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Sci di fondo

Caterina Ganz: “Vi racconto la mia esperienza Mondiale”

Ai Mondiali di Lahti ha confermato di essere una giovane dal sicuro avvenire. Caterina Ganz è tornata dalla Finlandia con la certezza di essere già pronta per la Coppa del Mondo. Proprio per questo motivo ci ha rivelato di aver preso una decisione coraggiosa: partecipare al Tour canadese che chiuderà la Coppa del Mondo, piuttosto che andare a Seefeld, dove si chiuderà la Coppa Europa. Un piccolo rischio, perché il suo vantaggio su Theresa Eichhorn è di 272 punti e, vincendo le tre gare conclusive, la tedesca potrebbe scavalcarla e privarla del pettorale giallo che Caterina ha meritato con quattro vittorie e tre secondi posti in undici gare.

«Ma ho già ingaggiato il team Italia – ha scherzato la trentina – le mie compagne si daranno tutte da fare per aiutarmi. A parte gli scherzi, so che andando in Canada potrei perdere il pettorale giallo di leader della Coppa Europa, ma parlando con Pietro (Piller Cottrer ndr) e Marco (Selle ndr), ho capito che è la cosa giusta da fare, perché andare in Canada è un premio per la stagione che ho fatto».

Caterina Ganz ha poi motivato la scelta di rinunciare alle gare di Seefeld: «Io sono molto contenta – ha spiegato – non mi aspettavo di essere così costante per tutta la stagione. Sono molto felice per quanto ho fatto in Coppa Europa, amo quel pettorale giallo, ho vinto quattro gare, i miei primi successi da senior. Lì per lì, quando abbiamo preso questa decisione, mi piangeva il cuore, mi dispiacerebbe non vincere la Coppa Europa, perché questo successo rappresenterebbe per me la chiusura di un cerchio, il premio a questa bella stagione. Pietro, che ha una grande esperienza, mi ha detto che andare in Canada sarebbe più importante nel mio percorso di crescita, perché alla fine il pettorale giallo di Coppa Europa mi porterebbe soltanto la certezza di far parte della Coppa del Mondo per tutto il prossimo dicembre. In fin dei conti mi sono conquistata le finali canadese, l’esordio di Coppa del Mondo in Svezia e quello ai Mondiali, grazie proprio a quanto fatto in Coppa Europa. Insomma, un premio l’ho già ricevuto. Premesso ciò, se dovessi vincerla ugualmente, sarebbe bellissimo».

L’azzurra ha poi parlato della sua esperienza mondiale: «L’aver partecipato alla tappa di Coppa del Mondo in Svezia mi ha aiutato molto, perché sono arrivata ai Mondiali con più tranquillità, sapevo già cosa aspettarmi. Sono arrivata a Lahti dopo le belle vittorie di Zwiesel in Coppa Europa, questo mi ha dato tanta sicurezza. Ero molto decisa, non avevo nulla da perdere, ero nella posizione migliore e dovevo soltanto portarmi a casa un’esperienza positiva. Ho cercato di prendere il meglio da ogni gara e la prova skiathlon è stata la mia preferita, perché mi sono trovata a gareggiare con molte big che avevano avuto problemi con gli sci, alcune di esse mi sono anche finite alle spalle. Posso solo essere contenta dopo un’esperienza del genere»
Caterina Ganz è molto fiera di se stessa: «Per una volta voglio farmi i complimenti. Sono arrivata a questo punto grazie a tante persone che mi hanno aiutato, i miei allenatori, la mia famiglia, le Fiamme Gialle, ma anche grazie a me stessa, ai tanti sacrifici che ho fatto in questi anni».                                
L’esperienza mondiale è stata molto bella per la giovane trentina, anche per il rapporto che si è creato all’interno del gruppo. «Quando sono arrivata su, mi hanno trattata come tutte le altre ragazze, anche se a inizio stagione non facevo parte di questo gruppo. Nessuno mi ha fatto sentire fuori posto. Sono stata benissimo con tutti. Ci tengo a ringraziare Gabriella Paruzzi, che era su con noi e mi ha dato tanti importanti consigli in questi giorni. È stato bellissimo anche partecipare alla staffetta, perché eravamo cariche e convinte, anche se poi purtroppo le cose sono andate male. Mi sono trovata bene con le mie compagne, ma non solo, con tutto il team, perché con noi c’erano anche saltatori e combinatisti. Sono stati quindici giorni nei quali mi sono sentita parte di una grande famiglia. La cosa che più mi ha colpito sono stati i festeggiamenti per le medaglie di Federico e Diddi. Quando Chicco ha vinto, il cuoco ha preparato una bella torta e siamo stati tutti insieme come una famiglia a festeggiare. Sono cose semplici e belle che ti rimangono nel cuore».

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