Robert Johansson: l’uomo da battere. Fino a qualche settimana fa sembrava impossibile affermate questa sentenza, ma il norvegese sta continuanto a stupire l’intero Mondo del salto speciale e domani si giocherà ad armi pari con i rivali l’ingresso nell’albo d’oro dei pochi eletti vincitori di un titolo a cinque cerchi.
Il quasi ventottenne di Lillehammer ha vinto con autorevolezza la qualificazione odierna: con un salto da 135 metri, con vento meno favorevole rispetto ai più immediati inseguitori, è riuscito a precedere di 3 punti abbondanti il più giovane compagno di squadra Johann Andre Forfang, che si è candidato a sua volta alla conquista del secondo metallo nel giro di una settimana.
A proposito dei medagliati della competizione sul Normal Hill, quest’oggi Andreas Wellinger ha cominciato a fare sul serio, dopo i salti di prova dei giorni scorsi in cui non aveva granché brillato, dimostrandosi non lontano dai norge avendo realizzato il miglior punteggio nel trial round ed il quarto assoluto nel momento di giornata che più contava, preceduto da un eccelso Ryoyu Kobayashi – autore del salto più lungo odierno da 143.5 metri, ma partendo da 3 stanghe superiori agli atleti di alta classifica e con un bell’aiuto da Eolo.
Dunque i valori in campo non sembrerebbero essere mutati con il passaggio dal trampolino piccolo a quello grande, poiché anche coloro che avevano chiuso a ridosso del podio la prima gara hanno confermato il piazzamento in quella zona di classifica nella qualificazione: Daniel Andre Tande e Kamil Stoch hanno chiuso rispettivamente in 6^ e 7^ piazza, accumunati dalla poca buona sorte con le condizioni del vento, quindi con un pizzico di fortuna in più potranno essere della partita per i metalli pregiati nella giornata di domani.
Una prestazione molto interessante è stata fatta vedere da Michael Hayboeck: già nei salti di allenamento sul Normal Hill il ventiseienne di dell’Alta Austria aveva dimostrato di avere un ritmo migliore rispetto ai primi mesi della stagione invernale ed oggi ha trovato una buona quinta piazza con condizioni meteo tra le meno favorevoli del lotto. A questo punto l’austriaco potrebbe essere un outsider in vista di domani, più che il leader Rot-Weiß-Rot Stefan Kraft (11°), ancora una volta lontano dalle migliori performance.
Come per la qualificazione della competizione disputata sul trampolino piccolo sono stati in 7 gli atleti tagliati fuori dalla gara vera e propria: tra di essi non spiccano sorprese clamorose, anche se Tilen Bartol ha rischiato molto poiché al momento del suo salto ha trovato un vero e proprio vuoto di vento che lo ha messo in serio pericolo, ma comunque si è salvato con il 49° punteggio.
Discorso analogo allo sloveno per Sebastian Colloredo che è riuscito a chiudere 50° grazie alla successiva débâcle dello statunitense William Rhoads. Alex Insam (32°) e Davide Bresadola (42°) hanno superato in modo più brillante lo scoglio odierno, mentre niente da fare per Federico Cecon che non è andato oltre la 54^ posizione.
I 7 ESCLUSI DALLA GARA:
RHOADS William (USA)
HLAVA Lukas (CZE)
LARSON Casey (USA)
CECON Federico (ITA)
KIM Hyunki (KOR)
IPCIOGLU Fatih Arda (TUR)
MALTSEV Kevin (EST)
L’appuntamento che conta davvero è a domani alle ore 13.30 italiane con l’inizio della prima manche della seconda ed ultima competizione individuale del salto maschile in questi XXIII Giochi Olimpici invernali coreani.
Clicca qui per i risultati completi.
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