Arrivano i fuochi d’artificio dall’Alpensia Biathlon Centre per la Sprint maschile: spettacolo pirotecnico acceso dall’inattesa uscita di scena dalla lotta per le medaglie per gli errori, ben tre, di Johannes Boe e Martin Fourcade, grandi protagonisti stagionali, al primo poligono con l’aggravante per il francese di essersi presentato sulla linea di partenza sapendo dei disastri del rivale.
Due uscite di scena, anche se per Fourcade vale il detto "mai dire mai", che aprono la porta a molti candidati ai tre gradini del podio. A raccogliere l’opportunità e conquistare la prima medaglia olimpica individuale in carriera, ed è un Oro, è il tedesco Arnd Peiffer, uno dei tre soli 10/10 di giornata. Il ventisettenne, campione del mondo nella Sprint del 2011, riesce a battere di poco più di tre secondi il ceco Michal Krcmar e lo fa grazie ai tempi al poligono che gli permettono di neutralizzare i 5 secondi che paga sugli sci.
Magnifico terzo è Dominik Windisch che conquista la prima medaglia italiana della spedizione a PyeongChang 2018: il ventottenne biathleta di Rasun paga il suo tributo al poligono in piedi, come è avvenuto per tutti i primi 10 della classifica virtuale all’ingresso all’ultima sessione, con un errore all’ultimo bersaglio ma riesce in piazzola a scavalcare l’austriaco Julian Eberhard e a mantenere la terza posizione in una ultima tornata sugli sci a ritmi pazzeschi. Sul traguardo paga 7.7 al vincitore e precede l’austriaco di soli 7 decimi: una impresa che riporta il biathlon maschile su un podio individuale dopo 20 anni esatti, era l’11 febbraio 1998 quando Pieralberto Carrara a Nagano conquistò la medaglia d’Argento nella 20 km.
E’ quinto Erlend Bjoentegaard che sciupa una ottima prestazione con due errori in piedi ma resta il miglior norvegese in una giornata dove la squadra ha pagato un grande tributo in piazzola: 2 errori per Tarjei Boe tredicesimo, 2 per Emil Hegle Svendsen diciottesimo, 4 penalità per Johannes Boe trentunesimo. Il campione olimpico uscente Benedikt Doll con un errore è sesto, protagonista di una grande prova di squadra tedesca che prosegue con Schempp settimo e Lesser undicesimo.
Martin Fourcade, mai domo, si rilancia dopo l’avvio choc per difendere tutte le sue chance nell’Inseguimento di domani: trentesimo a 46.4 dalla vetta all’ingresso al secondo poligono, ne esce senza errori dodicesimo a 24 secondi da Peiffer, per lunghi momenti pare addirittura poter insidiare il Bronzo di Windisch per chiudere in ottava posizione a 22.1 dal vincitore. Un altro che getta via una grande occasione all’ultimo tiro è lo svizzero Serafin Wiestner, nono a 23.5 mentre Lukas Hofer, un errore per poligono (sempre l’ultimo tiro), è buon decimo a 31.0.
Giuseppe Montello paga due giri di penalità al secondo poligono e chiude in cinquantesima posizione a 1.56.5 subito davanti a Thomas Bormolini (1+1) il cui tempo è di 4 secondi superiore.
Due uscite di scena, anche se per Fourcade vale il detto "mai dire mai", che aprono la porta a molti candidati ai tre gradini del podio. A raccogliere l’opportunità e conquistare la prima medaglia olimpica individuale in carriera, ed è un Oro, è il tedesco Arnd Peiffer, uno dei tre soli 10/10 di giornata. Il ventisettenne, campione del mondo nella Sprint del 2011, riesce a battere di poco più di tre secondi il ceco Michal Krcmar e lo fa grazie ai tempi al poligono che gli permettono di neutralizzare i 5 secondi che paga sugli sci.
Magnifico terzo è Dominik Windisch che conquista la prima medaglia italiana della spedizione a PyeongChang 2018: il ventottenne biathleta di Rasun paga il suo tributo al poligono in piedi, come è avvenuto per tutti i primi 10 della classifica virtuale all’ingresso all’ultima sessione, con un errore all’ultimo bersaglio ma riesce in piazzola a scavalcare l’austriaco Julian Eberhard e a mantenere la terza posizione in una ultima tornata sugli sci a ritmi pazzeschi. Sul traguardo paga 7.7 al vincitore e precede l’austriaco di soli 7 decimi: una impresa che riporta il biathlon maschile su un podio individuale dopo 20 anni esatti, era l’11 febbraio 1998 quando Pieralberto Carrara a Nagano conquistò la medaglia d’Argento nella 20 km.
E’ quinto Erlend Bjoentegaard che sciupa una ottima prestazione con due errori in piedi ma resta il miglior norvegese in una giornata dove la squadra ha pagato un grande tributo in piazzola: 2 errori per Tarjei Boe tredicesimo, 2 per Emil Hegle Svendsen diciottesimo, 4 penalità per Johannes Boe trentunesimo. Il campione olimpico uscente Benedikt Doll con un errore è sesto, protagonista di una grande prova di squadra tedesca che prosegue con Schempp settimo e Lesser undicesimo.
Martin Fourcade, mai domo, si rilancia dopo l’avvio choc per difendere tutte le sue chance nell’Inseguimento di domani: trentesimo a 46.4 dalla vetta all’ingresso al secondo poligono, ne esce senza errori dodicesimo a 24 secondi da Peiffer, per lunghi momenti pare addirittura poter insidiare il Bronzo di Windisch per chiudere in ottava posizione a 22.1 dal vincitore. Un altro che getta via una grande occasione all’ultimo tiro è lo svizzero Serafin Wiestner, nono a 23.5 mentre Lukas Hofer, un errore per poligono (sempre l’ultimo tiro), è buon decimo a 31.0.
Giuseppe Montello paga due giri di penalità al secondo poligono e chiude in cinquantesima posizione a 1.56.5 subito davanti a Thomas Bormolini (1+1) il cui tempo è di 4 secondi superiore.
SPRINT MASCHILE – PYEONGCHANG 2018
1. PEIFFER Arnd (GER) [0+0] in 23.38.3
2. KRCMAR Michal (CZE) [0+0] a 4.4
3. WINDISCH Dominik (ITA) [0+1] a 7.7
4. EBERHARD Julian (AUT) [0+1] a 8.4
5. BJOENTEGAARD Erlend (NOR) [0+2] a 17.4
6. DOLL Bendikt (GER) [0+1] a 17.6
7. SCHEMPP Simon (GER) [0+1] a 21.4
8. FOURCADE Martin (FRA) [3+0] a 22.1
9. WIESTNER Serafin (SUI) [0+1] a 23.5
10. HOFER Lukas (ITA) [1+1] a 31.0
2. KRCMAR Michal (CZE) [0+0] a 4.4
3. WINDISCH Dominik (ITA) [0+1] a 7.7
4. EBERHARD Julian (AUT) [0+1] a 8.4
5. BJOENTEGAARD Erlend (NOR) [0+2] a 17.4
6. DOLL Bendikt (GER) [0+1] a 17.6
7. SCHEMPP Simon (GER) [0+1] a 21.4
8. FOURCADE Martin (FRA) [3+0] a 22.1
9. WIESTNER Serafin (SUI) [0+1] a 23.5
10. HOFER Lukas (ITA) [1+1] a 31.0
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