L’estate è il tempo dei bilanci. Bilanci passati, della stagione invernale appena conclusasi, senza però guardarsi troppo indietro: c’è una stagione olimpica da preparare.
Vale per la squadre nazionali, ma anche per le squadre regionali, i Comitati, strutture quantomai fondamentali per creare e plasmare i talenti del domani. Ricomincia da quello veneto, da sempre punto di riferimento nel panorama italiano, il nostro viaggio all’interno delle varie realtà locali.
Buongiorno presidente Bortoluzzi; ci può tracciare un bilancio della stagione invernale 2016/2017?
"Abbiamo chiuso una stagione soddisfacente. Sia dal punto di vista dei risultati ma, soprattutto, a livello di struttura organizzativa. Il fondo ha regalato un’ottima costanza di risultati. Lo sci alpinismo, in attesa che la Federazione ne capisca il reale potenziale, sta iniziando a dare i suoi frutti a livello giovanile e il biathlon, alla stregua dei risultati di Lisa Vittozzi, sta vivendo un gran momento. Stiamo completando gli ultimi lavori di sicurezza e progettazione per lo stadio di Zoldo Alto. Abbiamo già richieste per ospitare diverse gare nazionali."
La prerazione estiva sta entrando nel vivo. Come state impostando il lavoro?
"Cercheremo di coinvolgere ogni singolo atleta che non rientra nei quadri del Comitato. Definiamola una sorta di promozione dello sci nordico. Abbiamo degli accordi con la Guardia di Finanza per portare alcuni nostri atleti in ritiro con loro. Qualora ci fossero delle qualità importanti, si potrà ragionare su un’eventuale aggregazione durante l’inverno."
Come state affrontando le varie criticità del momento?
"Ovviamente cerchiamo sempre di puntare in alto, anche se ogni anno che passa ci sono sempre più problematiche da affrontare: sponsor, tesseramenti, condizioni climatiche avverse e alti costi di gestione rendono complicata la gestione della macchina. La strada intrapresa è quella giusta: abbiamo appena rinnovato tutti gli allenatori delle squadre".
In precedenza ha parlato del tesseramento. Com’è andato quest’anno?
"Abbiamo confermato gli stessi numeri, sia livello generale che giovanile. I tempi sono cambiati, il tutto deve essere perseguito con grande impegno e sacrificio, ma ci sono le giuste leve per avere una dignitosa realtà. E’ in calendario, a fine mese, una consulta nazionale volta a discutere e a ricevere delle novità in relazione al prossimo tesseramento. Allo stato attuale è tutto ancora da definire".
Obiettivi per il futuro?
"Vorremmo tornare ai tempi delle 27mila tessere. Ormai è da qualche anno che lo stiamo aspettando (ora siamo a circa 22mila). Questi numeri riducono il budget. I circuiti provinciali e regionali sono confermati. Abbiamo eccellenze come la Sportful che, facendosi promoter della gara di Feltre a dicembre, ha chiesto di essere inserita nel calendario di Coppa del Mondo di fondo. Sulle gare nazionali ed internationali purtroppo siamo sotto l’egida della FISI. Senza dimenticare i Mondiali di Cortina: il Comitato vuole e deve fare la sua parte. Il territorio, allo stesso modo, deve rispondere presente".