito il luce Polina Shevnina, capace di infliggere 10’’ in 2 km a tutte le avversarie. Al poligono, però, la russa ha mostrato i propri limiti essendo stata obbligata ad utilizzare 3 ricariche in tempi letargici, mentre Valeriya Dmytrenko con uno zero molto veloce è passata in testa appena davanti ad Irene Lardschneider, a sua volta pulita in piazzola.
Solo al termine del secondo giro l’azzurra è riuscita a chiudere il piccolo gap che la separava dall’ucraina grazie anche al ritorno della polacca Natalia Tomaszewska, però al poligono in piedi la gardenese ha avuto una sessione decisamente negativa che l’ha portata a percorrere un giro di penalità dopo essere stata un enormità di tempo ad utilizzare le ricariche, dunque è uscita con 2’20’’ di ritardo dalla testa, rappresentata ancora una volta dall’ucraina che ha completato un ottimo 10 su 10 al tiro.
Al primo cambio Dmytrenko è passata per prima, ma nella scia ha avuto transalpina Camille Bened – costretta ad utilizzare un colpo supplementare a terra – mentre la tedesca Marina Sauter (0+1) ha accusato un ritardo di 10’’ e la russa Shevnina (0+6) di 35’’. Apparentemente la Norvegia era parsa già fuorigioco poiché Une Christiane Troner Kvelvane è stata costretta a percorrere un paio di volte l’infausto anello ed ha passato il testimone con 1’33’’ dopo l’ucraina.
Nella seconda frazione si è assistito ad un allungo di Myrtille Begue nel primo giro ed ad un contemporaneo crollo di prestazione dell’Ucraina, rappresentata da Mariana Brykailo. Alla sessione di tiro a terra la francese ha dovuto utilizzare due ricariche come anche Emma Timerbulatova, la russa però è stata più celere ed ha così chiuso il divario dalla Francia, mentre Sophia Schneider ha mantenuto il distacco dalla testa ad una decina di secondi abbondanti. Nel frattempo è scesa in cattedra Emilie Aagheim Kalkenberg che con una singola ricarica ha guadagnato 35’’ al duo di testa.
Uno dei momenti chiave della competizione mattutina è stato il poligono in piedi della frazione centrale: in quest’occasione la Russia ha guadagnato tanto terreno su tutte le altre squadre grazie ad un sola figura mancata, mentre la Francia e la Germania hanno dovuto percorrere dispettivamente uno e due giri di penalità, dunque la Norvegia ha potuto portarsi in seconda piazza provvisoria ad 1’ dalla testa nonostante Kalkenberg abbia usato 3 ricariche.
Nell’ultima tornata la norvegese ha tirato giù ben 40’’ alla Timerbulatova, mentre leggermente meno hanno fatto Begue (25’’) e Schneider (10’’). Dopo l’ultimo passaggio di testimone Valeriia Vasnetcova è tornata ad allungare sulle squadre avversarie, presentandosi alla sessione prona con buon margine e soprattutto cavandosela egregiamente utilizzando solo un proiettile supplementare. Intanto Kjersti Kvistad Dengerud e Lou Jeanmonnot Laurent hanno trovato lo zero ed hanno portato il loro svantaggio all’interno dei 40’’ dalla Russia, mentre la teutonica Hanna Kebinger si è chiamata fuori dalla contesa per le medaglie a causa di una ricarica di troppo.
La russa si è potuta così presentare all’’ultima sessione in piedi con un discreto margine – quasi un minuto – sulla francese e la norvegese, in virtù di un passo sugli sci più incisivo: Vasnetcova, però, l’ha buttata via malamente trovando una serie disastrosa che l’ha portata a percorrere due volte l’infausto anello e si è vista così scavalcare dal duo franco-norvegese. Grazie alla maggior velocità al tiro Dengerud è passata in testa alla gara con 8’’ di vantaggio su Jeanmonnot Laurent e 23’’ su Vasnetcova, inaugurando così un ultimo giro potenzialmente al cardiopalma.
Tuttavia la russa non è mai riuscita a riportarsi sotto al duo battistrada, alzando bandiera bianca nella lotta per la medaglia d’oro. Invece Jeanmonnot Laurent, dopo aver raggiunto la norvegese, ha effettuato l’attacco decisivo nella parte centrale del giro lasciando sul posto Dengerud ed involandosi verso il traguardo portando il dote il successo di giornata alle compagne di squadra Bened e Begue.
Dopo un lancio problematico di Lardschneider, l’Italia si è ripresa con le frazioni di Michela Carrara ed Eleonora Fauner, anche se un altro giro di penalità è stato accumulato dalla seconda frazionista: alla fine le azzurre hanno coronato una discreta rimonta fino alla 6^ piazza finale ad oltre 3 minuti di distanza dalla Francia, precedute dalla Germania (4^) e dalla Polonia (5^).
OTEPÄÄ – STAFFETTA JUNIOR FEMMINILE
1. FRANCIA (Bened C., Begue M., Jeanmonnot Laurent L.) [1+8] 1°02’52’’1
2. NORVEGIA (Kvelvane U. C. T., Kalkenberg E. A., Dengerud K. K.) [2+11] a 17’’5
3. RUSSIA (Shevnina P., Timerbulatova E., Vasnetcova V.) [2+13] a 40’’1
4. GERMANIA (Sauter M., Schneider S., Kebinger H.) [2+10] a 2’03’’9
5. POLONIA (Tomaszewska N., Cichon K., Zuk K.) [2+11] a 2’41’’3
6. ITALIA (Lardschneider I., Carrara M., Fauner E.) [2+10] a 3’01’’7
Clicca qui per i risultati completi.
