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AZZURRO DELLA SETTIMANA (3) – Matteo Rizzo (pattinaggio di figura)

Ci sono voluti 21 anni e ben 156 tappe di qualificazione, oltre a 20 finali, prima che un pattinatore azzurro riuscisse a trionfare in una gara maschile di Junior Grand Prix.
L’impresa è stata coronata da Matteo Rizzo, capace di imporsi per dispersione nella tappa disputata ad Egna, località altoatesina che, anno dopo anno, si sta ritagliando un ruolo sempre più importante nel panorama della disciplina.
Il risultato ha dell’incredibile per il movimento italiano se si pensa che, in precedenza, solamente Karel Zelenka era riuscito a salire sul podio piazzandosi in seconda posizione nella tappa di Danzica dell’ormai lontano 2001.
Matteo, diciannovenne nativo di Roma, è cresciuto a pane e pattinaggio in quanto figlio di ex atleti di danza diventati poi insegnanti. Tuttavia, anziché dedicarsi alla disciplina che ha regalato tante soddisfazioni alla famiglia, ha intrapreso una brillante carriera nell’artistico conquistando, a quindici anni da poco compiuti, il titolo nazionale juniores e chiudendo gli assoluti al posto d’onore per tre edizioni consecutive.
Il vero cambio di marcia si è verificato nella stagione in corso in cui, come avvenuto nell’ultimo triennio, il portacolori di IceLab sta alternando gli impegni nelle competizioni juniores a quelli nelle gare della categoria maggiore. Le chiavi di volta sono state rappresentate dall’acquisita piena padronanza del triplo axel e dal feeling sempre maggiore con le combinazioni di due salti tripli, che, abbinate ad un’ottima proprietà di pattinaggio, gli hanno consentito di abbattere uno dopo l’altro tutti i primati personali con un progresso complessivo superiore alle 24 lunghezze rispetto alla migliore prestazione del passato.
Chiamato agli straordinari, ha preso parte nel giro di un mese a quattro competizioni lasciando sempre il segno. Dall’incipit del Lombardia Trophy fino alla vittoriosa cavalcata di Egna, passando per la fondamentale gara di qualificazione olimpica disputata ad Oberstdorf, il salto di qualità è parso evidente e non ha lasciato spazio a dubbi. L’unico passaggio a vuoto, verificatosi nella tappa di Junior Grand Prix di Danzica, gli è costato uno storico accesso alla finale, ma anche in Polonia, prima di un programma libero con qualche errore di troppo, si era distinto in positivo terminando lo short-program in seconda posizione.
I punteggi ottenuti nel primo scorcio di autunno dovrebbero garantirgli senza particolari patemi di rappresentare l’Italia nelle imminenti Olimpiadi di PyeongChang e non è escluso che, a partire dai prossimi appuntamenti, l’arsenale tecnico possa arricchirsi. Ci sarà, infatti, modo di dedicare più attenzione in allenamento al fondamentale quadruplo toeloop, elemento su cui il lavoro è già iniziato da tempo. Il Matteo Rizzo visto in queste settimane, supportato da un salto quadruplo, diventerebbe un atleta da ultimo gruppo di discesa sul ghiaccio in un programma libero dei Campionati europei.
Il resto della storia è ancora tutto da scrivere…



DOMANDE e RISPOSTE

In virtù del punteggio ottenuto ad Egna (229.18) dove si colloca Matteo Rizzo nella graduatoria nazionale all-time?
Nessun pattinatore italiano ha mai ottenuto un punteggio superiore in una competizione juniores. Allargando il campo alla categoria maggiore, il solo Ivan Righini ha fatto registrare un riscontro più elevato (236.36). Tuttavia, è necessario ricordare che nei programmi liberi delle competizioni senior è presente un elemento in più (sequenza coreografica), che può garantire fino a 4,1 punti supplementari.

Nelle gare di Junior Grand Prix dell’ultima stagione quanti pattinatori hanno ottenuto un punteggio più elevato?

Nelle sette tappe di qualificazione, solamente il russo Alexey Erokhov (232.79) ha fatto meglio di Matteo Rizzo.

Quanti pattinatori hanno ottenuto punteggi più elevati in competizioni juniores?

Al momento, sono 11. Il primato mondiale (258.11) è stato stabilito dallo statunitense Vincent Zhou nella rassegna iridata della passata stagione.

Quanti atleti italiani parteciperanno alla finale del circuito Junior Grand Prix che si terrà a inizio dicembre in Giappone?

Nessuno. Il migliore del lotto è stato Matteo Rizzo, che ha chiuso la fase di qualificazione in undicesima posizione. Accedono alla finale i migliori sei classificati per ciascuna specialità.

A quando risaliva l’ultimo podio italiano nel circuito Junior Grand Prix?

L’ultimo podio italiano è datato 2013. Fu ottenuto a Kosice in Slovacchia dalla coppia di artistico composta da Alessandra Cernuschi e Filippo Ambrosini. In realtà, il risultato maturò dopo qualche settimana per via della squalifica per doping di una coppia russa che consentì al binomio azzurro di passare dalla quarta alla terza piazza. Si tratta dell’unico podio ottenuto dall’Italia nelle gare di Junior Grand Prix riservate alle coppie di artistico.

A quando risaliva l’ultimo successo italiano nel circuito Junior Grand Prix?

L’ultima vittoria azzurra è stata conquistata a Sofia dalla coppia di danza formata da Isabella Pajardi e Stefano Caruso, correva il 2007. Da allora sono passati poco più di dieci anni.

Era già accaduto che l’Italia ottenesse un successo nella tappa di casa?

L’unico precedente risale al 2002 quando la coppia di danza composta da Alessia Aureli e Andrea Vaturi vinse a Milano.

Quante sono le vittorie italiane nel circuito Junior Grand Prix?

Prima di Rizzo, la sola Carolina Kostner era riuscita a imporsi in una competizione di artistico (Courchevel 2002).
Nella danza, invece, le vittorie sono state ben 12. Va rimarcato come 10 delle 12 affermazioni portino la firma nelle vesti di allenatori dei genitori di Matteo Rizzo, Valter Rizzo e Brunilde Bianchi.
Il totale delle vittorie italiane ammonta ora a 14.

Quanti pattinatori italiani hanno raggiunto la finale del Grand Prix?

Per quanto riguarda le specialità di artistico, le sole Carolina Kostner (seconda nel 2002) e Stefania Berton (sesta nel 2006) hanno raggiunto l’obiettivo.
Sul fronte della danza, la compagnia è più numerosa e comprende Alessandrini/Vaturi, ultimi a riuscirci nel 2009, Pajardi/Caruso, Spelta/Garavaglia, Cappellini/Lanotte, Cappellini/Zanni, Aureli/Vaturi, Faiella/Milo, e Ottaviani/Scali.
L’Italia ha conquistato complessivamente 13 accessi alla finale, 11 dei quali nella danza.
Tuttavia, non va dimenticato che fino alla stagione 2010-2011 l’atto conclusivo del circuito era riservato ai primi otto in classifica al termine della fase di qualificazione.

L’Italia si è mai imposta in una finale?

L’unica vittoria, datata 1997, fu conquistata nella danza da Federica Faiella e Luciano Milo. Nell’occasione, il gradino più basso del podio fu occupato da Flavia Ottaviani e Massimo Scali. Entrambe le coppie erano allenate da Valter Rizzo e Brunilde Bianchi.

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