Nel mondo dello sci nordico, includendo impropriamente anche il biathlon, negli ultimi anni i duelli tra due fuoriclasse l’hanno fatto da padrone: oltre alla lunga battaglia della scorsa stagione firmata Frenzel-Rydzek, al momento non solo Fourcade-Boe sono in accesa rivalità. Infatti, nel maggiormente trascurato mondo del salto femminile, Maren Lundby e Katharina Althaus stanno scrivendo interessanti pagine di storia a partire la fatto che da inizio dicembre non sono mai uscite dalle prime due posizioni in gare individuali.
uest’oggqQQkdmmksk Quest’oggi, nel quinto round di questa lotta, ha avuto la meglio la norvegese: sul trampolino piccolo di Sapporo Lundby ha fatto la differenza nella prima serie, quando si è imposta con margine su tutte le rivali (6 punti rifilati alla tedesca) grazie ad un salto da 95.5 metri con una bava di vento alle spalle. Nel momento decisivo la ventitreenne scandinava ha difeso al meglio il vantaggio accumulato nella prima manche, atterrando a 93.5 metri nuovamente senza grande aiuto da Eolo.
Stile di gara opposto per Althaus: leggermente più in difficoltà nella prima prestazione quanto incisiva nella seconda, quando ha fatto registrare il salto più lungo di giornata da 96 metri, sebbene quasi un metro al secondo di vento frontale l’abbia aiutata senza dubbio. Alla fine il divario tra le due si è attestato sulle 4.3 lunghezze, rosicchiato dalla ragazza di Oberstdorf soprattutto sulle valutazioni dei giudici in cui è stata sempre la migliore, discorso inverso per quanto concerne la compensazione legata al vento.
Terzo gradino del podio con un po’ di rammarico per Sara Takanashi: contrariamente a quanto fatto vedere tra primi salti d’allenamento e la qualificazione, la detentrice della sfera di cristallo quest’oggi è stata sempre surclassata dalle dominatrici della stagione in corso: in gara sono stati 14,7 i punti che l’hanno separata dalla saltatrice norge, inoltre la fuoriclasse di Kamikawa si è dovuta sudare la top three, dalla quale era fuori al termine della prima serie.
Infatti Yuki Ito ha trovato un paio di performance in linea con la più giovane connazionale, ma nella serie decisiva si è dovuta accontentare della quarta piazza battuta di soli 9 decimi di punto. La notizia rispetto alle tappe dicembrine è che Takanashi sembrerebbe aver trovato un parziale rimedio alle basse velocità in inrun, anche se il divario rimane abbastanza ampio, mentre Ito paga dazio ancora pesantemente.
Quinta posizione finale per Irina Avvakumova che ne ha rimontata una nel secondo salto: Chiara Hoelzl, potenzialmente ancora in gioco per il podio a metà gara, ha infatti bucato il secondo salto e si è dovuta accontentare della settima posizione a pari merito con la teutonica Carina Vogt, essendo stata preceduta anche dalla miglior slovena Ursa Bogataj.
Ottima nona Lara Malsiner: la gardenese ha dimostrato di essere in grado di avere nelle sue corde un cambio di marcia nei salti che contano, poiché anche oggi nel trial round non era apparsa così competitiva, mentre in gara ha raccolto il terzo piazzamento stagionale nella top 10 a fronte di cinque gare disputate. Inoltre in ottica Mondiali Junior è stata nuovamente la migliore atleta U20 in contumacia, però, delle giovani transalpine assenti in Giappone.
Ha chiuso le migliori 10 Xinyue Chang: questo risultato è fondamentale in ottica qualificazione olimpica, in cui la cinese al momento è ancora esclusa dalle migliori 34, ma si è avvicinata sensibilmente alla 34^ posizione traballante di Tara Geraghty-Moats (quest’oggi 37^ e lontanissima dalla top 30). La Cina ha festeggiato oggi anche i primi punti stagionali per Xueyao Li classificatasi 25^.
Anche per il Giappone è stata giornata di gloria: oltre al risultato delle già citate Takanashi ed Ito, altre quattro atlete hanno fatto breccia in zona punti. Yuka Seto si è piazzata 11^, Haruka Iwasa 15^ al miglior risultato in carriera, Yuka Kobayashi 27^ e la veterana Misaki Shigeno 28^, mentre l’unica nota stonata è stata la squalifica per tuta irregolare della terza forza attuale del paese del sol levante Kaori Iwabuchi.
L’altra azzurra capace di superare la qualificazione di ieri, Elena Runggaldier, quest’oggi è stata la seconda delle escluse dalla seconda manche.
La classifica generale della Coppa del Mondo vede ora al comando Lundby con 460 punti, seguita a bravissima distanza da Althaus ferma a quota 440. Molto staccate, invece, troviamo Takanashi (280) ed Ito (245).
SAPPORO I – HS 100
1. LUNDBY Maren (NOR) 252.9
2. ALTHAUS Katharina (GER) 248.6
3. TAKANASHI Sara (JPN) 238.2
4. ITO Yuki (JPN) 237.3
5. AVVAKUMOVA Irina (RUS) 227.7
6. BOGATAJ Ursa (SLO) 217.3
7. HOELZL Chiara (AUT) 214.8
7. VOGT Carina (GER) 214.8
9. MALSINER Lara (ITA) 207.7
10. CHANG Xinyue (CHN) 206.9
Clicca qui per i risultati completi.
Maren Lundby vince la terza gara stagionale a Sapporo, dove Lara Malsiner è nona!
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