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Sci di fondo

Nöckler commenta la sua stagione: “Il bel finale mi dà maggior fiducia per il prossimo anno”

È stato un finale di stagione ricco di soddisfazioni per Dietmar Nöckler, completato domenica dal successo nella 50km in tecnica classica di Santa Caterina Valfurva, valida per il Campionato Italiano. Una gara che il poliziotto di Brunico ha dominato in lungo e in largo, staccando tutta la concorrenza e tagliando il traguardo con oltre un minuto di vantaggio. Un successo che ha sugellato un’ottima seconda parte di stagione, nella quale Diddi ha vinto il titolo italiano a inseguimento, un argento mondiale e colto anche degli importanti piazzamenti in Coppa del Mondo nella 50km di Holmenkollen e nelle finali canadesi. Una parte conclusiva della stagione che darà maggiori motivazioni all’azzurro in vista della prossima, quando l’avvenimento clou saranno le Olimpiadi di PyeongChang. L’abbiamo raggiunto per sentire le sue impressioni al termine della stagione.

Ciao Dietmar. Soddisfatto per la netta vittoria nella 50 km di domenica mattina?
«È stata veramente una bella gara per me, perché sabato in staffetta non avevo avuto buone sensazioni. Purtroppo avevo pagato molto il viaggio di ritorno dal Canada, non riuscendo a recuperare dal fuso orario, tanto che anche sabato notte non sono riuscito ad addormentarmi prima delle 2. Domenica, quindi, sono partito tranquillo nei primi due giri, poi il ritmo è aumentato, mi sono sentito bene e al terzo giro ho provato a partire, riuscendo ad andare in fuga. A un certo punto mi sono anche preoccupato, temevo di aver esagerato e che avrei potuto pagare lo sforzo più avanti, invece ho notato che continuavo a guadagnare, ho iniziato a controllarmi in salita e ad andare via bene nei piani. Al penultimo giro ho capito che non mi avrebbero più ripreso. Sono molto soddisfatto per questa vittoria, ci tenevo molto a ottenere un successo nella 50 km in tecnica classica, perché per me è la gara più bella che ci sia. Averla vinta così, tagliando il traguardo in solitaria, rappresenta una soddisfazione ancora più grande».

La tua stagione è iniziata un po’ a rilento, ma da gennaio in poi è stata una crescita continua.
«Non ero tanto contento all’inizio, perché ho fatto qualche gara buona ma non ho mai recuperato bene fisicamente e muscolarmente. Pensavo di poter fare un buon Tour de Ski, in quanto vi arrivavo dopo essermi comportato molto bene nei Campionati Italiani Sprint. Invece la seconda gara è stata per me una batosta, mi sono sentito molto stanco e già al traguardo ho deciso abbandonare e, in un certo senso, far ripartire la mia stagione. Da lì in poi mi sono allenato molto bene e ho trovato una condizione più stabile, gara dopo gara ho iniziato a recuperare bene, poi anche le prestazioni sono cresciute. Nelle ultime gare sono arrivato in ottime condizioni, ho vinto l’argento con Chicco nella team sprint, poi ho fatto bene sia a Oslo sia in Canada, risultati che mi danno maggiori motivazioni in vista del prossimo anno».

L’argento di Lahti ha contribuito a far crescere anche la tua fiducia?

«Sicuramente, mi ha dato maggiori motivazioni, aumentando autostima e fiducia nei miei mezzi. Anche a Oslo stavo bene fisicamente, ma non ero sicuro di poter tenere certi ritmi, invece in Canada non ho esitato e le cose sono andate molto bene».

Ora ti godrai il meritato riposo, poi l’obiettivo sarà prepararsi in vista dei Giochi?
«Si, la stagione si è conclusa e adesso recupero un po’ di energie. Poi, tornato dalle vacanze, dal 25 aprile riprenderò gli allenamenti. La mia intenzione è di curare maggiormente il pattinaggio, perché ci tengo moltissimo a far parte della team sprint olimpica in coppia con Chicco (Pellegrino ndr). Spero, poi, di fare una stagione di ottimo livello e ovviamente di andare bene anche nelle altre gare olimpiche».

Anche perché in Canada hai già mostrato di andar bene in skating.
«Si mi sento sempre più a mio agio in pattinaggio, anche se mi manca ancora continuità e su questo voglio lavorarci molto. A PyeongChang, poi, ci sarà anche la 50 km in classico, che è una bella gara per me. Sarà anche l’ultima dei Giochi, quindi tutti saranno molto stanchi»

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