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Karin Oberhofer: “Non ho parole per descrivere ciò che sto provando ora; gli Europei sono il mio obiettivo, ma Paul è la priorità”

Lo scorso 11 luglio ha ottenuto la sua vittoria più bella, diventando mamma del piccolo Paul. Karin Oberhofer sta vivendo un momento bellissimo della sua vita, una “nuova avventura” come ama definirla.  La biatleta altoatesina, però, continua anche ad allenarsi, perché la sua passione per il biathlon è rimasta intatta e vuole provare a tornare alle gare, spinta anche da tutti coloro che le sono vicino. L’abbiamo intervistata raccogliendo le sue impressioni, lasciandoci anche coinvolgere dal suo buonumore, da quella serenità che Karin riesce sempre a trasmetterci.

Ciao Karin, l’11 luglio scorso sei diventata mamma del piccolo da Paul. Come stai? Puoi descriverci le tue emozioni?
«È stato un momento molto emozionante, per me è iniziata una nuova avventura e sono felice per quello che è successo. L’estate è stata bellissima, ho subito recuperato bene dal parto e il piccolo Paul è bravissimo, tanto da permettermi anche di allenarmi. Le giornate sono state splendide, l’ho portato in montagna e abbiamo subito fatto delle belle passeggiate. Ora sta cominciando a farsi sentire (ride Karin, mentre sentiamo al di là del telefono il piccolo Paul che cerca di attirare l’attenzione della mamma, ndr). Adesso bisogna lavorare un po’ di più – riprende – ma per fortuna lui mi permette di fare tanto e attorno a me ho la famiglia che mi aiuta. Ogni tanto arrivo alla sera che sono molto stanca, perché si perdono molte energie ad allenarsi e allattare, ma un passo alla volta riesco a fare tutto, perché ho scoperto di essere diventata molto più tranquilla grazie a Paul, sto vivendo una cosa molto bella. Con la tranquillità si riescono a fare molte più cose, mi occupo di mio figlio e poi mi dedico al resto».

Non ti sei mai fermata, anche durante la gravidanza hai continuato ad allenarti.

«Sono riuscita a mantenermi sempre in forma, allenandomi il giusto. Certo negli ultimi mesi di gravidanza è stata un po’ più dura, ma ho imparato ad ascoltare il mio corpo e quello aiuta molto, perché non bisogna mai fare più di quanto questo ti permette. Anche dopo il parto, ho pensato prima di tutto a recuperare bene, ho ricominciato lentamente, iniziando con delle passeggiate, poi ho ripreso a lavorare sulla forza allenando gambe e braccia, quindi solo da poche settimane ho ripreso a lavorare sugli addominali».

Sembri intenzionata a proseguire la tua carriera agonistica.
«La mia idea è quella di continuare, anche se devo sempre dare priorità a mio figlio e accontentare quelle che sono le sue necessità giorno per giorno. Paul è bravissimo e questo mi sta aiutando. Certo, sarà dura e al momento non so dove riuscirò ad arrivare. Ho attorno a me tante persone che mi sostengono, come Alex (Inderst, ndr), la mia famiglia, l’Esercito, gli amici e gli sponsor, tutti mi stanno motivando affinché io ci provi ed è quello che sto facendo. Vedremo dove riuscirò ad arrivare, io ci provo perché amo lo sport e se anche non dovessi tornare ai miei livelli, sono consapevole che questo sforzo non sarà mai fine a se stesso. Sono felice di poter combinare famiglia e sport».

Dal 9 al 25 febbraio ci saranno le Olimpiadi di PyeongChang, poche settimane prima (24-28 gennaio, ndr) l’Italia ospiterà in Val Ridanna gli Europei. Possono essere degli obiettivi?
«Gli Europei sono un obiettivo che ho in testa, mi piacerebbe molto riuscire a parteciparvi. Spero di farcela, per questo motivo ho già ripreso ad allenarmi e cercherò come sempre di dare il massimo. Prima mi vedrete in qualche gara di Coppa Italia, anche se non posso dirvi quando, perché ogni decisione verrà presa settimana per settimana, la priorità è Paul».

L’esempio di atlete che dopo una gravidanza sono tornate ad ottimo livello, come Dorin-Habert e Domracheva nel biathlon, oppure Björgen nel fondo, è un ottimo punto di riferimento per te?
«Ora che sono mamma, posso soltanto dire “chapeau” a queste atlete per quello che sono riuscite a fare. Sarebbe troppo bello se anch’io facessi altrettanto, ma se dovesse accadere il contrario sarei felice ugualmente per averci provato, perché la cosa più importante, oggi, è che Paul sia sano e stia bene».  

Stai vivendo il momento più bello della tua vita?
«Nella mia vita ho vinto delle medaglie e ho ottenuto grandissimi risultati nello sport, che per un atleta è il massimo. Ma non ho parole per descrivere quello che sto provando ora, bisogna viverlo per capirlo. Non cambierei questo momento con nessun altro, sono felice per quello che mi è capitato, voglio godermi ogni giorno l’essere mamma, perché bisogna apprezzare in ogni momento fino in fondo quello che si ha la fortuna di avere».

Saresti felice se Paul un giorno volesse provare il biathlon?
«Per me può fare lo sport che preferisce, l’importante è che lo faccia sempre con piacere e passione. Qualsiasi cosa in questo senso la lascerò decidere a lui».

Un’ultima domanda: che effetto ti ha fatto seguire le gare di Coppa del Mondo in tv?
«Volevo saltare nella tele e gareggiare (ride, ndr). In realtà devo ammettere che mi è piaciuto anche vedere il biathlon in televisione, perché quando sei in gara non hai l’occasione di osservare ciò che fanno le tue avversarie. Le ho guardate da un altro punto di vista e devo dire che è stato emozionante anche in tv».

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