Il campione del mondo sprint, Federico Pellegrino, è intervenuto ai microfoni di Eurosport nel corso della 50km che ha chiuso il Mondiale di Lahti. Il poliziotto valdostano ha esordito ammettendo di essersi emozionato moltissimo dopo la bella vittoria della sprint, ma adessio già guarda avanti: «Ho già resettato due volte queste medaglie conquistate. Prima ho dovuto dimenticare l’oro per affrontare al meglio la team sprint, quindi l’argento nella team sprint per la staffetta. Adesso la mia testa è tutta sulla sprint di Drammen, perché finita una gara non c’è tempo per pensare a cosa si è fatto. Ho il pettorale di leader della Coppa del Mondo di specialità e mi piacerebbe fare il bis. Sono a fine stagione avrò il tempo di rilassarmi e pensare a cosa è accaduto a Lahti».
Dallo studio, però, gli chiedono di tornare sulla vittoria dello storico oro al Mondiale di Lahti. «Era una gara a cui pensavo da tanto tempo – ha spiegato Pellegrino – sapevo cosa dovevo fare per la vittoria e quando senti che le cose stanno andando bene, ti convinci sempre di più. Non siamo abituati a gareggiare in un orario così tardo come accaduto a Lahti, ma ho gestito al meglio tutta la giornata. Una volta in gara, turno dopo turno, non sentivo nemmeno più la stanchezza, ero troppo concentrato, sapevo di avere un’occasione da non perdere. Poi, quando ho passato il traguardo e sentito Greta (Laurent ndr) urlare, è stato bellissimo».
Una stagione che non è stata facile nella prima parte, ma Pellegrino non ha mai perso la fiducia: «C’è stato periodo in cui mi stavo ponendo un po’ di domande sulla mia condizione fisica – ha ammesso il poliziotto – soprattutto a Davos, a fine dicembre, a prescindere dai risultati, sentivo delle sensazioni diverse rispetto all’anno precedente. Mi ero posto qualche domanda, perché se fossi arrivato in quelle condizioni a Lahti, sarebbe stata dura. Anche in Val Mustair, quando il podio ha mascherato questa sensazione, non ero soddisfatto al cento per cento. Abbiamo cambiato qualcosa, perché all’inizio di stagione stavo facendo le mie distance migliori di sempre, stavo bene fisicamente, ero veloce, ma mi mancava proprio il mio sprint. Ho lavorato quindi per ritrovarlo e già da Dobbiaco ho risentito le mie gambe. A quel punto ho deciso, a malincuore, di rinunciare alla staffetta di Ulricehamn per preparare la sprint di Falun. È stata la scelta giusta, perché in occasione di quella vittoria, ho ritrovato le sensazioni che mi mancavano».
Ora Drammen. «Per me è sempre stata una gara durissima – ha ammesso Pellegrino – perché nonostante sia quella in cui ho partecipato più volte, non sono mai riuscito nemmeno a qualificarmi per la semifinale. Ogni anno, però, faccio un passo in avanti e nella scorsa stagione feci un settimo posto in qualifica. Ci saranno delle condizioni di neve diverse rispetto al passato e questa è una cosa positiva. Io ci credo sempre, soprattutto ora che le gambe girano».
Infine un saluto alla sua gente, tutti coloro che si sono emozionati per i suoi splendidi risultati. «Grazie a tutti i tifosi che sono saltati sul divano. Sono contento di quanto sto facendo, voglio continuare così e regalare ancora tante emozioni a tutti».