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Biathlon , Coppa del Mondo

BIATHLON AI RAGGI X: Puntata 1 (settore maschile)

JOHANNES BØ SBAGLIA, FOURCADE VINCE

Martin Fourcade ha ottenuto in Turingia la prima doppietta sprint-inseguimento in stagione. Nonostante il francese abbia vinto le ultime 3 gare, Johannes Bø si conferma attualmente il più forte sugli sci stretti.
La tendenza sembra ormai chiara, Martin Fourcade per battere Johannes Bø è costretto a sparare meglio del norvegese, in quanto lo scandinavo gli è superiore anche in termini di Range Time. Nelle 4 occasioni in stagione in cui Johannes Bø ha chiuso la gara senza penalità, è risultato semplicemente imbattibile per chiunque.
A spostare gli equilibri in favore del catalano rispetto allo scandinavo sono i poligoni a terra nelle sprint. Nelle 4 gare disputate in questo format infatti entrambi sono stati finora infallibili in piedi, ma il francese ha commesso un solo errore (95% di precisione) in posizione prona, contro i 5 del norvegese (75%).

SOLO NORVEGIA DIETRO A FOURCADE

Tutti i gradini del podio lasciati liberi da Martin Fourcade, sono stati occupati dai norvegesi. Gli scandinavi hanno infatti piazzato ben 3 atleti nelle prime 5 posizioni in entrambe le gare individuali. Oltre a Johannes Bø, il fratello Tarjei è tornato al livello delle prime due gare nel fondo, archiviando il secondo podio stagionale e due piazzamenti in top-five. Bottino simile è stato ottenuto da Emil Hegle Svendsen, il quale ha così messo in ghiaccio (qualora ce ne fosse stato bisogno) la sua qualificazione olimpica.
Per Ole Einar Bjørndalen invece appare ora proibitivo qualificarsi alla rassegna a cinque cerchi. Anche a Oberhof difatti è apparso fuori condizione nel fondo (52° tempo nella sprint, 35° nell’inseguimento), ed impreciso al tiro (83,33%). Teoricamente l’individuale di Rupholding sarà l’ultima chance per la leggenda norvegese. A meno di eccezioni "ad personam", il 44enne dovrebbe qualificarsi nei primi 6 in tale gara, oppure nei primi 12 sia nell’individuale che nella successiva mass start per poter volare a Pyeongchang.

TAPPA DIFFICILE PER GERMANIA E RUSSIA

Se nelle prime tre tappe i tedeschi erano stati sempre protagonisti, pur raccogliendo solo due podi (entrambi di Erik Lesser, qui assente), in Turingia sono rimasti fuori dalle prime 8 posizioni in entrambe le gare. Simon Schempp, dopo aver chiuso la gara sprint in 34° posizione, ha preferito rinunciare alla gara ad inseguimento, scendendo dalla 4° alla 7° posizione in classifica generale.
Ancora peggio è andata alla Russia, con il solo Anton Shipulin capace di avvicinare la top-ten (12° nell’inseguimento) dopo una sprint complicata.

VITTORIA (ESTEMPORANEA) SVEDESE IN STAFFETTA, MA OCCHIO A SAMUELSSON

La Svezia ha potuto festeggiare la vittoria, che mancava da 7 anni, nella pazza staffetta di Oberhof. Una gara condizionata dalla nebbia e da tante assenze non può certo essere indicativa sul valore di una nazione. In ogni caso Sebastian Samuelsson appare uno dei migliori prospetti in ottica futura. Appena 20enne (28/03/1997) è già stato in grado di chiudere tra i migliori 20 diverse volte la scorsa stagione. Già ad un discreto livello nel fondo, sta crescendo gradualmente anche al poligono, ed è sicuramente un atleta di grande talento da tenere in considerazione.

CASA ITALIA

Lukas Hofer si conferma stabilmente tra i migliori 10 biathleti al mondo. È chiaramente alla sua miglior stagione in carriera. Riuscisse a mantenere il 90% al poligono fatto registrare in Turingia, potrebbe presto ottenere anche il podio individuale che ancora gli manca in stagione.
Dominik Windisch non riesce invece a trovare continuità al poligono. Il suo sembra essere un problema mentale più che tecnico, come testimoniato dal doppio "0" trovato in staffetta in condizioni decisamente complicate. 
Gli altri azzurri non hanno raccolto punti la scorsa settimana, ma Thomas Bormolini e Thierry Chenal possono festeggiare il secondo posto ottenuto in staffetta, risultato eclatante se si pensa che entrambi a un certo punto della loro carriera erano esclusi dalle squadre nazionali.

CECHI IN CRESCITA, BENE TIM BURKE

La tappa di Oberhof ha finalmente messo in mostra prestazioni accettabili da parte degli atleti cechi. Michal Krcmar (8° nella sprint, 9° nell’inseguimento) è infatti riuscito ad ottenere i primi risultati in top-ten per la squadra ceca. Pure Ondrej Moravec (11° nella sprint, 13° nell’inseguimento) è sembrato in progresso, ottenendo il terzo miglior tempo sugli sci nella gara ad inseguimento.
Tim Burke (4° nella sprint) ha ottenuto il miglior risultato da oltre 4 anni a questa parte (3° nella sprint di Östersund il 6/12/2013) grazie ad un passo sugli sci mai fatto vedere finora in stagione.

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