La più grande novità odierna rispetto a tutto il resto dell’inverno fin ora trascorso è stato il non-dominio di Maren Lundby: la norvegese ha pagato più del dovuto la scelta della direzione gara di farla saltare sempre da una stanga di partenza più bassa rispetto a tutte le altre atlete, chiudendo in 13^ posizione la qualificazione dopo essersi imposta in un solo salto di allenamento.
Complessivamente, la migliore quest’oggi è stata la rientrante Katharina Althaus che, dopo aver disertato la tappa di Zao per potersi concentrare maggiormente sulle imminenti Olimpiadi coreane, si è imposta meritatamente nella qualificazione alla gara in programma domani: la bavarese è stata autrice di una prestazione da 89 metri e soprattutto si è dimostrata costante nei salti effettuati. Questo sarà un requisito fondamentale se la ventunenne tedesca vuole puntare ancora alla sfera di cristallo che al momento ha preso la via della Norvegia.
In seconda posizione, non distante da Althaus, si è classificata Sara Takanashi: il fortissimo vento frontale le ha permesso si sopperire alle carenze tecniche mostrate sin ora da inizio dicembre e l’impressione è che proprio questo fattore possa essere l’unico per permetterle di ottenere un risultato prestigioso in terra slovena.
Buone notizie sono arrivate dalla squadra austriaca: il ritorno nel massimo circuito di Daniela Iraschko-Stolz sembrerebbe aver rianimato tutto il team Rot-Weiß-Rot che comunque è stato portato in auge dalla veterana di Eisenerz, quest’oggi terza. Chiara Hoelzl si è confermata al vertice avendo chiuso 5^, per Jacqueline Seifriedsberger (7^) c’è stato un primo segnale di vita dopo un inizio di stagione opaco, infine anche Eva Pinkelnig (30^) ha strappato un posto per la competizione di domani.
Nella top 10, inframezzate alle austriache, si sono classificate le giovani slovene: Ema Klinec e Nika Kriznar, rispettivamente 4^ e 6^, hanno fatto intendere che saranno le assolute favorite per i Mondiali Junior di Kandersteg della settimana prossima. Sorprendentemente quest’oggi la terza miglior atleta con margine in età U20 è stata la russa Alexandra Kustova (9^) che ha preceduto di un decimo l’altra rientrante di alto rango, nonché campionessa olimpica ed iridata in carica, Carina Vogt.
Proprio l’imminente manifestazione iridata juniores ha portato a gareggiare a Ljubno molte delle protagoniste che si contenderanno il titolo conquistato da Manuela Malsiner a Park City lo scorso anno: ben 10 ragazze hanno esordito in Coppa del Mondo, ma solo in 3 hanno superato lo scoglio odierno. Tra queste è spiccata Jerneja Brecl (21^), mentre più attardate sono state l’altra slovena Katra Komar (37^) e la statunitense Annika Belshaw (39^).
Tra le azzurre la migliore è stata Manuela Malsiner (18^) che ha preceduto di poco Elena Runggaldier (22^) e Lara Malsiner (24^). Per le due più giovani gardenesi ricordiamo che quello di Ljubno è un contesto di gara a loro favorevole poiché ottennero i primissimi risultati di alto livello proprio su questo trampolino, uno dei più piccoli del massimo circuito del salto. Dunque domani sarà verosimile vedere le italiane nelle posizioni di vertice.
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Katharina Althaus torna in Coppa del Mondo a Ljubno ed è subito la migliore nella qualificazione
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