Dopo due anni Dorothea Wierer è tornata sul podio di Anterselva. Lo scorso anno l’azzurra aveva festeggiato il terzo posto nella staffetta, non riuscendo però a conquistare il podio nelle gare individuali. Cosa che le riuscì invece nel 2016 con un secondo posto nella sprint e un terzo nell’inseguimento. Si è ripetuta però oggi con una fantastica seconda piazza alle spalle di Laura Dahlmeier e davanti a una sportivissima Domracheva, che nel finale si è rialzata dopo averle fatto cadere un bastoncino con un contatto.
«È stata molto sportiva – ha affermato Dorothea Wierer al termine della gara – una cosa all’ordine del giorno nel biathlon. Sono molto felice di essere tornata sul podio qui ad Anterselva dopo due anni, perché qui in casa è sempre molto difficile, ci sono tanti impegni e aspettative alte. Sono molto contenta di quello che ho fatto, ho affrontato la gara con grande tranquillità e senza mettermi eccessive pressioni».
Partita dal settimo posto della sprint, Dorothea Wierer ha commesso un errore al primo poligono ma è apparsa in ottima forma sugli sci già dalle prime battute di gara: «Non ho mai perso le prime posizioni – ha spiegato Dorothea – ho sempre visto le avversarie di poco davanti a me. Oggi, poi, non era facile affrontare il poligono, in quanto era presente un vento leggero difficile da interpretare. All’ultimo giro sapevo che Domracheva è molto forte sugli sci, così mi sono attaccata alle code dei suoi sci, l’ho studiata per capire se avesse qualcosa più di me e ho capito che potevo attaccarla e staccarla. È quello che ho fatto provando l’attacco negli ultimi metri ed è andata a buon fine. Oggi mi sono sentita per la prima volta abbastanza bene anche sugli sci – ha aggiunto l’azzurra – grazie anche agli ottimi materiali messi a disposizione dai tecnici, che mi hanno dato una maggiore sicurezza. Il mio stato di forma? Sono all’85%».
Domani ci sarà la mass start da affrontare ancora da protagonista, ma Doro Wierer risponde anche alle numerose domande che le sono state poste sulle Olimpiadi di PyeongChang. «Mancano ancora venti giorni alle Olimpiadi – ha ricordato Doro Wierer – lì ci saranno condizioni diverse da queste e ogni atleta sta facendo un tipo di preparazione particolare. Può succedere di tutto, l’importante è arrivare lì in forma. Spero di non ammalarmi nuovamente. Adesso andremo in ritiro a Lenzerheide. Come arrivo a PyeongChang rispetto a Sochi? Quattro anni fa non ero ancora salita sul podio individuale e non avevo tante pressioni. Oggi le cose sono diverse, ci sono aspettative maggiori nei miei confronti. Nel 2014 già il fatto di partecipare valeva una medaglia, era un’esperienza nuova. Ora le cose sono diverse, ma cercherò di mantenere la calma e andare in gara rilassata senza cedere alle pressioni. Oggi sono più tranquilla e consapevole dei miei mezzi, ho maggior fiducia in me stessa».
Dorothea Wierer ha poi ringraziato il numeroso pubblico presente ad Anterselva: «Mi fa piacere che ci sia tutto questo tifo. Ogni anno c’è sempre più gente ed è anche merito dei risultati che stiamo ottenendo. Siamo una squadra forte».
Con il risultato di oggi la biatleta delle Fiamme Gialle ha raggiunto Kuzmina in testa della coppa di specialità ed è terza in quella generale, ma vuole tenere i piedi ben saldi a terra: «Se penso alla vittoria della Coppa del Mondo? Non esageriamo, resto con i piedi per terra, perché è veramente difficile vincere la Coppa del Mondo. In questo momento spero solo di stare bene sugli sci e non ammalarmi. Sento che la forma sta arrivando per i Giochi, come da programma, ma mancano ancora venti giorni e può accadere di tutto».