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Sci di fondo

Pellegrino dopo Otepae: “Già domani scierò sulla pista Mondiale”

Che la pista di Otepae non fosse semplice si era visto durante le prove della sprint e l’ha confermato anche Federico Pellegrino nelle sue parole post gara. «Pista tosta; neve tosta; gara tosta». L’azzurro ha chiuso al quarto posto la sprint estone, l’ultima prima di quella mondiale. Pellegrino ha commentato così la gara: «Non potevo fare una gara migliore per dare fondo alle mie energie: so che serve per dare il massimo a Lathi. Mi spiace perché un quarto posto, un altro dopo quello di Dobbiaco, non mi fa troppo felice, ma sono fiducioso. Partiamo subito per la Finlandia, così ho tutto il tempo di ambientarmi. Già domani scierò sulla pista dei mondiali».
Pellegrino ha confermato nella qualifica e anche nella sua batteria di essere in ottime condizioni fisiche, ma dalla semifinale in poi ha sofferto moltissimo un feeling con la pista difficile da trovare, a differenza degli scandinavi. «Dopo la qualifica le sensazioni erano ottime: a livello di ritmo, di gambe e di tempo. Ho gestito bene, poi, un quarto di finale difficile con avversari come Northug e Havery. In semifinale, però, ho capito che sarebbe stata dura, perché non era facile scaricare tutti i cavalli su questa pista e su quel rettifilo finale. Bisognava essere tattici e l’ultima curva contava tanto. In semifinale ho preso la curva un po’ troppo larga e sono rimasto fregato da Krogh e Klaebo. In finale, poi, i norvegesi l’hanno messa sul duro. Ho cercato di tenere e di accodarmi ma su questa neve così molle la mia esplosività non può essere espressa a pieno».
Un risultato che ovviamente non butta giù l’azzurro, consapevole della particolarità di questa gara e soprattutto dell’importanza della prossima, quella che si disputerà a Lahti: «Non sono ancora al 100% della condizione – ha ammesso il valdostanoho bisogno ancora di qualche giorno per scaricare il lavoro. A Lathi so che potrò dare la zampata. I norvegesi sono il riferimento: saranno loro gli avversari da battere. Arrivare al mondiale senza essere l’uomo da battere mi fa stare un po’ più tranquillo».

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