Finalmente è tornato e ha anche completato le sue prime due gare di Coppa del Mondo in questa stagione. Se in Val di Fiemme Raffaele Buzzi, al rientro nella massima competizione mondiale, non era riuscito a tagliare il traguardo nelle due Gundersen, a Chaux-Neuve c’è l’ha fatta sia sabato che domenica, ottenendo un 41° e un 42° posto. Un risultato che ha comunque una certa rilevanza per un atleta rimasto fermo troppi mesi a causa di un infortunio, che gode della massima stima dell’allenatore responsabile della squadra di combinata nordica, Paolo Bernardi.
Buzzi è felice per essere finalmente tornato, come ha affermato a Fondoitalia. “Per me queste ultime due settimane hanno avuto un valore molto speciale, perché dopo un infortunio abbastanza grave come quello che ho subito, soltanto la possibilità di poter tornare nuovamente a gareggiare in Coppa del Mondo dopo breve tempo vale tantissimo. Non me lo sarei mai aspettato”.
Il combinatista friulano, però, è un atleta molto competitivo, così nonostante tutto pretende molto da se stesso. “In gara mi sarei aspettato qualcosa in più sul salto – ha ammesso Buzzi – perché saltavo abbastanza bene prima dello stop e non pensavo di aver perso molto in questi mesi. Comunque ho notato che gara dopo gara la forma sul salto sta tornando, c’è ancora da lavorare ma sono consapevole dei livelli a cui posso ambire”.
Più fatica Buzzi la sta facendo sul fondo: “In questo caso non mi aspettavo molto di più, non avevo delle grosse aspettative, anche se speravo di fare un po’ meno fatica. Ho veramente patito tanto nell’inseguimento, perché sono stato fermo da ottobre, allenandomi soltanto con camminate e bici. Ho pagato i due mesi di stop e anche l’influenza che mi sono preso a fine anno”.
L’azzurro ha però ben chiari i prossimi obiettivi. “Adesso c’è da lavorare, perché punto a qualificarmi per i Mondiali. Ho due-tre settimane di tempo. Durante l’estate avevo lavorato bene, raggiungendo una buona forma fisica per il fondo, per questo motivo sono molto fiducioso, penso e spero di riuscire a farcela. Una volta ai Mondiali vorrei anche fare una buona prestazione nella gara a squadra, anche se per me già essere lì, visto l’anno che ho passato, sarebbe un sogno”.