Terra di confine tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia, di multilinguismo tra italiano, tedesco e dialetto locale, di paesaggi mozzafiato e di tradizione. Sappada, Plodn nel dialetto locale, è soprattutto un luogo che ha regalato allo sport italiano dei grandi campioni nel fondo, come Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer, capaci di alimentare la passione della gente nel luogo che ha seguito per anni le loro imprese. Oggi gli abitanti di Sappada sono tornati a infiammarsi, la passione è nuovamente esplosa, alimentata da una giovane biatleta che ha appena compiuto 22 anni e che ieri ha dimostrato di essere già in grado di lottare con le big del circuito: Lisa Vittozzi. La giovane sappadina è seguita da un fan club rumoroso, simpatico e soprattutto appassionato, che la segue ovunque, il "Lisa Vittozzi Plodar Supporters". L’abbiamo conosciuto attraverso un incontro con il suo presidente, Dario Piller.
Ciao Dario, com’è nata l’idea di un fan club dedicato a Lisa Vittozzi?
«Sappada è terra di fondisti e ha regalato diversi campioni allo sport italiano come Fauner e Piller Cottrer, ma dalle nostre parti ci sono stati anche altri grandi atleti. Insomma qui siamo appassionati di sport, così lo scorso anno quasi per caso molti di noi sono andati a Ruhpolding, si è deciso di fare la trasferta insieme e così è nata l’idea: creare un gruppo di persone per seguire insieme la Coppa del Mondo di biathlon, sostenere la nostra atleta locale, ma condividere soprattutto la passione per questo sport e tutto il contorno. Così è nato il fan club, l’abbiamo registrato e ufficializzato all’IBU, rispettando ogni scadenza e richiesta che ci è stata fatta. Il riconoscimento della federazione è stata importantissimo, perché ci permette di ricevere degli sconti sui biglietti, le riviste, il calendario. Insomma è importante per noi dare un servizio ai nostri iscritti, così ci siamo sacrificati, facendo quasi tutto a spese nostre. Ma era troppa la voglia di sostenere Lisa e diventare un punto di incontro per gli appassionati di biathlon, partecipare alla promozione di questo sport nel nostro paese».
In pochi mesi siete già tantissimi.
«Si, quando abbiamo iniziato il tutto, non avevamo ben chiaro a quanti iscritti saremmo arrivati, magari solo una ventina. Invece siamo già più di duecento e siamo felici, perché questo gruppo è nato con l’obiettivo di unire le persone tramite lo sport, conoscere nuovi amici, soprattutto nelle trasferte dove si festeggia comunque, a prescindere dal vincitore della gara. L’importante è incontrarsi e divertirsi».
Avete seguito molte gare?
«Si, qualcuno di noi parte quasi sempre, anche se non possiamo fare delle trasferte di gruppo quando le gare si disputano lontano, perché lavoriamo, soprattutto dalle nostre parti dove si vive di turismo molti lavorano proprio il weekend. A Pokljuka comunque siamo andati la domenica per le staffette e con noi sono venuti i tifosi di Giuseppe Montello che è di Forni Avoltri, a pochi chilometri da qui. Se si può combinare il viaggio con loro è ancora meglio. Una ventina di noi è andata anche a Ruhpolding in giornate diverse, noi del direttivo siamo stati per gli interi cinque giorni, abbiamo assistito a quello che fino a ieri era il miglior risultato in carriera di Lisa e abbiamo fatto amicizia con tanti tifosi tedeschi, alcuni dei quali si sono anche iscritti al fan club. Quando ci muoviamo non passiamo mai inosservati».
Ad Anterselva eravate tantissimi.
«Si, abbiamo riempito un pullman ed eravamo così numerosi che altri sono venuti in macchina. Eravamo una settantina solo dalle vallate vicine, mentre altri ci hanno raggiunto da Cortina o Dobbiaco per fare il viaggio con noi. Vedete, qui per anni si è tifato per Fauner e Cottrer, oggi Lisa ha risvegliato la passione delle persone della nostra città. Siamo una ventina quasi in ogni trasferta ed è una cosa bellissima».
