Il Mondiale di Hochfilzen abbandona la tv e finisce al cinema, perché quanto accaduto oggi nell’individuale maschile è degno delle più belle storie di Hollywood, quelle favole sportive che conquistano il pubblico statunitense. Lo sportivo che dopo anni di sacrifici, in una carriera dove non ha vinto alcuna gara, ottiene il suo primo successo a 35 anni proprio ai Mondiali e nella gara più importante, l’individuale. È quanto accaduto oggi a Lowell Bailey nato a Siler City in North Carolina, che ha pescato la gara della vita vincendo una medaglia d’oro sorprendente. Amato da tutto l’ambiente, buon chitarrista, Bailey ha concluso la gara con zero errori. Quando è uscito dall’ultimo poligono con poco più di 6” secondi su Moravec, anch’egli alla ricerca dello storico acuto mondiale, in pochi avrebbero immaginato che lo statunitese avrebbe vinto, conoscendo la competitività del ceco nell’ultimo giro. Attorno a Bailey si è però creato un tifo da stadio, non soltanto da parte del pubblico, ma anche di tutti i tecnici a bordopista. Poi, nell’ultimo chilometro, quando il suo vantaggio si è ridotto a un solo decimo, l’americano ha trovato il treno di Volkov che l’ha aiutato a tirare fuori le ultime energie rimaste, portandolo praticamente fino al traguardo. Nella volata finale Bailey ha dato tutto, come se dietro di sé avesse qualcosa a spingerlo, magari il vento austriaco, che anch’esso ha deciso di tifare per lui, e alla fine il sogno si è realizzato nel boato generale e tra le lacrime dello statunitense.
In terza posizione Martin Fourcade, che nonostante due errori commessi è riuscito ugualmente a salire sul podio sfruttando la sua velocità sugli sci. Nel momento in cui il fenomeno francese ha commesso il suo secondo errore si è capito che non avrebbe potuto ottenere la vittoria, lasciando spazio quindi a una possibile impresa norvegese. Boe ha però buttato la gara con due errori negli ultimi due poligoni, mentre Bjoerndalen è incappato in una giornata negativa. Due bersagli mancati al primo poligono per Shipulin, che ha chiuso in settima piazza.
Il migliore degli italiani è stato Dominik Windisch, che ha chiuso 21° con tre errori al poligono, mentre Hofer, dopo un brutto inizio di gara con 4 errori nei primi due poligoni, è riuscito a risalire fino a una più che dignitosa 34ª posizione, che fa ben sperare in ottica staffetta. 59° Bormolini, mentre Montello si è piazzato 87°.
LA CLASSIFICA FINALE
1° L. Bailey (USA) 48:07.4 (0+0+0+0)
2° O. Moravec (CZE) +3.3 (0+0+0+0)
3° M. Fourcade (FRA) +21.2 (1+0+1+0)
4° E. Lesser (GER) +32.0 (0+1+0+0)
5° S. Semenov (UKR) +38.6 (0+0+1+0)
6° M. Krcmar (CZE) +43.6 (0+0+0+0)
7° A. Shipulin (RUS) +43.9 (2+0+0+0)
8° J.T. Boe (NOR) +1:11.9 (0+0+1+1)
9° L.H. Birkeland (NOR) +1:14.3 (0+0+1+0)
10° B. Weger (SUI) +1:22.8 (0+0+0+1)
Gli italiani:
21° D. Windisch +2:37.5 (1+0+1+1)
34° L. Hofer +4:14.0 (3+1+0+0)
59° T. Bormolini +6:06.3 (1+0+3+0)
87° G. Montello +9:51.2 (3+2+0+1)