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Biathlon

Una splendida Lisa Vittozzi a soli 2 decimi dal podio nella sprint

Non deve abbattersi Lisa Vittozzi, anzi deve sorridere di fronte al quarto posto di oggi. Due decimi dal terzo posto e la medaglia di bronzo conquistata da Chevalier pesano, fanno male, probabilmente le toglieranno anche il sonno per una notte, perché rappresentano un nulla. Ma Lisa deve pensare alla sua giovane età, alla grande prestazione che ha fatto in una gara importante come questa che si è sommata a quella di ieri in staffetta, agli zero errori commessi nei due poligoni e anche alla bella performance sugli sci. Sta crescendo gara dopo gara Lisa, sta confermando quanto di buono aveva fatto lo scorso anno e ha un futuro luminoso davanti a sé, magari già a partire dall’inseguimento di domenica, format in cui si è sempre comportata bene. Ottenere il proprio miglior risultato in carriera proprio al Mondiale non è da tutti, a prescindere da quei maledetti due decimi.

La sprint di Hochfilzen ha visto quindi l’Italia trovarsi ancora una volta ai piedi del podio con Vittozzi e anche Sanfilippo, quinta al traguardo e protagonista anche lei di una gara di altissimo livello, perfetta e rapida al poligono, per la sua seconda miglior prestazione in carriera. Anche lei ha confermato di essere in ottime condizioni sia fisiche sia mentali. Le due azzurre sono state beffate dalla francese Chevalier di un soffio.

La medaglia d’oro è andata a una magnifica Koukalova, che è volata sugli sci, permettendosi di sparare con calma cercando la precisione, tirando praticamente sul sicuro. La ceca ha vinto la sua prima medaglia d’oro individuale in un Mondiale, un trionfo meritato per quanto sta facendo in queste stagioni questa grandissima campionessa. Per lei è la quinta vittoria in stagione. Una mossa intelligente quella della squadra ceca che ha fatto partire Koukalova con un pettorale alto e una pista probabilmente più veloce.
Secondo posto per Laura Dahlmeier, la grande favorita della vigilia, capace di fare una gara perfetta, ma battuta da un’avversaria che oggi si è dimostrata più forte.

Una battaglia, la loro, che si ripeterà anche domenica nell’individuale, visto l’esiguo distacco di 4”. Chevalier e Vittozzi partiranno dopo 25” e Sanfilippo dopo 31”. Dorin Habert ha chiuso 7ª con un distacco di quasi 43”, mentre Makarainen si è piazzata 12ª a 56.5”. Wierer è 21ª a 1’14” dopo aver commesso due errori al primo poligono. Nell’inseguimento dovrà compiere un’impresa, ma lei non è nuova a cose del genere. Due bersagli mancati anche per Alexia Runggaldier, che ha chiuso in 43ª posizione.

LA
CLASSIFICA FINALE
1ª G. Koukalova (CZE) 19:12.6 (0+0)
2ª L. Dahlmeier (GER) +4.0 (0+0)
3ª A. Chevalier (FRA) +25.1 (0+0)
4ª L. Vittozzi (ITA) +25.3 (0+0)
5ª F. Sanfilippo (ITA) +31.9 (0+0)

6ª V. Hinz (GER) +37.9 (0+0)
7ª M. Dorin Habert (FRA) +42.8 (1+0)
8ª A. Kuzmina (SVK) +44.0 (0+1)
9ª C. Aymonier (FRA) +53.9 (0+1)
10ª A. Merkushyna (UKR) +55.3 (0+0)

Le italiane:
4ª L. Vittozzi +25.3 (0+0)
5ª F. Sanfilippo +31.9 (0+0)
21ª D. Wierer +1:14 (2+0)
43ª A. Runggaldier +1:49.8 (1+1)

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