Puoi descriverci come vivete le gare e il rapporto con gli altri tifosi?
«È qualcosa di spettacolare, perché arrivi con la tua bandiera, magari te la scambi con le persone di altre nazioni, che siano norvegesi o tedeschi non importa, ti scambi le cartoline con gli autografi, ti crei un contatto con gli altri appassionati, nascono nuove amicizie. Poi quando si è lì ovviamente si sostiene e si tifa Lisa, ma quando vediamo un atleta che dà tutto e sta facendo una grande gara, non ci importa da dove venga, lo sosteniamo. Poi dopo la gara è sempre festa, perché tutti abbiamo voglia di divertirci».
Nell’intervista che ci ha concesso prima del Mondiale, Lisa ha rivelato quanto voi siate importante per lei.
«La ringraziamo per questo. Il bello è che noi siamo al suo fianco per festeggiare con lei quando le cose vanno bene, ma anche e soprattutto per tirarle su il morale quando magari le gare non vanno come lei spera. Vi faccio un esempio: a Ruhpolding dopo la staffetta Lisa era molto delusa, perché aveva sbagliato, è venuta da noi scavalcando la recinzione e tantissime persone si sono riversate su di lei per chiedere autografi e fare foto. Dopo un po’ allora ci siamo messi a giocare, ci siamo finti delle guardie del corpo e ci siamo messi attorno a lei a cerchio per riaccompagnarla, facendola scoppiare a ridere. Le abbiamo tirato su il morale e il giorno dopo lei è arrivata decima. È giovanissima, ha grandi potenzialità, per lei è importante sentire che non è sola ma ha qualcuno vicino».
I vostri iscritti come si tengono in contatto?
«In molti hanno fatto amicizia, si sono scambiati i contatti e così se qualcuno decide di andare a seguire una gara, si genera il passaparola. Poi abbiamo una pagina facebook con 1100 mi piace, dove ci sono fan provenienti da tutto il mondo».
Avete anche iscritti che vengono da fuori?
«Si, come ho detto prima abbiamo dei tedeschi che si sono iscritti. Ci siamo conosciuti a Ruhpolding, visto che a Sappada parliamo tedesco è stato facile fare amicizia, così hanno seguito tutte le gare con noi e alla fine si sono rivelati tifosi di Lisa, iscrivendosi al nostro gruppo. E pensare che hanno in casa loro una campionessa come Laura Dahlmeier. Abbiamo poi un iscritto francese, un giornalista che scrive di ippica. Pochi giorni fa ci è anche arrivata una richiesta dalla Polonia, un fan che vorrebbe la cartolina con l’autografo di Lisa. Sono cose che uno non si aspetterebbe».
Come comunicate e soprattutto come ci si iscrive al fan club?
«Siamo 210 tesserati come fan club. La via di comunicazione principale è la nostra pagina facebook, sulla quale si trovano tutti i contatti. Coloro che fossero interessati ad iscriversi al fan club o chiedere informazioni possono mandarci un messaggio privato su facebook e rispondiamo subito, oppure mandarci una mail. L’iscrizione costa 15 euro, poi si possono anche prendere la fascetta di Lisa oppure il pettorale personalizzato del fan club. Un’idea simpatica che ha riscosso grande successo».
Andrete a Hochfilzen nei prossimi giorni?
«Si alcuni sono saliti già, ma la trasferta di gruppo avrà luogo venerdì prossimo per le staffette. Ci stiamo organizzando e coloro che vogliono partecipare possono richiederci informazioni sempre attraverso facebook».
Un’ultima domanda: secondo te dove arriverà Lisa in carriera?
«Diciamo che stiamo soltanto all’inizio e il gioco deve ancora cominciare. Già con il quarto posto di ieri e nelle gare precedenti ha dimostrato quanto valga ed è anche tra le più giovani. Da lei dobbiamo aspettarcene delle belle».