Se la staffetta femminile è stata tutto sommato abbastanza combattuta per l’assegnazione delle medaglie, altrettanto non si può dire di quella maschile: infatti la squadra vincitrice – la Russia – ha preso il comando delle operazioni fin dall’uscita dal primo poligono e da lì è cominciato un dominio, basato sulla precisione al tiro, che l’ha portata a vincere per dispersione sulla Norvegia e la Francia.
Dopo un primo giro in cui nessun atleta ha fatto la differenza sugli sci stretti, Said Karimulla Khalili è stato il primo a passare davanti alla fotocellula dell’inizio della seconda tornata, in virtù di uno zero trovato in tempi piuttosto rapidi. In compagnia del russo è riuscito a stare solo Kristiyan Stoyanov, mentre tutti gli altri atleti hanno già accusato qualche manciata di secondi di troppo a causa delle ricariche utilizzate oppure della lentezza al poligono, è quest’ultimo in caso dell’azzurro Mattia Nicase, pulito in piazzola ma attardato di 25’’.
Vittime del primo poligono sono stati Sivert Guttorm Bakken, Hugo Rivail e Julian Hollandt, con rispettivamente tre, due e tre errori commessi, ma se il norvegese è quantomeno riuscito poi a recuperare nel fondo, il transalpino ed il tedesco invece hanno continuato a perdere chi più e chi meno del prezioso tempo.
Khalili ha preso definitivamente il largo al termine della sessione in piedi: dopo il secondo zero che gli ha permesso di realizzare uno dei pochi 10 su 10 di giornata, il russo ha vantato una ventina di secondi di vantaggio su tutti, distacco che si è andato assottigliando nella tornata conclusiva, quando Bakken – autore di un altro errore – ha chiuso con 10’’ di ritardo.
La Russia ha cominciato ad intravedere la medaglia d’oro a metà della seconda frazione: Vasilii Tomshin, infatti, nella sessione a terra ha dovuto utilizzare un paio di ricariche, mentre Johannes Dale ha accumulato ben 3 giri di penalità in un poligono disastroso. Dunque il russo ha potuto vantare un bel gruzzoletto di secondi sulla concorrenza, maggiore al 1’10’’, che alla fine si è rivelato decisivo fino alla conclusione della competizione, grazie all’ottima prova degli ultimi due frazionisti Viacheslav Maleev (0+5) ed Igor Malinovskii (0+2) che hanno potuto festeggiare il successo di una medaglia d’oro praticamente mai in discussione.
Alle spalle della Russia la lotta è stata più aperta: al termine del secondo poligono in posizione prona, la Francia si è ritrovata seconda grazie ad una grande rimonta di Emilien Claude davanti alla Germania. Per i teutonici ci ha pensato il terzo frazionista Marinus Veit a spegnere i sogni di gloria a causa delle sessioni di tiro che l’hanno visto utilizzare 6 ricariche e percorrere per due volte l’infausto anello.
Dunque, con queste pesanti controprestazioni, la Norvegia è potuta tornare in corsa per le medaglie grazie ad una performance maiuscola di Endre Stroemsheim che in terza frazione ha portato la propria squadra dalla 5^ alla 2^ posizione con buon margine sulla Francia, a sua volta costretta ad effettuare due giri di penalità a causa del tiro in piedi di Morgan Lamure.
All’inizio degli ultimi 7500 metri la contesa per tutti i piazzamenti sul podio è stata già in ghiaccio, poiché nell’ultima frazione nessun atleta di vertice ha commesso clamorosi errori al poligono. La Norvegia è così andata al traguardo vincendo la medaglia d’argento, la seconda di giornata, mentre la Francia si è dovuta accontentare del bronzo.
Ottimo quarto posto per l’Italia: dopo un solido lancio di Nicase (0+1), Patrick Braunhofer ha fatto sognare i tifosi azzurri per metà della propria prova, ossia quando al primo poligono è riuscito ad accorciare rispetto ai piazzamenti sul podio, però in occasione della sessione in piedi è stato costretto a percorrere l’infausto anello, vedendo sfumare la medaglia. Successivamente Peter Tumler (0+2) è riuscito a portare l’Italia a quella quarta piazza che ha confermato Daniele Cappellari (0+2) con una prestazione finale altrettanto positiva, anche se la Francia non ha mai sentito in pericolo la propria medaglia di bronzo.
La Germania, infine, è stata battuta anche dalla Bielorussia: quello della repubblica ex-sovietica è stato il quartetto in assoluto più pulito in piazzola, poiché ha utilizzato solo 4 ricariche ed in questo modo è riuscito a sopperire alle mancanze sugli sci stretti ed a terminare la gara in un’ottima 5^ piazza.
OTEPÄÄ – STAFFETTA JUNIOR MASCHILE
1. RUSSIA (Khalili S. K., Tomshin V., Maleev V., Malinovskii I.) [0+9] 1°25’21’’2
2. NORVEGIA (Bakken S. G., Dale J., Stroemsheim E., Laegreid S. H.) [3+13] a 57’’1
3. FRANCIA (Rivail H., Claude E., Lamure M., Perrillat Bottonet M.) [2+9] a 2’45’’6
4. ITALIA (Nicase M., Braunhofer P., Tumler P., Cappellari D.) [1+8] a 3’18’’6
5. BIELORUSSIA (Hrabennikau A., Tsiuryn K., Auseyenka I., Lazouski D.) [0+4] a 3’33’’0
6. GERMANIA (Hollandt J., Grotian T., Veit M., Riethmueller D.) [2+18] a 4’17’’0
Clicca qui per i risultati completi.
Nella giornata di domani il programma dei Mondiali Youth prevede anch’esso le staffette: si comincerà alle ore 10.00 con la gara femminile (3x6Km), mentre alle 13.00 sarà il turno dei ragazzi (4×7.5 Km).