Durante il meeting tenutosi nel weekend a Francoforte, il comitato esecutivo dell’Ibu ha preso la decisione di introdurre sanzioni su base nazionale se si dovessero verificare ripetuti casi di doping all’interno della stessa federazione.
La misura era stata chiesta a gran voce da svariati atleti durante i Mondiali di Hochfilzen, disputati a febbraio. Oggi la richiesta è stata soddisfatta.
Se nell’arco di un anno la commissione antidoping dell’Ibu dovesse squalificare per più di 6 mesi due atleti della medesima federazione nazionale, allora nella stagione seguente a quella in corso la federazione nazionale “incriminata” vedrà la sua quota ridotta di 2 unità nel livello più alto per il quale tali atleti sono eleggibili. La riduzione si applicherà anche nel contingente dei Giochi olimpici, se dovessero disputarsi nell’annata in cui viene applicata la sanzione.
Se nell’arco dell’anno i casi di doping dovessero diventare 3, allora la riduzione del sarà applicata su due stagioni. Non su una sola. Se invece si dovessero avere addirittura 6 casi doping nel giro di un anno, allora l’Ibu escluderà in toto la federazione nazionale dalle competizioni per un periodo variabile dai 2 ai 4 anni.
La riduzione dei contingenti si applicherà su un solo settore se gli atleti o le atlete coinvolte dovessero essere dello stesso sesso, altrimenti verrà diluita su ambedue i campi se i generi dovessero essere differenti.
Nella storia del biathlon quattro volte sarebbe capitato di vedere applicate tali sanzioni. Nel 2006 ad Austria e Russia (riduzione di due unità per una stagione in campo femminile), nel 2009 alla Russia (riduzione di un’unità per sesso per due stagioni) e nel 2014 sempre alla Russia (meno due posti in campo femminile per un inverno).
Va però rimarcato come emergano all’istante due zone grigie.
1) Si parla di ridurre il contingente nel livello più alto per il quale gli atleti squalificati sono eleggibili. Però come ci si comporterà se i due casi di doping dovessero coinvolgere atleti con livelli di eleggibilità diversi? Ovvero se uno è eleggibile per la Coppa del Mondo e uno al massimo per l’Ibu Cup?
2) In secondo luogo come ci si comporterà se, dopo aver comminato una sanzione in un sesso, si aggiungerà un caso di doping anche nell’altro nell’arco dei dodici mesi? La sanzione verrà modificata nel momento in cui verrà estesa su due anni?
Sicuramente ci sarà da limare qualcosa nella legislazione, tuttavia l’innovazione è benvenuta e auspicata da anni proprio come forte deterrente che possa portare le federazioni nazionali a combattere il doping a livello interno.