È cambiato il meteo nella Contea di PyeongChang: se ne sono accorti un po’ tutti, dai biathleti agli sciatori ed anche i saltatori. Quest’oggi il vento è calato vistosamente nella zona dell’Alpensia Ski Jumping Center, dunque si è assistito a dei salti dall’approccio decisamente diverso da quelli effettuati nella settimana del Normal Hill.
In queste condizioni mutate è stata disputata la seconda sessione di allenamento del salto speciale sul Large Hill: Kamil Stoch si è riscoperto dominatore avendo vinto una manche ed in un’altra essendosi piazzato secondo, prima di risparmiare le energie nella terza ed ultima. Dunque due salti rispettivamente da 132.5, da stanga di partenza piuttosto bassa, e 139.5 metri l’hanno candidato a uomo da battere nei prossimi giorni, ma va sottolineato che oggi i norvegesi di punta – Robert Johansson e Johann Andre Forfang – hanno optato per risparmiare le energie in toto poiché già certi del posto nella qualificazione di domani.
Chi non era ancora sicuro di aver strappato un pettorale era Karl Geiger: l’atleta di Oberstdorf, con tre prestazioni da quasi primo della classe (1°, 4° e 2°), è riuscito a battere costantemente un comunque ottimo Stephan Leyhe (6°, 9° e 9°) che vedrà la seconda gara olimpica dagli spalti.
Un altro ballottaggio aperto era quello in casa Norvegia tra Andreas Stjernen ed Anders Fannemel. Nei salti di ieri il più navigato dei due era parso nettamente in difficoltà, quest’oggi però si è riscattato ottimamente realizzando rispettivamente il 9°, 3° e 1° punteggio. Quindi Andreas Stoeckl ha scelto di optare nuovamente su Stjernen e Fannemel farà compagnia a Leyhe a bordo pista.
Il quarto atleta in grande spolvero quest’oggi è stato Richard Freitag che si è piazzato subito alle spalle di Stoch nei primi salti di allenamento e nell’ultimo alla 5^ posizione. Segnali simili li ha dati Daniel Andre Tande (4°, 10° e 4°) che solitamente non spinge fino in fondo negli allenamenti, quindi è da considerarsi al pari degli altri big di giornata.
È continuato il momento non eccezionale di Stefan Kraft che, come l’oro sul trampolino piccolo Andreas Wellinger e Peter Prevc, non si è ancora mai espresso su un livello di eccellenza in alcun salto dal Large Hill. Leitmotiv inverso, invece, per Dawid Kubacki che è riuscito a chiudere ancora una volta costantemente nei migliori 10.
Gli altri duelli per la conquista del quarto pettorale della propria nazione sono stati vinti da:
Anze Semenic su Timi Zajc per la Slovenia, anche se il più giovane dei due non è sembrato inferiore all’altro;
Clemens Aigner su Gregor Schlierenzauer per l’Austria, con in questo caso una decisione incredibilmente sacrosanta;
Maciej Kot su Piotr Zyla per la Polonia, dunque l’atleta di Wisla non prenderà parte ad alcuna competizione individuale nonostante sia salito sul podio nell’ultima tappa della Coppa del Mondo a Willingen;
Taku Takeuchi su Daiki Ito per il Giappone, con il più giovane dei due che si è dimostrato più costante nei salti effettuati;
a sorpresa Cestmir Kozisek e Lukas Hlava su Vojtech Stursa per la Repubblica Ceca;
ed infine Jarkko Maeaettae su Eetu Nousiainen per la Finlandia.
Capitolo Italia: il migliore è stato ancora una volta Alex Insam, sempre a ridosso della trentesima posizione nell’ultima sessione di allenamento; poco più indietro troviamo Davide Bresadola e Sebastian Colloredo nei migliori 40; infine Federico Cecon non è andato oltre il 50° posto.
Domani è in programma la qualificazione alla gara di sabato: si comincerà alle 12.15 ora italiana con il trial round ed a seguire il salto più importante di giornata.
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