È Gil Pintarelli il dominatore della sesta edizione del “Trail de le Longane” – memorial Ivan Turco, gara non competitiva di corsa in montagna proposta domenica 7 maggio a Lozzo di Cadore (Belluno) dal Gruppo Fatti di Lozzo in collaborazione con Amministrazione comunale, Unione montana, Club alpino italiano, Protezione civile, Vigili del Fuoco e gruppo Alpini. L’atleta trentino del Team Crazy-Scarpa ha corso i 15 chilometri di gara (1.100 metri il dislivello positivo) in 1h08’59”, staccando di oltre un minuto il suo diretto inseguitore. In campo femminile, la vittoria è andata a Silvia Rampazzo, che ha frantumato il suo stesso record stabilito nel 2015, facendo fermare il cronometro sul tempo di 1h21’06”, diciottesimo tempo assoluto.
LA GARA – 242 gli atleti al nastro di partenza; il via alle 9.45 dal centro di Lozzo, piazza IV Novembre, e già nei primi chilometri si stacca un primo gruppi di atleti, che comincia a fare selezione. Poco dopo il quinto chilometro Gil Pintarelli attacca, conquistando un vantaggio importante che manterrà fino alla fine. Alla fine, sul secondo gradino del podio sale Giulio Simonetti (Gemona Atletica) con il tempo di 1h10’04”. A completare il podio l’atleta dei Vigili del Fuoco Belluno, l’agordino Daniele De Colò, terzo con il tempo di 1h11’07”.
Tra le donne, netto il dominio di Silvia Rampazzo (Team Tornado), che ha staccato di oltre 9 minuti Carla Spangaro (Timaucleulis, 1h30’28”). Sul gradino più basso del podio, l’atleta della Nuova Atletica San Giacomo, Sara Della Coletta (1h33’14”). La Rampazzo ha abbassato di oltre 2 minuti il record femminile, fatto registrare dalla stessa runner veneziana nel 2015, quandò stoppò il cronometro a 1h23’44”.
LE INTERVISTE – «È stata una gara veloce fin dalla partenza; i primi 5 km abbiamo tirato forte, poi alla prima salita sono passato in testa, alla seconda ho fatto la differenza poi ho mantenuto il vantaggio andando “a tutta” fino al traguardo – spiega il vincitore Gil Pintarelli, che aggiunge – il tracciato, nonostante il maltempo di giorni scorsi, non era male: pensavo peggio, in realtà le discese si potevano gestire bene e non ci sono stati particolari problemi».
Soddisfatta della sua prestazione anche Silvia Rampazzo: «Sono molto contenta, per me è sempre bello essere qua. L’anno scorso non sono riuscita ad esserci, così quest’anno dovevo recuperare. Sono contenta perché ho battuto il mio stesso record, e sono i record che danno soddisfazione, perché vuol dire migliorarsi. Nessun problema sul tracciato. Complimenti all’organizzazione, il percorso era perfetto».
Bilancio decisamente positivo per l’organizzazione, come spiega Andrea Forni: «Il livello qualitativo è stato altissimo: nonostante la concomitanza pesante di altre due importanti manifestazioni, anche quest’anno abbiamo raggiunto un alto numero di partecipanti. Il tempo ci ha anche dato una mano, possiamo essere contenti. I runners si sono complimentati per il tracciato, e devo ringraziare i miei soci Patrick Del Favero e Olivo Da Prà, che sono le due persone incaricate del percorso e che con tutta la macchina organizzativa si impegnano fin dall’autunno per rendere spettacolare ogni edizione del trail. Un grazie anche a tutti i volontari e alle tante realtà associative, amministrative ed economiche che collaborano».