Aveva ammesso di sognare la vittoria del Mezzalama o del Pierra Menta, anche se, per quanto riguarda la “maratona dei ghiacciai” non si dava molte chance quest’anno, vista la forza del trio Fietcher-Forsberg-Roux. Invece Katia Tomatis, insieme ad Alba De Silvestro e Axelle Mollaret, è stata in testa per tutta la gara, cedendo la vittoria soltanto nella discesa finale.
Il giorno dopo la cuneese è ancora orgogliosa per la prestazione, ma con l’amaro in bocca per il finale. «Siamo state prime per tutta la gara – ha esordito Katia Tomatis a Fondoitalia – poi abbiamo affrontato la discesa, facendo però un po’ da apripista, questo ci ha sfavorite, loro ci hanno raggiunte e superate su un pezzo in skating, staccandoci a due chilometri dal traguardo, quando eravamo più stanche. Devo ammetterlo, mi dispiace ancora, perché ci avevamo creduto, visto che siamo sempre state in testa».
Un risultato che sarebbe stato, in parte, sorprendente, dal momento che il trio italo-francese alla vigilia era sfavorito rispetto a quelle che sono poi state le vincitrici. «Siamo partite da Cervinia che non pensavamo alla vittoria – ha ammesso la cuneese – ma dopo poco eravamo davanti e lo siamo state fino a poco dall’arrivo. Ci avevamo creduto, tanto che all’arrivo ad Alba (De Silvestro ndr) sono scappate le lacrime, io sono riuscita a trattenerle per poco. L’unica contenta era Axelle Mollaret (ride ndr), che continuava a sorridere e dirci che abbiamo fatto una bella gara. In effetti ha ragione, come mi ha fatto notare mio marito, perché siamo arrivate al tredicesimo posto assoluto, tanto che anche Silvano Gadin all’arrivo ha sottolineato che non ricordava a memoria delle coppie femminili tanto avanti nella classifica generale. Sono consapevole che abbiamo fatto una grande gara, ma avrei voluto vincere. Eravamo proprio una bella squadra, formata all’ultimo momento, ma ci siamo trovate benissimo. Axelle è una moto, non so nemmeno se ha faticato, è andata velocissima, sempre fresca e gasata. Io a un certo punto della gara ero stanca, ho avuto un piccolo calo, ma non ho mai mollato e mi sono subito ripresa, così anche Alba, che, al primo Mezzalama, non ha mollato mai un centimetro».