Si avvicina la sesta edizione del Trofeo Valle d’Aosta Calcio, per la prima volta con il nome di Trofeo Snoopy, che si disputerà dal 15 al 18 giugno prossimi. Nella prima giornata, si svolgerà un torneo riservato alla categoria Allievi Fascia B 2001 e Giovanissimi 2002. Nei giorni successivi prenderà il via il torneo vero e proprio, che vedrà protagonisti i ragazzi nati dal 2004 al 2011. Per saperne di più abbiamo contattato Mauro Grange, membro del comitato organizzatore, responsabile della parte tecnica e dei campi.
Buon pomeriggio Mauro, come stanno procedendo le iscrizioni?
«Siamo già arrivati a 150 squadre e l’obiettivo è di arrivare a 256. Abbiamo formazioni iscritte da tutta Italia e anche diverse straniere, provenienti per esempio da Cipro, Francia, Svizzera, Slovenia e Spagna. Al via ci saranno più di ottanta squadre valdostane, più alcuni club professionistici. Per ora è certa la presenza di Torino e Pro Vercelli, squadre che faranno il torneo del giovedì».
Un torneo che coinvolge tutta la Valle d’Aosta.
«Si giocherà su una sessantina di campi, che si dislocano sui trenta comuni della valle. Poi bisognerà organizzarci in modo diverso a seconda dell’età e la categoria dei bambini, perché gli Esordienti giocano su un campo unico, mentre per i Pulcini bisogna già dividerlo in due. Nell’area verde di Gressan, dove ci sarà anche il Villaggio, l’anima del torneo, prepareremo una dozzina di campi per i primi calci, insomma i più piccolini. Così le famiglie possono fermarsi lì, dove hanno anche giochi e ristorante».
Come vi siete organizzati?
«Ogni comune ha una società di riferimento, che a sua volta ha un proprio responsabile per ogni campo e diversi volontari. Per gli esordienti, che giocano su un campo unico, abbiamo tre-quattro volontari, mentre per i Pulcini, dove i campi sono divisi, abbiamo anche 14-15 volontari. Su ogni campo avremo un arbitro, un giovane tra i 16-17 anni, che gioca per la società di riferimento, dirigerà le gare dei più piccoli, mentre per i più grandi sono previsti calciatori volontari di Eccellenza, Promozione, 1ª categoria. Per il torneo del giovedì e per le finali, invece, ci saranno arbitri ufficiali. Diciamo che avremo circa 150 arbitri volontari e una quindicina ufficiali, perché giocando per quattro giorni, non possiamo certo fargli arbitrare venti partite al giorno. Lo scorso anno si sono giocate 970 partite».
Ci sono tanti volontari.
«Noi cerchiamo di coinvolgere tutte le società della valle, perché senza volontari saremmo solo un gruppo di cinque o sei persone. Tra noi ci dividiamo il lavoro, qualcuno fa la segreteria, altri sono addetti alla ricerca delle squadre, io mi occupo dei campi e del personale, poi c’è chi si impegna per l’area verde, il mangiare e gli spettacoli. Nel suo complesso, grazie ai volontari, abbiamo una macchina organizzativa di mille persone, che la sera distribuiscono anche i pasti. A pranzo tutti i campi sono organizzati e i giovani mangiano grazie alle pro loco e i ristoranti convenzionati, mentre la sera siamo tutti a Gressan, dove in tre giorni distribuiremo diecimila pasti».
Cosa ti auguri?
«Innanzitutto, la cosa più importante è che nessuno si faccia male. La seconda, come esperto organizzatore, avendo anche portato in Valle grandi eventi di mountain bike, è che il tempo sia clemente, perché così è più facile tenere fede al programma. Per il resto siamo molto fortunati, perché la regione ci sta vicino, visto che creiamo turismo. Pensate che verranno circa tremila persone, faremo riempire gli alberghi».
Insomma create anche turismo.
«Il bello del nostro torneo sta proprio qui. Mentre il bambino gioca, i genitori, volendo, possono visitare la Valle d’Aosta. Noi cerchiamo in qualche modo di organizzare anche il tempo libero delle famiglie, che magari non vogliono stare tutto il tempo sui campi da calcio. Cerchiamo di offrire qualche itinerario da seguire. Ma non solo, spesso le società si trovano così bene nel corso del torneo, che tornano da noi anche per la preparazione o per giocare alcune amichevoli. La Regione ci ha dato fiducia, crede in noi, sa che gli portiamo turismo».