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Sci di fondo

Klæbo torna a dominare: Ustiugov battuto a Dobbiaco

Riprende la marcia di Johannes Høsflot Klæbo. Dopo il decimo posto di ieri, prima gara disputata e non vinta della stagione, il giovane norvegese è tornato subito a dominare nell’inseguimento di oggi, 15 km a tecnica classica. Un successo netto, quasi per distacco, frutto di una rimonta nella prima parte di gara e di un attacco deciso a 2 km dal traguardo. Piegata la resistenza di Sergey Ustiugov, il primo a rompere gli indugi nell’ultimo giro, e di Alexey Poltornanin, autore di una grande rimonta dalla 14esima piazza.
La gara è stata contrassegnata per almeno due terzi, nelle posizioni di vertice, da un attendismo che ha favorito i rientri da dietro. Simen Hegstad Krüger, vincitore ieri, non se l’è sentita di tentare una fuga nella tecnica meno gradita. Maurice Manificat, Andrew Musgrave e Alex Harvey hanno impiegato meno di metà del primo giro da 5 km per riportarsi sul leader. Al primo passaggio nello stadio, anche uno scatenato Klæbo, partito con 34’’ di ritardo, aveva già saltato quattro avversari e si era riportato sul gruppetto di testa.
Nel corso della seconda tornata, anche Hans Christer Holund, Ustiugov e Matti Heikkinen hanno agganciato il treno dei migliori. Nessuno si è fatto carico di incrementare il ritmo, e così, nel terzo giro, è stata la volta del rientro di Dario Cologna, Alexander Bessmertnykh, Martin Johnsrud Sundby e Poltoranin. Un drappello al quale aveva provato ad agganciarsi, nelle battute iniziali, anche Francesco De Fabiani. Il buon 15esimo posto di ieri nella tecnica meno gradita aveva fatto sperare in un piazzamento di prestigio per il valdostano, che ha invece perso ben presto la scia giusta.
L’azione decisiva è stata promossa da Ustiugov a circa 3 km dal traguardo: una decisa accelerazione in salita alla quale il solo Klæbo ha avuto la forza di replicare. Poltornanin, in coda al gruppetto, ha forse perso l’attimo, e il suo successivo contrattacco è bastato solo a portarlo sul gradino più basso del podio.
Nell’ultimo tratto di salita prima di imboccare la discesa verso lo stadio, Klæbo è passato all’offensiva. Ustiugov ha ceduto pochi metri, un paio di secondi in termini cronometrici, che si sono però cristallizzati fino alla linea d’arrivo.
Assegnati i posti sul podio, la volata per la quarta piazza ha premiato Bessmertnykh, davanti a Heikkinen, Manificat, Holund e Cologna. Nono Harvey, penalizzato da una caduta nel finale, davanti a Krüger.
Il migliore degli italiani è stato Giandomenico Salvadori, capace di rimontare dal 27esimo al 20esimo posto. Ha invece perso dodici posizioni De Fabiani: da 15esimo a 27esimo. Fuori dalla zona punti gli altri azzurri: 42esimo Dietmar Nöckler, 52esimo Fabio Pasini, 57esimo Maicol Rastelli, 64esimo Sergio Rigoni, 67esimo Stefano Gardener, 68esimo Mirco Bertolina, 69esimo Paolo Fanton, 77esimo Claudio Muller.
Con i 100 punti raccolti oggi, Klæbo consolida la sua leadership nella generale di Coppa del Mondo, a quota 752. Manificat sale in seconda piazza, con 428. Alexander Bolshunov, assente a Dobbiaco, resta a 402, e vede avvicinarsi Ustiugov (382) e Sundby (374), oggi undicesimo.

15 KM TC INSEGUIMENTO MASCHILE – CLASSIFICA FINALE
1. Johannes Høsflot KLAEBO (NOR) 33:31.1
2. Sergey USTIUGOV (RUS) +1.9
3. Alexey POLTORANIN (KAZ) +4.5
4. Alexander BESSMERTNYKH (RUS) +9.7
5. Matti HEIKKINEN (FIN) +9.8
6. Maurice MANIFICAT (FRA) +10.7
7. Hans Christer HOLUND (NOR) +11.1
8. Dario COLOGNA (SUI) +11.8
9. Alex HARVEY (CAN) +16.3
10. Simen Hegstad KRÜGER (NOR) +24.0

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