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Salto

È ufficiale: Jakub Janda si ritira

L’annuncio era nell’aria già nel weekend dopo la notizia dell’elezione di Jakub Janda al parlamento ceco. Oggi è arrivata anche l’ufficialità da parte del diretto interessato. La carriera del trentanovenne slesiano è terminata.
“Prima delle elezioni ho detto che se fossi entrato in parlamento mi sarei ritirato dall’attività agonistica, perché i due compiti non sono compatibili.
Durante il corso della vita obiettivi e priorità cambiano. In questo momento mi sto muovendo da una tappa all’altra. Grazie al salto con gli sci ho ottenuto grandi soddisfazioni e continuerò a seguirlo. Anzi, mio figlio ha già iniziato a saltare, quindi rimarrò nell’ambiente senza dubbio.
Non ho una stanza dedicata ai trofei, che sono tutti negli scatoloni. Forse un giorno, quando diventerò vecchio, inizierò ad avere nostalgia e mi creerò quella stanza. Per adesso però cerco ancora di vivere il presente e mi appresto ad affrontare una nuova sfida”.
Con Janda si ritira uno dei saltatori cechi più forti di tutti i tempi. Nato a Celadna, a pochi chilometri da Frenstat pod Radhostem, località dove inizia a praticare il salto con gli sci. Nell’arco della sua attività agonistica vive un biennio di grazia nelle stagioni 2004-’05 e 2005-’06.
In questi due inverni non si fa mancare quasi niente. Conquista due medaglie ai Mondiali di Oberstdorf 2005 (argento su trampolino piccolo e bronzo su trampolino grande), dopodiché nell’annata 2005-’06 si impone nella storica Tournée dei 4 trampolini (ex aequo con Janne Ahonen) e vince persino la Coppa del Mondo assoluta.
I fasti di quel periodo – in cui ha complessivamente ha raccolto 6 vittorie e 20 podi nel massimo circuito – non saranno più ripetuti, ma tra alti e bassi mantiene un buon livello di competitività anche nel decennio successivo.
Va rimarcato come sia l’unico ceco ad aver conquistato la Sfera di cristallo, nonché uno dei due ad aver trionfato nella Vierschanzentournee. In precedenza vi era riuscito solo Jiri Raska, nel 1970-’71, ovviamente ai tempi della Cecoslovacchia.
Repubblica Ceca che quindi perde il suo secondo “grande veterano” nel giro di pochi mesi. In primavera aveva appeso gli sci al chiodo anche Jan Matura. Nel caso di Janda, però, la ragione non è un crollo di motivazioni o di competitività, bensì il sopraggiungere di un nuovo impegno.

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